Come definito dall’ultimo decreto del 26 aprile, lunedì 4 maggio è iniziata la Fase 2 in tutta Italia e anche le concessionarie Ducati hanno aperto i battenti, pronte a ricevere tutti gli appassionati delle famosissime due ruote prodotte a Borgo Panigale.
Dall’inizio di questa settimana quindi è di nuovo possibile recarsi presso il proprio concessionario di fiducia per valutare l’acquisto di una moto nuova o usata o per interventi di manutenzione programmata ai propri veicoli. Dopo aver presentato “Ducati Cares”, il programma che espone le linee guida da adottare per accogliere nuovamente i Ducatisti all’interno dei dealer ufficiali, la Casa motociclistica ha deciso di estendere di tre mesi la garanzia sia sulle moto nuove sia su quelle dotate di estensione di garanzia “Factory Ever Red”.
In che cosa consiste in concreto? Tutti i possessori di una moto Ducati con una garanzia che presenta un termine compreso fra il 1 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, hanno diritto ad un’estensione gratuita della copertura per altri 3 mesi dalla data stabilita precedentemente. Altra possibilità introdotta dal produttore per chi non ha potuto effettuare la manutenzione programmata a causa delle limitazioni alla mobilità, è quella di recuperare gli eventuali tagliandi fino al 31 luglio 2020 senza conseguenze sulla validità della garanzia.

Ducati propone anche un check gratuito con aggiornamento dei software motore e veicolo, in collaborazione con la propria rete ufficiale. Durante il controllo generale verranno effettuate verifiche di sicurezza e funzionali, secondo le regole standard della garanzia Ducati. Il servizio è disponibile esclusivamente presso i dealer che hanno deciso di aderire al programma.
Sarà il concessionario Ducati a contattare personalmente tutti i clienti coinvolti nel corso delle prossime settimane. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Customer Care Ducati o al dealer di fiducia, con il quale si suggerisce in ogni caso di concordare l’appuntamento. La speranza poi è quella di poter tornare presto a fare delle belle gite fuori porta a bordo della propria moto.
I motociclisti infatti fremono, con le loro moto chiuse in garage proprio in questo periodo dell’anno. È nata così l’idea di creare una petizione popolare per il riconoscimento della moto come “attività di svago individuale” da inviare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato. La petizione popolare è partita, in maniera virtuale, da un gruppo di appassionati motociclisti che vorrebbero riprendere i loro spostamenti sulle due ruote, insieme a una serie di motoclub e associazioni.
