Come conseguire la patente B: requisiti, esami e quanto costa

Scopri come ottenere la patente B, qual è l'età per poterla conseguire e quali veicoli è possibile guidare: tutto quello che bisogna sapere a riguardo

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Per guidare un’auto è necessario conseguire la patente B, l’abilitazione di guida più comune con la quale condurre autoveicoli fino a 3,5 tonnellate e alcune tipologie di motoveicoli e macchine agrivole. Il documento si può ottenere rivolgendosi a un’autoscuola, oppure come privatista presso la Motorizzazione Civile, superando in entrambi in casi un esame di teoria e una prova pratica di guida. Ecco come prendere la patente B, a quale età è possibile iscriversi e che tipo di veicoli si possono guidare con questa abilitazione.

L’età minima per ottenerla

La patente di categoria B è un documento di guida che permette di condurre una serie di autoveicoli e ciclomotori, esclusi i mezzi pesanti e i motocicli. Per fare la patente B l’età minima è 18 anni, quindi tutte le persone maggiorenni possono iscriversi alla scuola guida o alla Motorizzazione e sostenere gli esami. Non esiste invece un’età massima, come avviene per altre abilitazioni di guida, ma la durata del rinnovo si riduce progressivamente a partire dai 50 anni d’età.

Patente B: cosa posso guidare?

La patente B permette di guidare:

  • motoveicoli (tricicli, quadricicli e motocicli, questi ultimi solo fino a 125 cm3 e 11 kW, ma solo in Italia)
  • autoveicoli per il trasporto di persone e di cose (anche autocarri e autocaravan) con massimo di 9 posti totali compreso il conducente, e aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero (fino a 750 kg); è possibile anche trainare rimorchi non leggeri, non più pesanti della motrice (che non eccedano la massa a vuoto della motrice) e il complesso non deve superare la massa di 3,5 tonnellate;
  • macchine agricole, anche eccezionali;
  • macchine operatrici, ma non eccezionali;
  • mezzi per servizio di emergenza, con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate;
  • per titolari di patente B da almeno 2 anni: veicoli isolati senza rimorchio per trasporto merci fino a 4250 kg, ma solo se alimentati con combustibili alternativi (idrogeno, gnc, gpl, elettrici…) e solo se l’eccesso di massa è dovuto al peso delle sole batterie o serbatoi alternativi (e non all’aumento della capacità di carico).

Che moto posso guidare?

La patente B non autorizza soltanto alla guida di autoveicoli, con questo documento si è abilitati anche alla guida di alcuni veicoli a due ruote. In particolare, l’abilitazione permette di condurre motocicli con una cilindrata fino a 125 cc, dotati di una potenza fino a 11 kW e un rapporto peso/potenza non oltre 0,1 kW/kg. È possibile inoltre guidare tricicli con potenza fino a 15 kW, tuttavia soltanto a partire dai 21 anni d’età. Queste autorizzazioni valgono soltanto per la circolazione stradale in Italia, mentre non sono valide all’estero.

Come conseguire la patente B

Una volta compiuti 18 anni d’età è possibile fare domanda per iscriversi a un’autoscuola per seguire il corso oppure studiare da soli per poi prenotarsi per fare l’esame di teoria, il primo passo per prendere l’abilitazione di guida di categoria B. Successivamente bisogna sostenere anche un esame di guida, con la possibilità di fare pratica con un guidatore esperto attraverso il rilascio del foglio rosa. Chi già possiede la patente A, A1, A2 o B1, invece, può saltare l’esame teorico e realizzare solo la prova pratica di guida.

Per conseguire la patente B è possibile rivolgersi alla Motorizzazione Civile. In questo caso bisogna occuparsi da soli delle pratiche burocratiche, dal pagamento dei bollettini prestampati all’ottenimento di un certificato medico idoneo, inoltre è necessario studiare per conto proprio per prepararsi alle prova di teoria. Tuttavia, questa modalità consente di risparmiare sul costo della patente B, pagando soltanto i costi fissi e le spese obbligatorie.

In alternativa è possibile fare domanda per la patente B presso un’autoscuola, una soluzione più comoda e pratica ma che comporta allo stesso tempo dei costi superiori rispetto alla patente da privatista presso la Motorizzazione. L’autoscuola, però, mette a disposizione apposite lezioni per la preparazione al test di teoria, in più si occupa di tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici necessari, consentendo di risparmiare tempo e usufruire di orari più flessibili.

Come funziona l’esame di teoria

Dopo avere effettuato l’iscrizione per la patente B e una volta pronti, è necessario sostenere l’esame di teoria, con la possibilità – in caso di bocciatura al primo tentativo – di ripetere la prova teorica una seconda volta. In questa circostanza bisogna però rispettare il tempo massimo di 6 mesi, quindi i due tentativi devono essere realizzati entro 6 mesi dalla presentazione della domanda. In caso contrario, oppure in seguito a una doppia bocciatura, è necessario rifare l’iscrizione e pagare nuovamente.

Come stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dal 20 dicembre 2021 la prova di teoria non prevede più 40 domande a risposta multipla, ma 30 con opzione di vero e falso. Ogni candidato ha a disposizione 30 minuti. Le risposte non date vengono considerate errate. La prova è superata se il numero delle risposte errate è al massimo pari a quattro, il quinto errore determina l’esito negativo dell’esame e quindi il candidato è bocciato.

Una volta che l’ultima persona tra quelle in aula ha completato la prova o quando è trascorso il tempo massimo per la compilazione del quiz, l’esaminatore – dopo aver dichiarato conclusa la prova d’esame – convalida il verbale della sessione con la sua firma digitale. L’esito dell’esame viene stampato ed esposto all’esterno dell’aula d’esame per tutti i candidati.

La prova teorica per il conseguimento della patente B viene realizzata al PC, tramite apposite postazioni e schermi touchscreen che consentono di analizzare il quesito e selezionare se l’affermazione è vera o falsa. Durante la prova non si possono consultare appunti e testi, è vietato comunicare con altri candidati e utilizzare altri dispositivi elettronici. I quiz vertono su una serie di tematiche basate sul database ministeriale, con una serie di argomenti obbligatori tra i quali:

  • segnaletica stradale orizzontale e verticale;
  • norme sui sorpassi;
  • limiti di velocità;
  • distanze di sicurezza;
  • sistema delle precedenze;
  • cinture e altri dispositivi di sicurezza;
  • comportamenti di prevenzione e dopo un incidente;
  • funzionamento del veicolo;
  • spie dell’auto e altri simboli;
  • informazioni sulle patenti di guida;
  • comportamenti virtuosi per il rispetto dell’ambiente e la riduzione dei consumi.

L’esame pratico di guida per la patente B

Il superamento dell’esame di teoria consente di ottenere il foglio rosa, un documento con la durata di 12 mesi con il quale è possibile guidare in strade pubbliche. In questo caso il candidato con foglia rosa può fare le prove di guida con un istruttore abilitato a bordo di un veicolo con doppi comandi, oppure fare pratica usando un’autovettura privata, purché venga applicata la lettera P di principianti sul veicolo e il passeggero che segue il candidato al volante con foglio rosa sia in possesso della patente B da almeno 10 anni e non abbia un’età anagrafica superiore a 65 anni.

A partire da un mese dopo il superamento della prova di teoria, è possibile sostenere l’esame pratico di guida fino a 3 volte in 11 mesi, tuttavia bisogna realizzare almeno 6 ore di guida con un istruttore autorizzato. La prova pratica dura almeno 25 minuti, durante i quali bisogna seguire le indicazioni dell’esaminatore ed effettuare tutte le manovre richieste. Si tratta in genere di partenze in salita, parcheggi, guida in retromarcia, sorpassi e precedenze presso gli incroci, operazioni per le quali viene valutata l’esecuzione, il comportamento alla guida e il rispetto delle norme del Codice della Strada. Durante l’esame di guida è essenziale prestare attenzione a una serie di aspetti, per superare la prova e ottenere la patente B:

  • rispettare i limiti di velocità;
  • guidare con sicurezza, ma senza esagerare;
  • utilizzare correttamente gli indicatori di direzione;
  • usare bene la frizione ed evitare che l’auto si spenga;
  • tenere sempre le due mani sul volante;
  • cambiare le marce nel momento giusto.

I documenti per la patente B in autoscuola e Motorizzazione

La presentazione della domanda per la patente B richiede alcuni documenti obbligatori, i quali in caso di patente da privatista presso la Motorizzazione Civile vanno presentati per conto proprio, mentre rivolgendosi a un’autoscuola basta seguire le indicazioni fornite dal personale. In generale, la documentazione per la patente di categoria B alla Motorizzazione è la seguente:

  • modulo TT 212 compilato (il modello è scaricabile online sul Portale dell’Automobilista o reperibile presso gli uffici della Motorizzazione);
  • ricevuta di pagamento di Bolli da 16 euro – Esame di teoria conseguimento patente di guida;
  • ricevuta di pagamento di bollettino PagoPA tariffa N067-Diritti da 26,40 euro;
  • originale e fotocopia di un documento d’identità valido e del codice fiscale o della tessera sanitaria;
  • fotocopia del certificato medico di idoneità psicofisica realizzato non oltre 3 mesi prima.

Prima della prova pratica di guida, che deve essere prenotata presso la Motorizzazione (o ci pensa l’autoscuola) bisogna presentare:

  • la ricevuta di pagamento di un bollettino N019-Bolli da 16,00 euro – Esame di pratica conseguimento patente di guida;
  • attestato di frequenza a un corso, di almeno 6 ore, di esercitazioni obbligatorie di guida presso un’autoscuola con istruttore abilitato.

Presso un’autoscuola l’iter burocratico è più semplice, infatti basta fornire 3 fototessere e il certificato medico, avendo con sé il proprio documento d’identità e il codice fiscale. In seguito, bisogna soltanto sottoporsi alla visita medica in scuola guida, mentre i vari versamenti suddetti vengono effettuati direttamente dal personale della scuola.

Quanto costa?

Il prezzo della patente B da privatista è di circa 400 euro, bisogna pagare solo i bollettini prestampati obbligatori, il certificato medico e le 6 ore di guida necessarie per la prenotazione dell’esame di guida. La patente B in autoscuola è ovviamente più costosa, infatti bisogna considerare all’incirca un prezzo di 1.000 euro, tuttavia è possibile risparmiare tempo e usufruire di un supporto utile per la preparazione all’esame di teoria.

Quanto dura quando rinnovarla

La durata della patente B è di 10 anni, al termine dei quali bisogna procedere con il rinnovo. Ciò vale fino al compimento dei 50 anni d’età, infatti successivamente è necessario rinnovare il documento di guida ogni 5 anni fino ai 70 anni d’età. In seguito, fino a 80 anni d’età bisogna rinnovare la patente ogni 3 anni, mentre gli ultraottantenni devono rinnovarla ogni 2 anni.