L’assicurazione auto che ti fa risparmiare: come funziona

Una tipologia di polizza che consente di risparmiare e che risulta conveniente per tutti coloro che usano l’auto solo per brevi tragitti ogni anno

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Si chiama assicurazione auto a consumo, ed è una particolare tipologia di contratto Rc Auto, che consente di pagare soltanto in base a quanto si usa il veicolo assicurato (formula cosiddetta pay per use). La tariffa risulta più conveniente rispetto alla classica polizza auto annuale, personalizzata e proporzionale al numero di chilometri che l’automobilista stima di percorrere con il suo veicolo.

Chiaramente si tratta di una scelta vantaggiosa solo per chi realmente effettua pochi chilometri in auto ogni anno, magari usando il mezzo solo durante il fine settimana o per brevi tragitti casa-lavoro. L’assicurazione a chilometri è quindi un’alternativa valida per molti, che consente di risparmiare una buona somma di denaro.

Rc Auto: la soluzione per spendere meno

Secondo quanto dichiarato dagli esperti, l’assicurazione a chilometri conviene parecchio a coloro che percorrono al massimo 5.000 chilometri all’anno. Può essere una buona occasione di risparmio comunque per chi effettua fino a 10.000 chilometri, per chi li supera invece sicuramente è meglio ricorrere a una polizza Rc Auto classica.

In genere si paga una quota fissa di premio come garanzia, e poi una quota variabile in base ai chilometri percorsi all’anno. C’à una cosa fondamentale da sapere: è necessario che la compagnia assicurativa sappia quanti chilometri l’automobilista percorre realmente. Per questo motivo sull’auto deve essere installata una sorta di scatola nera, ovvero un dispositivo che serve a registrare diverse informazioni, tra cui anche i chilometri percorsi.

Come funziona l’assicurazione a consumo

Con questo tipo di polizza Rc Auto, la tariffa è proporzionata all’uso del mezzo. Può essere molto conveniente, ma non per tutti, come abbiamo visto.

Innanzitutto, come funziona: si paga una quota fissa di premio, che serve come garanzia per tutta la durata della polizza, e poi una quota variabile, che cambia in base ai chilometri che si percorrono, rilevati dalla scatola nera, che appunto è un dispositivo in grado di registrare gli eventi legati all’uso dell’auto, come spostamenti e chilometri effettuati.

Generalmente è una polizza consigliata a coloro che usano poco la macchina, per esempio in città ogni giorno per andare da casa al lavoro e viceversa, oppure per chi ha una seconda auto che usa solo il week end o per andare in gita fuori porta.

Quanto costa

L’assicurazione a consumo ha un costo iniziale, basato sul totale dei chilometri che l’assicurato stima di percorrere durante l’anno. La scatola nera poi conferma o meno il conteggio stimato.

La parte variabile del premio, che si paga in base al numero di chilometri percorsi, prevede delle fasce prestabilite: si paga quindi un forfait in base alle previsioni. Se poi l’auto effettua più chilometri, allora vengono addebitati i costi aggiuntivi.

Quanto si risparmia realmente

In genere, chi percorre meno di 5.000 km ogni anno, con un’assicurazione a consumo può arrivare a risparmiare anche fino al 30% rispetto a polizza Rc Auto tradizionale.

Un consiglio per evitare brutte sorprese e costi aggiuntivi: è bene fare la stima dei chilometri percorsi in un anno aiutandosi con delle app – come Google Maps – tenendo conto dello storico degli spostamenti durante una giornata tipo e moltiplicando i chilometri per i giorni totali di un anno intero, arrotondando per eccesso. In questo modo si può capire se conviene davvero stipulare la polizza a consumo o restare alla classica assicurazione Rc Auto annuale.