Come lavare esterni e interni del camper

Scopri come eseguire il lavaggio del proprio camper facendo pulizia all'interno e all'esterno

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Redazione

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Per mantenere il camper in perfetto stato è fondamentale lavarlo regolarmente, eseguendo interventi accurati di pulizia degli esterni e degli interni. Ovviamente, chi può tenere il veicolo al coperto può ridurre la frequenza degli interventi, mentre chi lascia il mezzo all’aperto deve prestare maggiore attenzione, soprattutto alla carrozzeria e alla struttura della cellula abitativa. Vediamo come eseguire un lavaggio del camper impeccabile, per garantire la massima qualità indoor e preservare il veicolo dalla sporcizia e dagli agenti atmosferici.

Come fare il lavaggio esterno del camper

La pulizia del camper inizia con il lavaggio esterno del veicolo, per proteggere la carrozzeria e rimuovere lo sporco accumulato. In questo caso esistono due soluzioni tra scegliere, lavare il camper con l’idropulitrice oppure farlo a mano usando spugne in microfibra, attrezzi adeguati e tanto olio di gomito. L’idropulitrice è un macchinario potente che consente di semplificare il lavoro. Tuttavia, bisogna fare attenzione perché un getto d’acqua con una pressione elevata potrebbe rovinare i rivestimenti del camper, per questo motivo viene spesso sconsigliata dai camperisti più esperti.

Ovviamente, è possibile regolare con precisione la forza del flusso d’acqua, affinché non sia troppo potente quando si colpisce la struttura del mezzo, rispettando sempre le indicazioni sulla distanza minima consigliata da mantenere. Pulire il camper a mano è senz’altro un’opzione meno invasiva e più sicura, basta sistemarsi in un luogo adeguato, avere spugne, panni e recipienti, una scala per raggiungere il tetto e un’asta telescopica, oppure uno spazzolone con prolunga, per facilitare il lavaggio dei punti più difficili da raggiungere.

Per quanto riguarda i prodotti per la pulizia del camper all’esterno, è opportuno usare shampoo specifici per la carrozzeria, saponi neutri o detergenti non aggressivi e possibilmente abbastanza densi. Nel dettaglio, i prodotti devono essere adatti al tipo di materiale della struttura, di norma realizzata in vetroresina. Inoltre, devono essere compatibili con gli altri elementi della carrozzeria, tra cui inserti in acciaio o alluminio. Oggi si possono trovare in commercio anche detergenti biodegradabili, una soluzione più ecologica e rispettosa dell’ambiente, oppure shampoo con cera per chi desidera vedere l’esterno del camper pulito e brillante.

Come lavare la parte inferiore del camper

Oltre alla carrozzeria e alla struttura della zona abitativa, è importante pulire il camper anche nella parte inferiore del veicolo, dove si possono depositare detriti e residui che a lungo andare rovinano il mezzo e lo appesantiscono. In questo caso conviene lavare il camper con l’idropulitrice, in quanto si tratta di una soluzione più efficace per il sottoscocca, poiché il getto ad alta pressione consente di rimuovere la sporcizia accumulata difficile da eliminare con altri metodi. Ad ogni modo, bisogna fare attenzione alle griglie, alle ruote e ai profili.

Come pulire il camper all’interno

La parte più difficile è la pulizia interna del camper, in quanto sono presenti accessori, elettrodomestici, dispositivi e rivestimenti che richiedono cure precise e l’utilizzo di prodotti specifici. Innanzitutto bisogna organizzare la cellula abitativa, mettendo tutto in ordine per pulire questa zona in modo agevole e senza perdere troppo tempo. Alcuni apparecchi e arredi conviene pulirli separatamente, portandoli fuori dal veicolo per ridurre gli ingombri interni ed evitare che possano danneggiarsi, come i cuscini e le griglie del piano cottura.

Dopodiché, è necessario togliere tutta la polvere e i residui di sporcizia, passando l’aspirapolvere per terra e usando un aspirabriciole portatile per gli arredi e la tappezzeria. In seguito bisogna utilizzare un panno morbido in microfibra per la pulizia di tutti i rivestimenti, adoperando prodotti diversi per ogni tipo di materiale, come detergenti per il legno, la vetroresina, i vetri e le superfici metalliche. I prodotti possono essere quelli classici usati per l’igiene della casa, altrimenti si possono preparare detergenti fai da te con acqua e aceto bianco, ideale per togliere aloni e igienizzare anche i dispositivi elettronici come il televisore.

L’aceto è una sostanza adatta anche per pulire il bagno del camper, da risciacquare sempre con acqua tiepida dopo il passaggio iniziale. In alternativa, si possono impiegare detergenti igienizzanti, sgrassanti o brillantanti, utilizzando spray anticalcare per i sanitari e il lavandino per rimuovere eventuali incrostazioni. Anche gli elettrodomestici richiedono cure particolari, adoperando una miscela di acqua e aceto oppure appositi prodotti disinfettanti, per pulire in maniera efficace gli interni del frigo e del forno.

Se l’intervento si effettua prima del periodo di inattività, ad esempio preparando il veicolo prima che rimanga fermo alcuni mesi durante la stagione invernale, bisogna eseguire alcune operazioni aggiuntive. Ad esempio, è importante effettuare la pulizia del bruciatore del frigo del camper, cambiandolo se risulta usurato oppure pulendolo con della carta vetrata e un’apposita sonda. Inoltre, per evitare la formazione di muffe e cattivi odori è opportuno lasciare il frigo aperto, oppure mettere all’interno un dispositivo per assorbire gli odori.

Come pulire la tappezzeria del camper

La pulizia della tappezzeria e dei rivestimenti del camper è una delle ultime operazioni da effettuare, per tirare a lucido la cellula abitativa e garantire la salute degli occupanti. Per pulire cuscini e materassi si possono sfoderare i tessuti e lavarli in lavatrice, usando possibilmente il lavaggio a secco per non rovinare questi elementi. Altrimenti è possibile intervenire con un vaporizzatore, per disinfettare e igienizzare gli arredi velocizzando l’operazione di pulizia ed eliminando la maggior parte di virus e batteri.

Il lavaggio di scarichi e serbatoi

Il lavaggio del camper non è completo se non si puliscono anche gli scarichi delle acque reflue e i serbatoi, un’operazione senza dubbio poco gradevole ma indispensabile. Innanzitutto bisogna igienizzare il contenitore delle acque chiare, ovvero quelle che si utilizzano nel lavandino del bagno e della cucina, svuotando e igienizzando il serbatoio con prodotti non tossici. Lo stesso va fatto con i contenitori per gli scarichi delle acque grigie dei lavandini e della doccia, compresi quelli delle acque nere per wc.

I camper sono equipaggiati con bagni chimici, con una cassetta per la raccolta degli scarichi posizionata in genere al di sotto del sanitario. Questo contenitore si può estrarre per svuotarlo in modo corretto, dopodiché bisogna igienizzare la cassetta prima di rimetterla al suo posto. Per farlo si possono utilizzare prodotti specifici, in grado di uccidere microbi e batteri in modo efficace. Quindi, non resta che lavare il recipiente con un detergente antibatterico, risciacquarlo con abbondante acqua e aspettare che sia asciutto prima di installarlo di nuovo nel wc chimico.

Lavaggio camper: si può fare in casa?

Lavare il camper da soli permette di risparmiare rispetto al costo da sostenere per portare il mezzo presso un autolavaggio, tuttavia bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti. L’utilizzo di detergenti, infatti, oltre alla rimozione di sporcizia e altre particelle depositate sulla carrozzeria del veicolo, inquadrano l’acqua reflua del lavaggio come un rifiuto pericoloso. Per questo motivo, le normative di legge prevedono il filtraggio e lo smaltimento corretto attraverso le fognature.

I centri specializzati sono dotati di impianti di gestione delle acque reflue a norma, per evitare l’inquinamento ambientale e la contaminazione del suolo, mentre in casa diventa tutto più difficile. La legge consente di lavare il camper sul suolo privato, purché l’acqua non finisca in strada e venga smaltita all’interno della proprietà privata in modo opportuno. Inoltre, gli scarichi del lavaggio non devono essere dispersi nel terreno, per non inquinare il terreno e dunque anche la falda.

Al contrario, di solito non è possibile lavare il camper nelle aree condominiali, come il cortile dello stabile, a meno che sia espressamente consentito dal regolamento del condominio e la zona sia attrezzata per non contaminare il suolo. Invece, il lavaggio del camper in strada è vietato in qualsiasi situazione, in quanto oltre al problema dell’inquinamento a causa delle acque reflue c’è anche una questione di sicurezza, poiché l’acqua dispersa in strada potrebbe mettere a rischio l’incolumità degli automobilisti. In questo caso si rischia di violare l’articolo 15 del Codice della Strada, il quale prevede una multa fino a 422 euro per chi sporca il suolo pubblico.

Quanto costa lavare il camper in un centro specializzato

Il modo migliore per non correre rischi, ottenendo un lavaggio perfetto per camper, è rivolgersi a un centro specializzato. Il costo dipende dalle dimensioni del veicolo, con prezzi più bassi per i furgoni camperizzati più compatti e tariffe più elevate per i motorhome più grandi. In media, il lavaggio esterno del camper può costare intorno ai 20-25 euro, importo variabile in base al tipo di intervento richiesto. Il lavaggio completo, invece, comprensivo anche degli interni prevede un costo medio di 40-50 euro.

Chi desidera una pulizia più efficiente può optare per l’igienizzazione del camper, un lavaggio che consente di eliminare in modo efficace anche virus, batteri e muffe, con prezzi che arrivano fino a 80-120 euro. Con un sovrapprezzo di circa 20-30 euro è possibile sottoporre il camper al trattamento igienizzante con l’ozono, molto apprezzato al giorno d’oggi per disinfettare la cellula abitativa. Spesso, gli autolavaggi professionali non indicano tariffe fisse per lavare il camper, per questo motivo è importante richiedere sempre dei preventivi gratuiti, per confrontare le varie proposte e scegliere l’opzione in grado di garantire il miglior rapporto qualità-prezzo.