Queste tipologie di automobili utilizzano il gas naturale compresso, composto da metano, propano, butano e tracce di altri gas come l’acido solfidrico.
Precisazione: i veicoli a gas e quelli a GPL sono due categorie completamente differenti tra loro, in quanto le seconde sono alimentate da gas di petrolio liquefatto.
La scelta di questa tipologia di vetture è data anche dai vari “ecoincentivi statali” messi a disposizione per agevolarne il loro acquisto. Negli ultimi 10 anni si è così riscontrata una inversione di tendenza, con un marcato incremento delle auto a gas lungo le strade.
I primi veicoli prodotti con impianto a gas naturale, da BMW e Volvo, risalgono al 1995. In Italia la prima fu la Fiat Marea nel 1997.
Vantaggi:
– risparmio economico di circa il 60% rispetto alla benzina, a parità di percorrenza;
– il prezzo al distributore di 1Kg di gas è di molto inferiore rispetto a quello di 1L di benzina/gasolio.
– il gas naturale è il meno inquinante fra tutti i combustibili fossili;
– i veicoli a gas sono esenti da blocchi/restrizioni del traffico.
Svantaggi:
– le prestazioni del motore molto meno brillanti che con altri carburanti.
– eccessivo ingombro del serbatoio a causa delle bombole di gas. Questo porta a una consistente limitazione dello spazio del bagagliaio.
– distribuzione scarsa delle stazioni di rifornimento di gas naturale sul territorio europeo
– mancanza, solo in Italia, del servizio di rifornimento self-service.
E’ importante ricordare che la revisione delle bombole è obbligatoria ogni 4 anni per le auto con impianto di serie, ogni 5 anni per per impianti aftermarket. Si pagherà solo l’eventuale manodopera, in quanto il collaudo o la sostituzione delle bombole viene finanziata da una piccola tassa sul carburante.
La data di scadenza della revisione è indicata sul cartellino GFBM e sul collo della bombola.
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