La moto esclusiva tutta in titanio dallo stile inglese

Lo stile inglese, il fascino della leggerezza in cinquant’anni di storia di CCM. Il modo più british d’intendere la moto.

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

Divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Uscita per celebrare il cinquantenario di CCM, l’Heritage ’71 è un oggetto che va oltre lo stile e le moto. Interamente fatta a mano in Inghilterra, pesa pochissimo e concentra l’essenziale e il massimo che si possa chiedere a un telaio, la leggerezza. Con i suoi 136 kg a serbatoio vuoto, è un inno al fondatore del marchio di Bolton, che ha fatto di questa caratteristica, la filosofia costruttiva e progettuale dei suoi mezzi.

Le origini nel motocross

Alan Clews, fondatore di CCM scomparso nel 2018 all’età di ottant’anni, è stato un crossista di buon livello nella fine degli anni ’60. Il suo sogno era avere una moto da cross più leggera e agile come le BSA che correvano in quel periodo. Fu folgorato dalla moto guidata dal campione mondiale Jeff Smith, dotata di telaio in titanio. Quando nel 1971 BSA cessò le attività, Clews acquistò tutti i pezzi disponibili in fabbrica e iniziò a costruire moto da cross nel proprio garage.

Inizialmente, modificò i motori BSA B50 500 cc, apportando ampi miglioramenti e a metà degli anni ’70, la squadra corse CCM ottenne buoni risultati nella classe 500 Campionato del Mondo di motocross. Dopo l’inizio con i motori BSA, negli anni ottanta e novanta CCM è passata ai Rotax, raggiungendo le 3.500 motociclette. Tra il 1983 e il 1985, oltre 4.000 pezzi uscirono dalla fabbrica di Bolton per essere esportate in Nord America con il marchio Can-Am.

Sempre negli anni ottanta la CCM firmò vari contratti di collaborazione e produzione con SWM e Harley-Davidson per i comparti NATO. Nel frattempo, l’azienda era passata di proprietà con la denominazione Armstrong-CCM Motorcycles e utilizzava i propulsori Suzuki del DR-Z400. Quando nel 2004 la società chiuse l’attività, tornò ad essere di proprietà di Clews con il suo nome originale.

La forza del titanio

Gran parte del successo, seppur di nicchia di CCM, deriva dalla filosofia di base incentrata sulla ricerca della leggerezza. Il telaio in titanio è stato la più grande innovazione, ed il vero marchio di fabbrica delle moto di Clews. Resistente e leggero, la patina di biossido di titanio assicura protezione da ruggine e deterioramento.

La nuova Heritage ’71 utilizza un telaio in titanio aerospaziale che raggiunge il grado massimo di leggerezza di questo materiale. Le ruote sono Bespoke 7 Spoke Dymag da corsa, create su commissione per ottimizzare e alleggerire di ulteriori 6 kg il peso totale. A completare il quadro della leggerezza ci pensano le pedane Raptor, i bulloni e lo scarico QD Racing, tutti in titanio.

L’Heritage ’71 è una moto esclusiva che celebra i cinquant’anni di CCM

Tanta tecnologia e stile

Mantenendo i caratteri chiave della sua storia, l’Heritage ’71 è dotata di nuovi fari a LED Adaptive Cornering per illuminare la strada e per attirare ancor di più l’attenzione, anche gli indicatori di direzione sono multifunzionali e sequenziali a LED.

La posizione di guida prevede il busto eretto per il massimo controllo e divertimento. La sella è in semi-anilina in Beluga e poggia sul telaietto in alluminio aeronautico che riporta la firma del fondatore Alan Clews. Le sospensioni sono Öhlins Blackline, i freni Brembo, mentre le finiture e i dettagli sono affidati a Rizoma e Image Design Custom.

Per chi desidera una moto tutta Inglese, CCM è la scelta più esclusiva in un mercato, dove i marchi storici di sua maestà (fatta eccezione per Triumph), sono tutti di proprietà straniere e conserva la sua nazionalità nelle forme e nella somiglianza ripetuta tra i vari modelli. Il segreto è la possibilità di configurare ogni moto in fase d’acquisto, permettendo di avere un pezzo personalizzato nuovo di fabbrica.

Nel caso dell’Heritage ’71, CCM ha voluto creare una moto in serie limitatissima di soli settantuno pezzi, disponibili alla cifra di 34.500 euro che, per un 600 cc naked, non sono certo pochi, ma i modelli più economici partono da 10.000.

L’universo moto è sempre più aggiornato da novità e cambiamenti, a volte epocali, dei modelli e delle tecnologie utilizzate. Spesso si tende a cercare le prestazioni in termini di elettronica, di gestione della potenza o della frenata. Altrettanto spesso si dimentica che ci sono soluzioni valide, più semplici, ma che nascono dall’intelligenza progettuale di artigiani di valore.

Questo lo aveva intuito anche Alan Clews che, in “soli” cinquant’anni, ha creato moto ispirate da un sogno, mettendo mano ai materiali per ottenere quello che poteva essere la massima espressione del suo concetto di leggerezza. Idee che nel tempo si sono dimostrate vincenti ed esclusive e con quell’atteggiamento un po’ british, non cambiano mai per rimanere sempre attuali.