Intestare un’auto a due persone: come fare

La pratica burocratica è semplice. Però ci possono essere guai a livello assicurativo

Sapevate che un’auto può avere due proprietari? Sì, c’è la possibilità di cointestare a più persone: nell’atto di vendita, devono essere richiamate le generalità complete degli acquirenti. Tutto qui, facile come bere un bicchier d’acqua. Tutto sarà, ovviamente, riportato nella carta di circolazione, quello che comunemente viene chiamato libretto.

Però attenzione, le conseguenze negative possono nascere in materia di Rc auto, la polizza obbligatoria della Reponsabilità civile. Tenete poi presente che la legge ha lasciato molti vuoti in materia, con le assicurazioni libere di interpretare le regole.

Infatti, se un soggetto è nella migliore classe di merito (la prima, la meno costosa), vende il veicolo intestato a se stesso e acquista un altro cointestato, rischia di perdere la prima classe (poche Compagnie consentono il mantenimento del prezzo migliore), finendo nella salatissima quattordicesima categoria: una batosta tariffaria. Invece, si può restare in prima classe di merito solo se il contestatario è sullo stato di famiglia di chi ha una classe inferiore alla quattordicesima.

Sono padre e figlio che intendono cointestarla? Per il preventivo della Rc auto, la Compagnia ha diritto a prende in considerazione la presenza del figlio, che è più a rischio incidente, e pagherà una tariffa più pesante.

Ricordate che se si rottama o vende l’auto cointestata, si può mantenere la classe di merito maturata sul veicolo su una nuova vettura intestata solo ad uno dei cointestatari lo da stabilito l’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni (ex Isvap). Però la classe può essere trasferita ad uno solo dei precedenti cointestatari, gli altri dovranno firmare un documento di rinuncia.

Un altro aspetto assicurativo riguarda la vendita di un veicolo cointestato: si mantiene la classe di merito solo se il nuovo mezzo presenta i medesimi cointestatari. Ognuno dei quali, se acquista un veicolo a proprio nome, usufruisce della classe maturata sulla macchina cointestata.

Da non trascurare un secondo problema: se uno dei due vorrà vendere il veicolo, occorreranno due firme. E in caso di decesso di uno dei cointestatari, il 50% della proprietà rimarrà al cointestatario superstite, mentre l’altro 50% potrebbe rientrare nell’asse ereditario del defunto ed ereditato da altre persone