Della crisi del mercato auto italiano ne abbiamo parlato parecchio lo scorso anno, purtroppo. Un 2020 segnato dalla pandemia di Coronavirus, che senza dubbio ha fatto soffrire l’intera economia del Paese e che ha fatto toccare numeri da brivido alle vendite del comparto automotive.
Sappiamo benissimo quanto siano calate le immatricolazioni e quanto sia stato difficile andare avanti, in un anno in cui si è arrivati a toccare i minimi storici per quanto riguarda la vendita di veicoli. Gli incentivi proposti dal Governo hanno sicuramente dato una spinta al mercato auto, eppure non sono bastati. Se infatti abbiamo iniziato a vedere dei piccoli spiragli di luce la scorsa estate, poi la situazione è precipitata nuovamente. Serve del tempo, ormai non c’è più dubbio. Ed è molto chiaro anche dai dati che riguardano il mese di gennaio 2021 e che evidenziano una partenza in salita.
Il clima di incertezza e la pandemia pesano ancora parecchio, oggi si aggiunge anche la crisi di governo. Le immatricolazioni auto in Italia a gennaio sono state 134.001 in tutto, il 14% in meno rispetto allo stesso mese del 2020, che già non era partito col piede giusto. Il Centro Studi Promotor spiega che la flessione, senza i due giorni lavorativi in meno, sarebbe stata più contenuta, pari al 4,97%,
L’Unrae prevede la vendita di 1.550.000 auto in tutto nel 2021, cifra comunque lontanissima dai livelli registrati nel 2019 (-19%). Tutte le associazioni di settore chiedono un rifinanziamento degli incentivi, che in effetti stanno andando a ruba, lo abbiamo visto proprio poche ore fa.
Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia, dichiara: “Il mese d’apertura del 2021 parte svantaggiato a causa di due giorni lavorativi in meno rispetto a gennaio 2020. Anche i primi giorni del mese, con l’ultima parte delle festività in zona rossa, possono aver indotto i consumatori a rimandare gli acquisti, nonostante la piena attività dei concessionari, mentre la crisi di Governo ancora in corso ha aggiunto un ulteriore fattore di incertezza in un momento storico già particolarmente difficile”.
Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, sottolinea come i nuovi incentivi, operativi dal 18 gennaio scorso, abbiano dato un grande aiuto alle vendite del primo mese del 2021, che altrimenti sarebbe stato catastrofico. Come sottolinea il presidente di Unrae Michele Crisci ovviamente tutti “i programmi del Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresentano un’occasione storica per l’Italia, fondamentali per il decollo della mobilità verde e il rilancio del settore automotive”.