Corsia di emergenza: quando si può davvero percorrere

L'uso della corsia di emergenza sulle autostrade italiane è consentito solo in pochi e ben precisi casi. E non mancano le sorprese: cosa bisogna sapere

Foto di Fabio Lepre

Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

La circolazione sull’autostrada impone il rispetto delle norme e dei regolamenti delineati dal Codice della strada, tra cui rientra il corretto uso della corsia di emergenza. Gli automobilisti non possono percorrerla in maniera arbitraria, ma devono attenersi alle disposizioni in vigore, anche per evitare salatissime sanzioni. Facciamo allora chiarezza sulle modalità corrette di utilizzare le corsie di emergenza durante la guida in autostrada.

L’uso della corsia di emergenza 

A certificare l’uso corretto della corsia di emergenza ci pensa il Codice della strada. Esattamente l’articolo 3, nella parte in cui la identifica come una corsia adiacente alla carreggiata, riservata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso e, in circostanze eccezionali, al movimento dei pedoni, nel caso in cui la circolazione sia ammessa.

A ben vedere, lo stesso nome suggerisce chiaramente come la corsia di emergenza sia destinata a situazioni inattese e imprevedibili. Andiamo allora alla ricerca dei casi in cui è consentito il transito delle auto sulle corsie di emergenza, ma sempre per brevi periodi e per ragioni ben precise.

Corsia di emergenza in autostrada: quando si può usare

La percorrenza della corsia di emergenza è di norma vietata, a meno che non ci sia la necessità di fermarsi per un imprevisto giustificato. Pensiamo ad esempio al guasto del veicolo o al malore del conducente. Seppure i casi siano ben circoscritti, le opzioni sono piuttosto varie e particolareggiate.

La normativa vigente ammette infatti l’utilizzo della corsia di emergenza in presenza di traffico intenso o lunghe code, ma solo se il veicolo deve uscire dall’autostrada e la manovra può avvenire solo a partire dai 500 metri precedenti lo svincolo, come da segnaletica stradale. Durante le ore notturne, nel caso in cui ci si trovi sulla corsia di emergenza nel rispetto delle norme di sicurezza, è obbligatorio indossare un giubbotto segnaletico catarifrangente.

Allo stesso tempo bisogna segnalare la presenza del veicolo mediante l’illuminazione delle luci di posizione o l’attivazione delle quattro frecce e posizionare il triangolo di segnalazione a una distanza minima di 100 metri dietro il veicolo.

In riferimento al transito di pedoni sulla corsia di emergenza, il Codice della strada lo ammette solo in casi di urgenza, come il malore del conducente o del passeggero, purché ci si mantenga sulla corsia designata e indossando anche in questo caso il giubbotto catarifrangente. In alternativa, l’attraversamento è consentito solo per raggiungere la colonnina SOS più vicina.

Cosa si intende per emergenza

Vale allora la pena capire il significato del termine emergenza associato ai casi in cui è ammessa la percorrenza della corsia autostradale. In che termini si configura esattamente un’emergenza? Rientra in questa categoria una breve sosta per consentire a un bambino di fare i propri bisogni o è necessario la presenza di un mezzo di soccorso affinché si configuri una emergenza?

Ebbene, è consentita la sosta sulla corsia di emergenza per situazioni di breve durata, purché il tempo sia estremamente limitato. Potrebbe allora comprendere la necessità di una breve pausa per la toilette o per i bisogni di un bambino, soprattutto se l’area di servizio più vicina risulta troppo distante.

Altre situazioni di emergenza includono un improvviso malore o il manifestarsi dei segnali della sonnolenza. In ogni caso, il guidatore non è autorizzato a dormire in auto dopo aver occupato la corsia di emergenza. Al contrario, è consentito prendere alcuni minuti per recuperare la propria condizione e poi riprendere la marcia. Anche se poi queste operazioni dovrebbero svolgersi nelle aree di sosta appositamente attrezzate. Infine, come spiegato dalla Corte di cassazione, l’emergenza può derivare da un disagio temporaneo.

Qual è il tempo di utilizzo della corsia di emergenza

In tutti i casi, la sosta sulla corsia di emergenza non deve superare le 3 ore e il conducente è chiamato ad agire sempre con cautela e prudenza, mantenendo la consapevolezza delle situazioni di pericolo. In queste 3 ore, l’automobilista deve contattare i servizi di soccorso o un carro attrezzi per la rimozione del veicolo.

Le sanzioni per uso non consentito della corsia di emergenza

La violazione delle norme relative all’uso della corsia di emergenza comporta sia sanzioni pecuniarie e sia la decurtazione di punti sulla patente. L’attraversamento delle corsie di emergenza per scopi diversi dall’arresto o dalla ripresa della marcia comporta una multa che varia da 430 a 1.731 euro, insieme alla decurtazione di 10 punti patente.

La retromarcia sulla corsia di emergenza è soggetta alla stessa sanzione pecuniaria e al medesimo taglio di punti. Chi sosta sulla corsia di emergenza oltre il limite consentito di 3 ore va incontro a una multa di pari entità, senza decurtazione dei punti ma con la rimozione coatta del veicolo.

I pedoni che abbandonano il veicolo con scopi diversi dal raggiungimento di punti di soccorso rischiano una multa che varia da 26 a 102 euro, con un aumento in caso di mancato utilizzo del gilet di sicurezza. Chi non posiziona il triangolo di segnalazione nelle situazioni previste è soggetto a una sanzione che oscilla tra 87 e 344 euro. La stessa sanzione si applica a chi percorre la corsia di emergenza allo scopo di uscire dallo svincolo (in caso di ingorgo) prima dei 500 metri consentiti.

Come funziona all’estero

In caso di incidente in Germania, gli automobilisti devono disporre i veicoli in modo da liberare una corsia per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso come ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine. In situazioni in cui ci sono più di due corsie, chi si trova sulla corsia più a sinistra si sposta quanto più possibile a sinistra, mentre gli altri si spostano a destra.

Questo approccio è sostanzialmente applicato in Svizzera e Slovenia. Nella Repubblica Ceca, la via di soccorso deve essere centrale se ci sono due corsie o, se ne sono presenti più di due, deve essere liberata seguendo lo stesso meccanismo austriaco, ma sulla parte destra. Anche in Francia e Spagna, è obbligatorio creare una corsia di emergenza, ma non sono fornite linee guida specifiche. I Paesi Bassi non hanno una normativa dedicata e la corsia di emergenza sulle autostrade è riservata ai soli mezzi di soccorso.