Il Governo taglia lo sconto carburante: benzina più cara

Il prezzo della benzina e del diesel torna a salire in Italia, si dimezzano infatti le misure di aiuto e sostegno da parte del Governo: che cosa succederà

Abbiamo parlato molto spesso – nel corso di tutto il 2022 – del caro benzina e delle misure d’aiuto introdotte dal Governo, prima su tutte il taglio delle accise sul carburante, che ha ridotto i prezzi. Una forma di sostegno per i cittadini italiani, colpiti da un’impennata senza sosta dei prezzi della benzina, del diesel, ma purtroppo anche da un caro vita e un caro bollette mai visti prima.

Purtroppo la notizia di oggi non è positiva, a partire dal primo dicembre infatti lo sconto sui prezzi del carburante in Italia si ridurrà di molto, e saremo noi a rimetterci, le nostre tasche.

Accise sulla benzina: che succede

Dal mese prossimo si passerà a 578,40 euro di accise sulla benzina, fino al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda invece quelle sul diesel, si passerà a 467,40 euro per mille litri; è quanto si può già leggere nella bozza del nuovo decreto, che è atteso in cdm insieme alla legge di bilancio.

Ma cosa significa nella pratica? Se oggi beneficiamo di uno sconto di 30,5 centesimi al distributore – grazie al taglio di 25 centesimi sul prezzo – a partire dal primo dicembre invece lo sconto sarà quasi la metà, di soli 18,3 centesimi. Una riduzione che non interesserà gli autotrasportatori, che seguono altri regimi.

La reazione delle associazioni

Non tarda ad arrivare la reazione del Codacons, assolutamente contrario alla riduzione del taglio delle accise. Si tratta infatti dell’unica misura che in tutti questi mesi ha permesso di contenere il rialzo dei prezzi del carburante, arrivati a livelli davvero insostenibili per la maggior parte dei lavoratori e delle famiglie italiane, costrette a usare l’auto tutti i giorni.

Il presidente Carlo Rienzi ha spiegato: “Si tratta di una misura assurda che avrà effetti diretti e indiretti pesantissimi sulle tasche degli italiani. In primo luogo la riduzione del taglio delle accise provocherà un rialzo immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa di 12,2 centesimi al litro e una maggiore spesa pari a +6,1 euro a pieno, +146 euro annui a famiglia ipotizzando due pieni mensili di carburante, conto che sale al crescere dell’utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini. In secondo luogo, fatto ancora più grave, l’abbassamento del taglio dell’accisa produrrà pesanti effetti indiretti, con un aumento dei prezzi al dettaglio per i beni trasportati, considerato che l’85% della merce in Italia viaggia su gomma. Ci saranno quindi conseguenze negative sull’inflazione (che fa impennare anche gli importi delle multe) in un momento in cui i listini al dettaglio andrebbero calmierati”.

E non è il solo a esprimersi, parla anche Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che sostiene quanto la riduzione dello sconto sul prezzo del carburante sia “un atto da kamikaze. Un suicidio politico. Il Governo ha poche idee, ma confuse. Non ha ancora capito che bisogna far scendere l’inflazione e che per farlo si devono ridurre i prezzi dei beni energetici, ossia luce, gas e carburanti, senza i quali l’inflazione a ottobre sarebbe stata pari, secondo i dati Istat, al 5,9% invece che all’11.8%, ossia esattamente la metà”.

“È vero che ora i prezzi sono a livelli ragionevoli, peccato che lo siano grazie ai 30,5 cent in meno decretati da Draghi. Con la riduzione del taglio da 30,5 a 18,3 cent, 15 cent di accise e 3,3 cent di Iva, il prezzo della benzina in modalità self service, considerando gli ultimi dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), supererebbe quota 1,8 euro, arrivando vicino a 1,9 euro al litro, esattamente a 1,893 euro al litro, mentre il gasolio sfonderebbe addirittura la soglia dei 2 euro, raggiungendo i 2,035 euro al litro”.

E conclude: “Tutto questo senza considerare che ci attendiamo per fine mese dei rialzi per via del calo della produzione di 2 milioni di barili di petrolio al giorno dei Paesi Opec+ scattato dal 1° novembre e che non ha ancora prodotto i suoi effetti nefasti”.

I prezzi del carburante oggi

Secondo la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato Eni ha ridotto di 2 centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Q8 ribasso di un centesimo al litro sulla benzina e di 2 centesimi al litro sul gasolio.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati dalla Staffetta:

  • benzina self service a 1,703 euro/litro (-9 millesimi, compagnie 1,703, pompe bianche 1,702);
  • diesel self service a 1,811 euro/litro (-20, compagnie 1,814, pompe bianche 1,804);
  • benzina modalità servito a 1,847 euro/litro (-9, compagnie 1,889, pompe bianche 1,764);
  • diesel servito a 1,953 euro/litro (-19, compagnie 1,997, pompe bianche 1,865);
  • GPL servito a 0,765 euro/litro (-1, compagnie 0,772, pompe bianche 0,756);
  • metano servito a 2,164 euro/kg (-3, compagnie 2,195, pompe bianche 2,140);
  • Gnl 2,302 euro/kg (-6, compagnie 2,343 euro/kg, pompe bianche 2,272 euro/kg).

I prezzi sulle autostrade:

  • benzina self service a 1,806 euro/litro;
  • benzina servito a 2,067/litro;
  • gasolio self service a 1,908 euro/litro;
  • gasolio servito a 2,165/litro;
  • GPL a 0,857 euro/litro;
  • metano a 2,330 euro/kg;
  • Gnl a 2,202 euro/kg.