Due ruote, un telaio, una catena: un modo molto sintetico per riassumere uno dei mezzi di trasporto per antonomasia, la bicicletta, che negli ultimi anni sta tornando alla ribalta anche nelle grandi città.
Vuoi per la crisi, vuoi per la creatività che sta coinvolgendo questo settore con innumerevolui applicazioni, nuovi materiali e gadget stravaganti, la bici è tornato oggetto di culto.
E tra quelle che possono essere annoverate come futuristiche (anche se ormai sono già pienamente realtà) c’è la Greyp G12: un mezzo completo, a trazione elettrica, con dopppia ammortizzazione e computer di bordo integrato.
Ama le discese impegnative, quelle che vanno prese a folle velocità con occhio attento a cronometro: è il Downhill, disciplina molto in voga negli ultimi anni che da molti viene classificata come sport estremo.
La Greyp G12 si colloca qui, tra un dosso e un salto, proponendosui come valida alternativa grazie ad una carta vincente che nasconde sotto la pelle: il cuore elettrico che le permette di scattare in maniera fulminea ogni qual volta il propulsore ad impatto zero viene interpellato, adattandosi bene anche all’ambito urbano specialmente per chi deve percorrere distanze elevate e/o tratti con salite e discese (non si può mica arrivare in ufficio sudati, noh?!)
Il produttore è Rimac Automobili, non è proprio l’ultimo arrivato, essendo produttore anche della splendida Concept One, una supercar elettrica dal design veramente azzeccato in grado di accelerarare da 0 a 100 Km/h in soli 2,8 secondi.
Salendo sulla Greyp G12 è il piccolo schermo da 5” a catturare l’attenzione, con una grafica ben disposta e chiara: questo strumento permette di controllare l’utilizzo delle batterie, lo stato di carica, la velocità di percorrenza, temperatura delle batterie, consumo medio, e tachimetro con funzioni parziali e totali.
La moto…pardon, la bici parte solo con le impronte digitali del proprietario mediante un lettore posto alla base del manubrio: in più è possibile anche variare il “Riding Mode” in tre differenti impostazioni: EcoMode, che punta al risparmio di energia supportando il biker solo nei momenti di reale necessità, Street Mode che è realizzata pensando alle leggi europee che considerano veicoli elettrici i mezzi che non superano i 25 Km/h e 250 W di potenza (così il mezzo è omologato per circolare su strada) e Sport Mode dove tutta la potenza viene scaricata a terra e permette alla super-bici di raggiungere la velocità massima di 65 Km/h (per utilizzo si strade private).
La Greyp G12 è realizzata con un telaio XL 19” ed un forcellone in 25CrMo4, i pedali sono Wellgo MG-1 profilati a laser mentre le saldature sono tutte a Tig (fornisce giunti di elevata qualità ma richiede operatori altamente specializzati).
A “frenare” la superbicicletta, tre dischi freno, due all’anteriore ed uno al posteriore, mentre le ruote sono in alluminio con raggi da 2,7 mm. Il cuore pulsante di questo gioiellino di tecnologia è invece la batteria al Lithium Nanophosphate a due celle da 1,3 kWh che assicura un’autonomia di 120 Km, un tempo di ricarica compleato che non supera gli 80 minuti mediante una normale presa 220V e “costa” al proprietario solo 25 centesimi di euro a ricarica.
La Greyp G 12 ha pannelli laterali in fibra di carbonio per un peso complessivo di 49 Kg e un prezzo che si aggira sui 6 mila euro, anche se ancora non si conoscono i piani di vendita.
(a cura di OmniMoto.it)