Se aumenta il freddo, l’auto consuma più carburante

Arriva la stagione invernale e i consumi della nostra auto aumentano a causa delle temperature rigide. Il colonnello Mario Giuliacci ci spiega perché.

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Redazione

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Durante la stagione invernale siamo soggetti a diversi accorgimenti e obblighi per quanto riguarda la nostra automobile.

Primo tra tutti quello di montare le gomme termiche, utili per affrontare le temperature rigide, che ha decorrenza dal 15 novembre, sostituibili in alcuni casi dagli pneumatici all season. Quello che forse non tutti sanno, però, è che la macchina, durante la stagione invernale, rappresenta una spesa più cospicua, perché i consumi aumentano.

Infatti, in questo periodo, come spiega il noto meteorologo Mario Giuliacci, a causa delle temperature più basse, la densità dell’aria, ovvero la quantità di aria contenuta in un dato volume, aumenta in maniera inversamente proporzionale alla temperatura, ovvero man mano che quest’ultima diminuisce. Questo significa che serve più carburante per mantenere inalterato il rapporto di mescolazione, ossia la percentuale di diesel o di benzina presente nell’auto. Il risultato è che via via che aumenta la densità dell’aria bisogna immettere più carburante all’interno del serbatoio della nostra auto e questo determina ovviamente consumi maggiori da parte della vettura.

Quando si mette in moto la macchina d’inverno, il motore parte da una temperatura più bassa e quindi ci mette più tempo per arrivare a quella adeguata. In queste condizioni gli olii, compreso quello di trasmissione, sono più densi e assorbono più potenza, il motore è freddo e nei primi istanti di funzionamento richiede quindi una carburazione più grassa. Con le temperature rigide, come abbiamo già detto, l’aria è più densa e quindi a parità di apertura dell’acceleratore viene iniettato più carburante.

Purtroppo non è tutto. Infatti per i possessori di auto alimentate a diesel, le cose possono in qualche modo peggiorare. Durante l’inverno il tempo necessario alla partenza, quindi per riuscire a scaldare l’olio e portarlo alla temperatura adeguata al funzionamento del motore, è di gran lunga superiore  rispetto che in estate. All’inizio quindi gli organi meccanici in movimento fanno molto più attrito e questo determina un ulteriore maggiore consumo. Altra cosa da tenere in considerazione riguarda gli pneumatici. Le temperature basse causano maggior tempo anche per il riscaldamento delle gomme alla partenza, che quindi si scaldano più lentamente e arrivano più tardi alla giusta temperatura che consente una maggior aderenza sul terreno e quindi minor attrito.