Il casco da moto senza cinturino a forma di conchiglia

Il casco da moto senza cinturino potrebbe essere la soluzione ai frequenti problemi in caso di incidente

Si tratta di una proposta fatta recentemente dall’azienda australiana Vozz, una interessante soluzione che eliminerebbe la maggior parte dei problemi dovuti a tutto ciò che riguarda gli interventi sul casco
nei casi di incidente incidente: un casco senza cinturino.

Il futuro dei caschi da moto moto, secondo la Vozz, ha una forma a conchiglia. Questa idea innovativa è stata già presentata: l’innovativo casco RS 1.0, promette di risolvere molte problematiche legate ai caschi da moto, quali ad esempio una calzata confortevole, ma soprattutto, vista l’assenza di un cinturino e una facile apertura a conchiglia, sarebbe più semplice sfilarlo in caso di intervento tempestivo per incidente.

Il cascocasco Vozz RS 1.0 è progettato con uno speciale design: è dotato di una cerniera nella zona superiore della testa, posteriormente. La novità consiste in un peculiare sistema a conchiglia per l’apertura che permette di eliminare alcune lacune dell’attuale casco. Inoltre questo sistema offre una migliore e più confortevole calzata, in quanto la forma interna è simile alla forma della testa del pilota. Ciò comporta una migliore aderenza al cranio, aumentando comfort e protezione al tempo stesso. Il suo design a forma di conchiglia consente infatti un’estrazione semplice in caso di incidente, a differenza di quanto avviene di solito in queste circostanze. Sfilare il casco, difatti, è un’operazione alquanto delicata che, se fatta senza i dovuti accorgimenti, rischia di peggiorare la situazione causando traumi. Esistono però ancora alcuni difetti di questo innovativo sistema, ossia la modalità dell’apertura.

Un’altra qualità del casco Vozz modello RS 1.0 consiste nell’assenza del sottogola. Una buona caratteristica è il fatto che il casco Vozz modello RS 1.0 non ha sottogola. Infatti l’estremità anteriore e inferiore è praticamente un guscio che aderisce al mento, con un’imbottitura all’interno che si può regolare. Ciò genera un minor rumore per le turbolenze dell’aria e migliora la protezione nella zona inferiore del volto, una delle parti che hanno maggior impatto durante gli incidenti. Poiché la chiusura avviene facendo aderire i due gusci sulla testa, indossare e sfilare il casco risulta molto più semplice rispetto agli attuali caschi a cui si è abituati.

Questo nuovo casco potrebbe essere quindi la soluzione del futuro in quanto è comodo e protegge: con il tempo si spera che sostituirà, sia pur gradualmente, i nostri “vecchi” caschi. Occorre però aspettare ancora un po’ di tempo, ossia fino a quando non saranno terminati i crash test sul casco a conchiglia che verificheranno la resistenza all’urto di una calotta che è divisa in due parti.

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