Stop alle microcar nei parcheggi per le due ruote

Presto si aprirà la stagione delle "multe selvagge" ai possessori di microcar che posteggeranno i propri mezzi nei posti per i due ruote: c'è la sentenza

Foto di Virgilio Motori

Virgilio Motori

Redazione

Virgilio Motori, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dei Motori: il sito di riferimento del settore che racconta ogni giorno il mondo delle 2 e 4 ruote.

Noi italiani, si sa, siamo un popolo che di creatività in materia di parcheggi ne sa molto. In giro per le città, infatti, capita spesso di trovare auto, scooter e ogni tipo di mezzo posteggiato nella maniera più fantasiosa possibile, dalla doppia fila al parcheggio sul marciapiede, ma anche tanti altri modi. Quella del parcheggio, insomma, è una vera e propria arte che però, nella maggior parte dei casi, ha bisogno di tanta pazienza.

Note di colore a parte, per cercare parcheggio capita spesso che gli automobilisti passino più tempo in auto rispetto al percorso di viaggio iniziale. Perdere la pazienza è facile, ecco perché molti sono gli italiani che hanno deciso di puntare sulle microcar, o minicar, per trovare più facilmente posteggio. Eppure, proprio quando sembrava essere stata trovata la soluzione, arriva una brutta notizia dalla Cassazione.

Stop al parcheggio selvaggio, no alle microcar in questi posti

Una recente sentenza della Cassazione, infatti, è destinata a ridimensionare il vantaggio principe di queste mini auto. I giudici della Suprema Corte, infatti, hanno deliberato contro una società che nel 2015 si era opposta a una multa elevata comminata a una microcar parcheggiata negli spazi riservati ai motocicli. Queste zone, come sottolineato, spettano infatti a moto e scooter e le minicar non sono assimilabili in nessun caso a motocicli, ma avendo quattro ruote sono e restano a tutti gli effetti dei quadricicli. Anche nel caso il mezzo presenti la stessa cilindrata di uno scooter.

La sentenza, che farà giurisprudenza, ha visto coinvolta la società Rappresentanze Ferrari Federico e Andrea s.r.l., che nel 2015 ha fatto ricorso contro una multa giudicata troppo onerosa comminata dalla polizia locale in via Fabio Massimo, in zona Prati. Gli agenti, in quel caso, inoltrarono la sanzione ai danni di una microcar 40 posteggiata nei parcheggi riservati ai motorini. Di fronte al giudice di pace, la società ha sostenuto l’illegittimità del verbale, adducendo che la sosta si sarebbe dovuta considerare consentita in quanto “il veicolo oggetto di accertamento era qualificabile come un quadriciclo leggero assimilato“.

Nel corso degli anni, tra ricorsi e battaglie, il Tribunale di Roma ha confermato la validità della multa e nonostante la società abbia più volte tentato di equiparare le microcar ai motocicli, dalla Cassazione è arrivata la parola fine in quanto “nel caso delle microcar posteggiate negli spazi adibiti alla sosta per i ciclomotori (ovviamente più stretti), deve ritenersi che la loro sosta è stata illegittimamente effettuata”.

I rischi e le multe

E quindi? La Cassazione con la sua sentenza ha condannato la società a pagare le spese del giudizio d’appello, pari a 370 euro. La conseguenza più “nefasta” per molti è che però la sentenza è destinata a fare giurisprudenza e ad aprire una stagione di “multe selvagge”.

L’articolo 52 del Codice della Strada stabilisce che i ciclomotori sono veicoli a motore a due o tre ruote aventi motore di cilindrata non superiore a 50 cc e capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 km/h”. Tutti gli altri mezzi non possono essere posteggiati nelle zone adibite al parcheggio delle due e tre ruote. I possessori di minicar sono avvisati, pena una multa salata.