Come e ogni quanto fare il tagliando della moto

Tutto ciò che occorre sapere sul tagliando della propria moto. Ecco ogni quanto farlo e quanto costa

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Redazione

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Alle emozioni provate in sella a un veicolo a due ruote si aggiungono, inevitabilmente, delle spese. Queste possono essere legate a svariati elementi, come ad esempio il tagliando della moto. La manutenzione del mezzo è qualcosa da mettere in conto, considerando l’elevato tasso di manutenzione necessario. Decidere di proseguire con la propria vita da motociclista, senza però prendersi cura adeguatamente del veicolo, è un rischio enorme per la propria incolumità e quella degli eventuali passeggeri a bordo. Considerando l’assenza di stabilità garantita da un’automobile, ogni minimo malfunzionamento può facilmente trasformarsi in un incidente mortale. Per questo motivo il tagliando della moto è così importante. Si tratta di un check-up completo, come nel caso dell’automobile. L’obiettivo finale è quello di riuscire a escludere la presenza di qualsiasi tipo di problematica, che possa col tempo inficiare la guida e mettere in pericolo chi è in sella.

Ogni sezione del veicolo dev’essere controllata in maniera scrupolosa durante il procedimento. Soltanto in questo modo si potrà essere certi su quale area intervenire, qualora necessario. Effettuare il tagliando della moto vuol dire tutelarla contro il passare del tempo che, inevitabilmente, avrà un impatto su carrozzeria e motore. Tutto ciò porta a una salvaguardia del valore di mercato del veicolo, per quanto possibile. Una manutenzione costante e un regolare tagliando evitano un gran numero di interventi da parte del proprio meccanico di fiducia. Questi dovrà limitarsi a sostituire le parti ormai esaurite, senza dover mai, o quasi, operare per fronteggiare dei guasti. Il tutto a salvaguardia dello stato originale di produzione.

Tagliando della moto: i tempi

I tempi per effettuare il tagliando della moto non sono propriamente fissi. Si tende a sottoporre il proprio veicolo a un approfondito controllo una volta percorsi circa 4-5mila chilometri. Tempi ridotti rispetto a quelli previsti per la propria automobile. Occorre però tener conto della maggior fragilità, per così dire, di un veicolo a due ruote. Occorre averne una cura particolare, perché i rischi alla guida sono ben maggiori. Non vi è una carrozzeria pronta ad attutire determinate tipologie di colpi in caso di incidente. Se le cose dovessero mettersi male, anzi, la propria moto potrebbe tramutarsi in un’arma, rovinando addosso al corpo del guidatore o del passeggero. Assicurarsi che tutto sia in ordine è dunque fondamentale.

Seguendo tale logica, si consiglia di richiedere un check-up generale al proprio meccanico di fiducia con l’avvio di ogni nuova stagione. La regola dei 4-5mila chilometri si applica per quei guidatori che sono soliti sfruttare il veicolo in ogni periodo dell’anno. Differente il discorso, invece, per chi ne fa un uso quasi prettamente stagionale. Ognuno conosce le proprie abitudini, e prima di dare il via alle solite uscite, in città o all’esterno del centro urbano, sarebbe preferibile verificare che tutto sia in ordine. Anche un prolungato non utilizzo può comportare problematiche inaspettate.

Quanto costa il tagliando della moto

Prima di procedere all’acquisto di una moto, in molti si limitano a valutare il listino prezzi. Questo rappresenta però soltanto una parte dei costi cui si è chiamati a far fronte. Le spese per la manutenzione della moto possono avere un peso enorme nell’economia di una singola persona. Questo a patto che si tratti di un guidatore responsabile, sempre pronto a uscire in strada su di un mezzo sicuro per sé e gli altri.

Svariate le cause d’usura di una moto cui un guidatore amatoriale tende a non prestare attenzione. Basti pensare all’olio motore, che perde col tempo le proprietà lubrificanti che lo caratterizzano, subendo un processo di ossidazione, una volta esposto all’aria. Il libretto di manutenzione della propria moto indicherà il numero di chilometri da percorrere prima del nuovo cambio d’olio motore. Chi tende a utilizzare meno frequentemente il proprio veicolo può anche effettuarne uno all’anno.

Ogni moto presenta le proprie particolarità, il che richiede una mano esperta. Ciò rientra nel costo della manodopera, da prendere in considerazione quando si effettua un calcolo sommario delle cifre da investire nella manutenzione della moto. Dall’olio ai filtri, fino a un altro elemento molto importante: l’usura dei materiali. Si fa riferimento alle pastiglie dei freni, così come alla cinghia o agli pneumatici. Il tempo e l’utilizzo hanno un impatto enorme sul veicolo. È sempre preferibile effettuare un check-up completo in tempo, piuttosto che intervenire dopo la comparsa di un guasto. Un consiglio utile per la moto in sé, per la sicurezza del guidatore e quella del suo portafogli.

Passando al fronte costi, il tagliando di uno scooter, che comprenda cambio dell’olio motore, dell’olio trasmissione, del filtro olio, più controlli di vario genere, può prevedere un prezzo finale tra gli 80 e i 200 euro. Molto dipende dalle condizioni del veicolo, così come dal modello e dalla cilindrata.

Per quanto riguarda le moto, invece, occorre sottolineare come i modelli sportivi prevedano dei tempi minori tra un tagliando e l’altro. È a questa tipologia qui che fa riferimento il limite di km di 4-5mila. Nel caso degli scooter, a seconda delle tipologie, si può arrivare anche a un massimo di 15mila km percorsi prima del nuovo check-up. I costi si aggirano intorno ai 200 euro, circa. A seconda del modello è possibile spendere un po’ meno, attestandosi intorno ai 150 euro, circa. Il modello può però determinare anche un rialzo del prezzo, toccando quota 250 euro. Questo è il ventaglio di cui tener conto.

Tagliando della moto fai da te

Effettuare il tagliando della moto non è qualcosa che la legge italiana impone. Non si tratta di una scadenza posta sul libretto del proprio veicolo. Si tratta di un processo necessario per sé, per la propria incolumità. Tutto ciò impedisce, infatti, pericoli maggiori in fase di guida. Affrontare i rischi della strada è un brivido bastevole. Perché farlo con una moto non al meglio?

Sfruttare molto la propria moto nel corso dell’anno comporta spese maggiori in termini di gestione. C’è dunque chi preferisce limitare le uscite economiche operando il check-up da sé. Tutto ciò che occorre sono gli strumenti adatti, i prodotti del caso e un bel po’ di capacità manuale. In assenza di spirito pratico, si consiglia di affidarla per un giorno al proprio meccanico e non incappare in problematiche autoinflitte.

Il primo passo è quello di controllare lo stato delle gomme della moto. Rilevarne il consumo è fondamentale, così da sapere quanto sia vicino il momento della sostituzione. Si può passare poi al check della pressione, che va fatto una volta alla settimana, in caso di uso frequente della moto. Gli indicatori per la giusta pressione sono riportati sul libretto di manutenzione. Si consiglia di operare il gonfiamento a casa, con la moto ferma e, dunque, gli pneumatici freddi.

Il secondo step è rappresentato dall’impianto d’illuminazione:

  • luci di posizione
  • abbaglianti
  • anabbaglianti
  • frecce
  • freni

Un rapido controllo consentirà di individuare le lampadine che è necessario sostituire o, non è da escludere, eventuali problematiche legate all’impianto. Si può dunque procedere con il cambio dell’olio. Si consiglia di effettuare un breve giro in moto, così da scaldare e fluidificare l’olio. In questo modo la sua fuoriuscita è molto più semplice.

Fatto questo, si può rimuovere il tappo che si trova al di sotto del motore, raccogliendo l’olio all’interno di una bacinella. Completato questo step, si dovrà svitare il filtro, posto nella parte posteriore del motore. Si dovrà sostituirlo con uno nuovo, da bagnare prima con l’olio, così da farlo aderire alla guarnizione. Si potrà, poi, riavvitare il tappo e riempire nuovamente il tutto con dell’olio nuovo.

Sguardo particolare rivolto alla candela, soprattutto nel caso in cui la moto sia rimasta ferma a lungo, ovvero durante tutto il periodo invernale. La prima accensione è fondamentale in tal senso. Se la moto parte a singhiozzo, per così dire, è un chiaro segnale che la candela debba essere sostituita. Prima di comprarne un’altra, è possibile smontare la propria, ripulirla e testarla nuovamente.

Da ripulire il filtro dell’aria della moto. Non si dovrà far altro che smontarlo e ripulirlo con spruzzi d’aria compressa. Tale procedimento ha una grande importanza, soprattutto nel periodo estivo. Quando le giornate risultano essere particolarmente calde, infatti, un filtro otturato può compromettere la salute della moto. Questa è un’operazione che molto spesso viene tralasciata, applicandosi maggiormente su step come il cambio dell’olio. Cimentarsi però in lunghi viaggi estivi senza essersi presi cura del filtro è un grave errore.

L’ultimo step consiste nell’accurato controllo delle pastiglie dei freni. Questo è uno degli elementi basici della propria moto. Dovrebbero essere sempre al meglio, considerando i rischi generati da tempi di frenata allungati, soprattutto nel centro cittadino. La loro usura dev’essere costantemente monitorata, come nel caso della pressione delle gomme. Il tagliando fai da te rappresenta un controllo extra nell’arco dell’anno, di certo non il solo effettuato su questo elemento. Sempre meglio ricorrere alla sostituzione immediata, in caso di usura, evitando di attendere “tempi migliori”, economicamente parlando. Se tale intervento non fosse possibile, è preferibile lasciare la moto a riposo, per la propria sicurezza e quella degli altri. Tutto ciò permette di risparmiare i soldi previsti per la manodopera e, una volta completato il processo la prima volta, in seguito risulterà sempre più facile.