BMW Concept R18: un alieno sul lago di Como

Carlo Portioli, esperto di moto e cultura custom, ci racconta il 'suo incontro' con la BMW Concept R18

Foto di Carlo Portioli

Carlo Portioli

Esperto moto e cultura custom

Le moto e la musica, mia moglie e gli amici, la birra e le chiacchere ma più di tutto amo cercare di capire. Le mie opinioni sono espresse dall'alto di niente.

Appena sentiamo la parola “custom”, giriamo automaticamente lo sguardo verso ovest. È oltre oceano, nella vastità di quelle terre lontane dove è nato tutto che cerchiamo indicazioni e ispirazione. Discutiamo delle scelte della Factory di Milwaukee, della scena dei custom builders vecchi e nuovi, dei raduni oceanici e degli eventi super-cool.

Poi in un giorno qualunque di una capricciosa primavera sul lago di Como, durante un evento lontano anni luce dal mondo del custom, fa la sua prima apparizione una moto. E tutti si ritrovano lì, con gli occhi sgranati, a dirsi che poche volte prima si era visto qualcosa di così bello. E non parlo di moto custom, ma più in generale di manufatti meccanici prodotti dall’uomo.

La BMW Concept R18 arriva a Villa D’Este come un fulmine a ciel sereno. È un prototipo chiave nel percorso che porterà alla messa in produzione nel 2020 di un nuovo modello Custom. BMW da alcuni anni ha avvicinato consapevolmente il mondo delle Special attraverso il progetto Heritage, che prende forma intorno al NineT. Un progetto di lungo respiro, che ha visto il coinvolgimento dei migliori preparatori nella fase teaser. Prototipi che avevano l’obiettivo di creare attenzione verso il successivo lancio commerciale dei nuovi modelli.

Grandi aspettative furono riposte nella R NineT una volta visto il “Concept 90” di Roland Sands. Invece il prodotto finale si svelò lontano dalle premesse estetiche. Colpa di quello che tra amici chiamiamo il dipartimento “Nonnobike”, che storicamente imprimeva su tutte le BMW la filosofia degli ingegneri tedeschi: la bellezza è nemica dell’efficienza.  Immaginavamo un team dedicato a togliere agli splendidi prototipi qualsiasi armonia estetica, con l’obiettivo di mettere in produzione moto ottime tecnicamente ma mediamente bruttine. Mezzi per nonni, gente che sceglieva la moto razionalmente, leggendo la scheda tecnica. Per intendersi, le birkenstock delle due ruote.

La R NineT è stata l’ultima a far intravedere questo pericoloso tocco, ma come  “piattaforma” base del progetto Heritage la sua flessibilità stilistica l’ha resa un grande successo. Le declinazioni Scrambler, Urban G/S e Racer sono splendide ed esteticamente innovative. Unico punto: coprono i segmenti Cafè Racer e Scrambler, senza quindi una vera moto custom, almeno fino ad oggi. L’ultima in produzione fu la R 1200C, quando a fine anni ’90 il dipartimento “Nonnobike” lavorava a pieno regime. Poi più niente. Oggi il progetto custom è in piena fase preparatoria e ogni prototipo rivela un pezzo della strada scelta da BMW.

Quello che abbiamo visto a Villa D’Este non sappiamo ancora quanto sarà vicino al modello in produzione, ma è uno dei custom più belli che si siano visti negli ultimi anni. Il telaio softail, essenza del custom, regala una linea in stile bobber: una moto a forma di moto disegnata da un bambino contento. I cerchi da 21” e 18” danno le giuste proporzioni alla linea. Il motore è una gioia per gli occhi, grazie alle due enormi teste cromate del boxerone 1.800cc, con quel carburatore Solex doppio corpo che fa godere per il solo fatto di essere lì. La linea è full-custom. Bassa, larga, estrema, una monoposto con dragbar assassino: tra l’Harley Breakout e le belve teutoniche di Hardcore Cycle.

Le cromature, il satinato e il nero lucido sono distribuiti in perfetto equilibrio, i finali si chiudono in un fishtail splendidamente retrò e futuribile allo stesso tempo, steli con piastra anteriore e codone posteriore sono imponenti. Design che è sintesi, essenza iconica, come se i progetti di questa R18 fossero rimasti fino ad oggi nascosti negli archivi della Bauhaus.

Ora: siamo in tanti ad aver ordinato il porcellino salvamonete su Amazon in attesa di sapere cosa andrà realmente in produzione. La strada è quella giusta ma vi prego, se veramente volete arrivare al cuore degli amanti del custom… tenete nascosta questa Concept R18 al dipartimento “Nonnobike” e portatela in produzione così com’è!