Come evitare l’aquaplaning in caso di pioggia

In questi giorni alcune regioni d’Italia sono messe in ginocchio a causa del maltempo, come bisogna guidare in questi casi

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

La pioggia ha tardato ad arrivare, per mesi il nostro Paese ha sofferto a causa della siccità, e maggio si è aperto invece con continui rovesci, che ancora non accennano a smettere, soprattutto in alcune zone d’Italia.

La più preoccupante ad oggi è la situazione dell’Emilia Romagna, purtroppo sommersa dalle acque, con disagi molto forti e gravi, feriti e morti a causa dell’alluvione, di smottamenti e frane, viabilità in tilt, città intere sommerse dall’acqua dei fiumi usciti dai loro argini e da valanghe di fango. Speriamo tanto che la situazione migliori nelle prossime ore, e intanto proviamo a dare qualche consiglio utile a chi fortunatamente vive oggi in altre zone, colpite comunque dal maltempo, ma non in queste gravi condizioni di disagio.

C’è una cosa importantissima da sapere per chi ogni giorno prende in mano la sua auto e affronta la pioggia e le strade bagnate: il rischio di aquaplaning e le strategie per evitare questo fenomeno ed eventuali sinistri che ne conseguono.

Cos’è l’aquaplaning

Parliamo di un fenomeno di galleggiamento che un veicolo può subire quando slitta sul fondo stradale bagnato. Motivo per cui, a partire dalle lezioni a scuola guida, si raccomanda di moderare la velocità di percorrenza quando si guida su strade umide o bagnate, e di usare il massimo della prudenza. L’aquaplaning è molto pericoloso, l’auto infatti perde completamente l’aderenza e la direzionalità.

Come si verifica

L’aquaplaning si verifica quando gli pneumatici dell’auto perdono aderenza sull’asfalto bagnato, a causa della presenza di acqua, durante o subito dopo la pioggia. Il fenomeno causa lo slittamento del veicolo, e può essere davvero molto pericoloso. È bene fare attenzione, perché si può verificare anche solo in presenza di fondo stradale semplicemente umido e non per forza “allagato”.

Come evitare l’aquaplaning

La prima cosa da fare è senza dubbio diminuire la velocità, in modo da ridurre anche il rischio e aumentare la possibilità di decelerare in tempo, in caso di pericolo.

Altri fattori che possono influenzare il fenomeno dell’aquaplaning:

  • le gomme devono essere in buone condizioni e non eccessivamente consumate, per un’ottima capacità di deflusso dell’acqua e un minor rischio di slittamento;
  • gli ammortizzatori devono essere efficienti, per evitare il galleggiamento del veicolo;
  • le condizioni dell’asfalto, l’aquaplaning infatti è un fenomeno molto diffuso quando piove, ma tutto dipende dalle capacità della strada di drenaggio dell’acqua.

Nella guida di tutti i giorni può comunque succedere di trovare strati d’acqua su strada molto profondi, è impossibile capire la profondità di una pozzanghera, ma è necessario prestare maggiore attenzione se ci sono buche, curve mal profilate e tratti di terreno dissestato, perché sono tutte caratteristiche che favoriscono la formazione d’acqua.

Cosa fare in caso di aquaplaning

Nel caso in cui si verifichi il fenomeno dell’aquaplaning nonostante tutti i buoni accorgimenti del caso, bisogna cercare di mantenere la calma. Quindi è bene evitare di fare movimenti bruschi con il volante ed è necessario invece tenere il piede sull’acceleratore, senza mai frenare.

Seguendo questi consigli non perderete completamente il controllo della macchina. Anzi, quando il veicolo riprende aderenza, evitare movimenti bruschi riduce il rischio di disagi e incidenti.

Il momento più pericoloso, in cui bisogna fare maggiore attenzione, è quello di uscita dall’aquaplaning: il conducente dovrebbe tenere una guida calma e delicata. Ricordiamo infatti che la reazione violenta del conducente del veicolo al fenomeno dell’aquaplaning, più del fenomeno stesso, è una delle maggiori cause degli incidenti sul bagnato.