Uso della luce retronebbia: quando deve essere accesa

Fari fendinebbia e retronebbia per aumentare la visibilità in auto in determinate situazioni e circostanze complesse

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Redazione

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In questi ultimi giorni di gennaio la zona della Pianura Padana è invasa da una fitta coltre di nebbia e in questa situazione di scarsa visibilità mettersi al volante richiede una prudenza ancora maggiore rispetto al solito.  Ricordiamo che le nostre auto sono dotate di fendinebbia e retronebbia, ma molti automobilisti ancora non hanno ben chiaro l’utilizzo che bisogna farne, le regole che è necessario rispettare per evitare multe anche molto salate, che si rischiano nel caso di un uso scorretto dei dispositivi luminosi alla guida.

Chiaramente non stiamo parlando delle luci standard, quelle che dobbiamo accendere ogni giorno per circolare in città e fuori, come gli anabbaglianti. Sono invece fari speciali, che potremmo aver bisogno di accendere anche una sola volta all’anno e poi per settimane o addirittura mesi e anni lasciare spenti. Che cosa dice il Codice della Strada a riguardo?

Innanzitutto il nome fendinebbia e retronebbia indica già chiaramente a che cosa servono queste luci auto. Sono create per illuminare la strada e per essere visti dagli altri utenti presenti sullo stesso percorso, in caso di nebbia fitta e foschia, quando i fari normali dell’auto non bastano. È importante sapere però che sia i retronebbia che i fendinebbia devono essere usati solo ed esclusivamente quando la legge lo consente, perché altrimenti possono diventare rischiosi e pericolosi per gli altri utenti della strada.

Cosa sono i fendinebbia

L’articolo 151 del Codice della Strada definisce i fendinebbia come segue: “Dispositivi che servono a migliorare l’illuminazione della strada in caso di nebbia, caduta di neve, pioggia o nuvole di polvere”. Non sono obbligatori per legge, al contrario di quello che si pensa comunemente. Ci sono infatti vetture economiche oppure particolarmente datate che non hanno queste particolari luci anteriori. La caratteristica fondamentale che rende questi fari molto utili nelle situazioni più difficoltose è senza dubbio il fascio luminoso ultra potente e la sua direzione: puntano la luce verso il basso, evitando i riflessi sulle goccioline d’acqua disperse nell’aria, che rendono la visuale difficoltosa alla guida.

Che cosa sono i retronebbia

Al contrario dei fendinebbia, i fari retronebbia invece sono obbligatori su ogni auto, in genere sono due distinti, a destra e a sinistra, ma molte vetture ne hanno uno solo. Il loro compito è rendere visibile la macchina in mezzo a pioggia intensa o fitta nebbia.

Quando si devono usare

Si tratta di dispositivi luminosi che devono essere usati solo in presenza di nebbia, quando gli anabbaglianti non bastano a garantire una buona visibilità al conducente dell’auto. Attenzione a non usare mai i fari abbaglianti (che differenza c’è tra abbaglianti e anabbaglianti), in caso di nebbia, non illuminano per niente la strada davanti all’auto, sono pressoché inutili.

Secondo il comma 2 dell’articolo 153 fendinebbia e retronebbia possono essere usati in caso di nebbia, pioggia fitta e nevicate intense, cioè quando diventano insufficienti i fari standard a causa delle condizioni meteo. Come funzionano? Gli antinebbia anteriori illuminano la strada con un fascio di luce verso il basso, i retronebbia sono molto potenti, in grado di penetrate nella foschia e rendere visibile la propria auto agli altri utenti della strada.

Le multe

Chi non usa i retronebbia nei casi in cui è obbligatorio rischia una multa tra i 41 e i 168 euro e la decurtazione di un punto dalla patente. Ma ci sono anche casi specifici per cui è assolutamente vietato usare i retronebbia e fendinebbia, e chi li usa rischia la stessa sanzione. Non utilizzateli mai quando non è strettamente necessario, anzi indispensabile. Sono luci molto potenti che, in assensa di nebbia, possono abbagliare gli altri automobilisti, diventando pericolosi.