Minivoltura: cos’è e quando conviene farla

La minivoltura per la vendita di un'auto è una scelta strategica per ridurre il carico di responsabilità sul venditore, ma la procedura da seguire è rigorosa

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Nella fase di vendita di un’auto usata, la procedura della minivoltura consente di mettersi al riparo da una serie di passaggi amministrativi. Nel dettaglio, questa opzione consente al venditore privato di esentarsi da qualsiasi responsabilità correlata al veicolo stesso. Vale la pena approfondire i dettagli.

Cos’è la minivoltura auto e quali documenti servono

La minivoltura, a cui si fa ricorso nella fase di vendita di una vettura usata da parte di un privato a un concessionario, permette al proprietario di ridurre il grado di responsabilità.

La documentazione richiesta per questa operazione non si discosta da quella prevista per i passaggi di proprietà tradizionali. Prevede la preparazione di un atto unilaterale di vendita con bollo da 16 euro, con firma autenticata del venditore, oppure un atto di vendita con bollo da 16 euro redatto in forma bilaterale, con firme autenticate di venditore e acquirente.

All’interno del fascicolo da produrre rientrano il certificato di proprietà, la nota di presentazione al Pubblico Registro Automobilistico, la carta di circolazione (o una sua fotocopia), una fotocopia di un documento di identità dell’acquirente e il modulo TT2119 di richiesta di aggiornamento della carta di circolazione.

Rispetto al trasferimento di proprietà tradizionale, la minivoltura prevede un costo più basso poiché non è applicata l’imposta provinciale di trascrizione e gli importi dovuti all’Aci sono dimezzati.

La procedura si completa quando l’atto di vendita viene registrato sia nell’archivio del PRA sia in quello della Motorizzazione civile. Dopodiché è richiesta l’annotazione del passaggio di proprietà.

Passaggio di proprietà: dove si fa

Il passaggio di proprietà può essere portato a termine al Comune, alla Motorizzazione civile o a una delegazione dell’Aci.

Nel primo caso, il venditore deve presentarsi per l’autenticazione della firma. Occorre versare una tassa di 16 euro per l’applicazione della marca da bollo. Quindi l’acquirente ha 60 giorni per richiedere il nuovo certificato di proprietà al PRA e aggiornare la carta di circolazione alla Motorizzazione civile.

Diversa è la strada da percorrere nel caso in cui si scelga di effettuare il passaggio di proprietà alla Motorizzazione Civile. La procedura deve infatti essere eseguita con l’autenticazione della firma al fine di garantire l’aggiornamento dei dati del nuovo proprietario del veicolo.

Nel caso del trasferimento di proprietà auto in un ufficio dell’Aci, dopo l’autenticazione della firma è necessario registrare il passaggio entro 60 giorni rivolgendosi a una unità territoriale del PRA che rilascia così il certificato di proprietà digitale aggiornato. Lo step successivo è la richiesta dell’aggiornamento della carta di circolazione all’ufficio provinciale della Motorizzazione civile.

Se l’autenticazione della firma avviene allo Sportello telematico dell’automobilista, è obbligatorio procedere con la registrazione del trasferimento di proprietà.

Perché conviene fare la minivoltura auto

Quando ci riferiamo alla vendita di veicoli usati, la procedura della minivoltura garantisce maggiore sicurezza al venditore e riduce le sue responsabilità legali relative al veicolo trasferito. Questa procedura assicura al proprietario del mezzo di non dover rispondere per responsabilità future legate all’utilizzo o alla proprietà del veicolo ceduto.

Una volta completata la registrazione del passaggio di proprietà mediante minivoltura, il venditore non sarà più legalmente responsabile per eventuali danni derivanti dall’utilizzo del mezzo.

In aggiunta, non sarà tenuto a saldare tasse automobilistiche arretrate dopo la minivoltura, né a fronteggiare sanzioni per infrazioni al Codice della Strada commesse dopo il trasferimento di proprietà.

Il suggerimento è allora di verificare l’esecuzione corretta della minivoltura, soprattutto se il passaggio di proprietà non è avvenuto tramite uno Sportello telematico dell’automobilista.

In ogni caso è possibile richiedere una visura in un ufficio provinciale dell’Aci comunicando la targa del veicolo, al fine di confermare l’avvenuta e regolare registrazione del passaggio di proprietà al PRA.

Quali documenti sono necessari per il passaggio di proprietà

Entrando ancora di più nei dettagli operativi della procedura da seguire, l’elenco dei documenti necessari per portare a termine la procedura di minivoltura auto in conformità alle normative vigenti comprende:

  • il certificato di proprietà originale del veicolo;
  • la fotocopia e l’originale del documento di identità e del codice fiscale sia dell’acquirente sia del venditore;
  • la fotocopia e l’originale della carta di circolazione del veicolo;
  • l’eventuale dichiarazione sostitutiva attraverso la quale l’acquirente attesta la sua residenza, qualora sia differente da quella indicata nel documento di identità;
  • le eventuali deleghe, necessarie nel caso in cui l’acquirente desideri delegare un rappresentante per eseguire il passaggio di proprietà del veicolo.

Minivoltura o procura a vendere?

Nel contesto della compravendita di auto con le concessionarie, la pratica della minivoltura agevola il trasferimento di proprietà ed è paragonabile al tradizionale passaggio di proprietà.

Sebbene sia richiesta la stessa documentazione per il passaggio di proprietà standard, si distingue per i costi associati, poiché non comporta il pagamento dell’Imposta provinciale di trascrizione e vede applicarsi una riduzione delle tariffe Aci da 27 a 13,50 euro.

Allo stesso modo del passaggio di proprietà tradizionale, l’atto di vendita deve essere registrato nei pubblici registri. L’alternativa è la procura per la vendita. In questo caso il concessionario fa da delegato del venditore, mantenendo il veicolo nella sua proprietà. La procura speciale deve essere redatta dal venditore e autenticata dal notaio.

Per esentare il veicolo dal pagamento del bollo auto, è necessario inserirlo nell’elenco delle esenzioni, come previsto anche per le minivolture. Quindi il passaggio di proprietà finale deve essere registrato al Pubblico Registro Automobilistico una volta che il concessionario ha concluso la vendita del mezzo a un soggetto terzo.

Auto usate, come evitare le frodi

Se allarghiamo lo sguardo rileviamo che l’acquisto di un veicolo usato offre un vantaggio economico rispetto all’acquisto di un’auto nuova. I potenziali acquirenti sono però chiamati a prestare una maggiore attenzione per evitare possibili frodi.

Come comportarsi? Abbiamo già accennato alla possibilità di richiedere una visura in un ufficio provinciale dell’Aci comunicando la targa del veicolo, per verificare la registrazione del passaggio di proprietà al PRA.

Allo stesso tempo, chi intende acquistare un’auto usata può accertarsi che il veicolo non sia oggetto di fermi amministrativi o ipoteche e che non abbia pendenze finanziarie. Il Pubblico Registro Automobilistico contiene informazioni patrimoniali e giuridiche di ogni veicolo registrato alla Motorizzazione civile.

Il costo della visura è di 6 euro se richiesta presso un ufficio Aci, mentre l’utilizzo dei servizi telematici comporta una spesa di 8,81 euro.