Cos’è il filtro antiparticolato e come fare la manutenzione

È importante sapere come mantenere funzionale il filtro antiparticolato della propria automobile attraverso la rigenerazione periodica e la pulizia, perché svolge una funzione molto importante.

Il filtro antiparticolato è stato introdotto nel 2000 in Europa, a causa dell’elevato numero di automobili diesel prodotte in questo mercato. Si tratta di un dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico presente oggi su tutte le vetture diesel Euro 4 e successive.

Pur avendo la stessa funzione, cioè ridurre le emissioni di tutti i residui microscopici derivati dalla combustione del gasolio, vi sono due diverse tipologie: il FAP e il DPF. Spesso i due acronimi vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà ci sono delle differenze tra i due dispositivi.

Il DPF, Diesel Particulate Filter, è il filtro standard più comune mentre il FAP, Filtre à Particules è presente solo sulle auto del gruppo Peugeot-Citroen, ed è in grado di funzionare senza alcun additivo coadiuvante, al contrario del DPF che invece necessita di un additivo a base di cerina che abbassa la temperatura di rigenerazione.

La differenza principale sta nel fatto che il FAP genera meno contropressione dei gas di scarico, riducendo così la perdita di potenza del motore causata dalla presenza del filtro antiparticolato. Inoltre, senza l’ausilio di additivi, è possibile prolungare gli intervalli di manutenzione. Questi vantaggi vanno però a discapito dell’aspettativa di vita del FAP che, a causa delle temperature maggiori, è inferiore rispetto a quella del DPF.

Il DPF grazie alla cerina infatti riesce a funzionare in egual modo ma a temperature molto più basse, garantendo una maggior durata. Gli svantaggi sono rappresentati dalle prestazioni sicuramente minori del motore e dalla necessità di rabboccare periodicamente l’additivo.

Come per tutti i filtri, che svolgono una funzione fondamentale all’interno della propria automobile, è bene conoscerne il funzionamento e occuparsi della manutenzione periodica. La noncuranza potrebbe compromettere il motore.

All’interno del filtro antiparticolato è presente un elemento filtrante con canali e celle alveolari che trattengono il particolato in una camera di combustione, per poi eliminarle durante la fase di rigenerazione, che comporta la combustione delle particelle stesse. La rigenerazione, che dura 2-3 minuti, avviene in automatico in base alla quantità di particolato catturato dal filtro. Quando il filtro antiparticolato deve essere rigenerato, si accende la spia service. In quel caso è necessario guidare ad una velocità di almeno 60 km/h per 5 minuti, dopodiché la spia dovrebbe spegnersi. Si consiglia comunque di percorrere periodicamente dei tragitti lunghi, senza soste, per consentire l’aumento di temperatura necessario alla combustione e rigenerazione.

La pulizia periodica è fondamentale, si tratta di un filtro, quindi è normale che si intasi; i segnali del malfunzionamento possono essere cali di potenza dell’auto o aumento dei consumi. Puoi evitarli tenendo il filtro pulito. Come? Liberalo dai detriti utilizzando aria compressa, in un ambiente idoneo e pulito. Scaldalo in forno, posizionando la parte sporca verso il basso, per asciugare la fuliggine. Pulisci entrata e uscita con aria compressa e ripeti l’intera operazione una seconda volta per un risultato ottimale. Sul mercato trovi anche dei prodotti per la pulizia, che rimuovono sporco e incrostazioni.

Ad un certo punto occorrerà sostituire il filtro antiparticolato, perché dopo continue procedure di pulizia non ritorna più ad uno stato ottimale, anzi la sua usura progredisce più rapidamente. Nelle auto moderne si accende una spia che comunica la necessità di fare la sostituzione. In questo caso è bene provvedere immediatamente, per non arrecare possibili gravi danni al motore.

Per la sostituzione è fondamentale comprare il filtro prescritto dalla casa automobilistica, in modo che sia adatto alle caratteristiche del veicolo e svolga il suo compito in modo ottimale. La sostituzione è comunque abbastanza complicata, bisogna svitare e rimuovere molti altri componenti per accedere al filtro antiparticolato. Il consiglio è quello di valutare bene se conviene eseguirla senza rivolgersi ad un’officina: servono tempo, pazienza, abilità, conoscenze e anche i giusti attrezzi.