Dopo anni e anni di tagli ai fondi delle Forze dell’Ordine, mancanza di soldi per il carburante e stipendi bloccati si iniziano a vedere spiragli di rinascita, almeno sotto l’aspetto della sicurezza.
Non saranno più le lente e vecchie pantere dei Carabinieri ad inseguire i furfanti.
Fiat Punto, Panda, Tipo e tanti altri mezzi, alcuni con oltre venti anni di attività sulle spalle e sulle ruote, verranno sostituiti dalla nuova Seat Leon.
Automobile di ultimissima generazione, motore 2.0 TDI da 150 CV, molto sicura e all’insegna del risparmio nei consumi.
I Carabinieri dunque, viaggeranno su un auto non italiana, dato che Seat fa parte del gruppo automobilistico tedesco Volswagen. A fine 2014 infatti, il Ministero dell’Interno indisse un concorso che si concluse con la vittoria della Leon, sbaragliando il gruppo portabandiera Fiat.
Inoltre, alla gara d’appalto hanno partecipato anche altri 6 costruttori europei.
Durante l’estate scorsa sono stati consegnati i primi cento esemplari di pantere marchiate Seat.
Nei mesi seguenti, fino a nuovo anno, si aggiungeranno le ulteriori 475 Leon già commissionate.
La commessa totale prevede circa 2.000 Leon in tre anni.
L’Arma dei Carabinieri ha dichiarato di aver trovato in Seat un ottimo fornitore, soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo.
Il costo di ogni Seat Leon è di circa 43.000€.
La preparazione e l’allestimento interno ed esterno delle nuove auto dei Carabinieri è curato da un’azienda di Chivasso, in provincia di Torino. La Nuova Carrozzeria Torinese è una società che collabora con l’Arma dei Carabinieri dal 2003, trasformando ed equipaggiando la gran parte delle loro vetture.
Si è presentato un intoppo, verso fine settembre 2015, a causa dello scandalo Volkswagen.
Resta ora da capire se anche i modelli forniti alle Forze dell’Ordine montano il motore incriminato.
Nel caso, il gruppo di Wolfsburg sarebbe costretto a richiamare anche le automobili dei Carabinieri, causando non pochi problemi, soprattutto perchè verrebbero privati anche di quei mezzi che sono già operativi da questa estate.
In conclusione, problemi di emissioni a parte, si avrà finalmente un importante rinnovamento del parco auto con evidenti vantaggi sulla sicurezza e, speriamo, anche sull’ambiente.
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