Divieto di andare in due in moto: scoppia la protesta

Il Sindaco di Bogotà è stato costretto a vietare la circolazione per frenare il crescente numero di fenomeni criminali

Foto di Virgilio Motori

Virgilio Motori

Redazione

Virgilio Motori, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dei Motori: il sito di riferimento del settore che racconta ogni giorno il mondo delle 2 e 4 ruote.

Stop ai viaggi in moto in due, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico. Questa la contestatissima decisione del Sindaco di Bogotà (Colombia) che ripristina così un vecchio obbligo particolarmente inviso ai “rolos” (in Italia, invece, la circolazione in due è regolamentata da precise norme del Codice della Strada).

Ovviamente, le proteste da parte dei “moteros” e dei “parrilleros” non si sono fatte attendere. Le due ruote sono il mezzo di trasporto che gli abitanti della capitale colombiana utilizzano maggiormente per evitare di restare imbottigliati per ore e ore nel caotico traffico cittadino. Secondo una ricerca del 2020, infatti, Bogotà è la prima città al mondo per ore trascorse nel traffico (la seconda è Roma) e il nuovo divieto rischia di peggiorare ulteriormente la situazione.

Stop alla circolazione in moto con passeggero: come e quando

Stando a quanto scritto nell’ordinanza del Sindaco di Bogotà Claudia Lopez, il divieto di circolazione non è esteso a tutti i giorni della settimana. Gli abitanti della capitale colombiana non potranno viaggiare in due in moto dalle 19:00 alle 4:00 di ogni giovedì, venerdì e sabato.

Inoltre, la targa del veicolo dovrà essere visibile e leggibile tanto sul casco del “moteros” quanto sugli abiti del pilota e del passeggero. In questo modo, sperano le autorità colombiane, sarà possibile bloccare l’ondata di criminalità che sta interessando negli ultimi mesi le strade di Bogotà. Le misure diverranno effettive a partire da lunedì 11 aprile e dovrebbero durare almeno fino alla fine di giugno.

Divieto di andare in moto in due: i motivi

La scelta di ripristinare il divieto di circolare in moto con un passeggero, ovviamente, non è stata presa a cuor leggero. Lo stop, infatti, arriva in seguito all’attentato alla stazione di polizia di Ciudad Bolivar, un sobborgo nella parte meridionale della città. Nel corso “dell’assalto”, compiuto per l’appunto da uomini in moto, sono morti due bambini e rimaste ferite decine di persone.

Le moto, di gran lunga il mezzo di trasporto più utilizzato a Bogotà e nelle altre grandi città colombiane, vengono sempre più spesso utilizzate per compiere furti, realizzare attentati e compiere attività criminali di vario genere. Lo stop al doppio passeggero, dunque, si pone l’obiettivo di scoraggiare fenomeni di questo genere nelle giornate più “calde” e complesse.

Stop ai viaggi in moto in due: le proteste

Come accennato inizialmente, il ripristino dell’obbligo ha immediatamente scatenato le proteste delle centinaia di migliaia di “rolos” che quotidianamente utilizzano le moto per i loro spostamenti. Se da un lato i motocicli sono utilizzati per furti, attentati e altre attività criminali, dall’altro sono ampiamente utilizzati da normalissimi cittadini per recarsi a lavoro, fare la spesa o uscire con gli amici.

Moteros e parrilleros hanno così deciso bloccare la circolazione in diversi punti di Bogotà, mostrando così quello che potrebbe accadere al già disastrato traffico cittadino se le strade dovessero essere “prese d’assalto” da un numero maggiore di moto e scooter.

Nel caso in cui le loro richieste non dovessero essere accolte, fanno sapere i rappresentanti dei motociclisti di Bogotà, episodi del genere potrebbero velocemente moltiplicarsi e portare a una completa paralisi del traffico cittadino.