Come si consumano pneumatici invernali ed estivi?

Ci sono degli accorgimenti da tenere presente per evitare un'usura precoce dei propri pneumatici

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Redazione

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La profondità e lo stato del battistrada sono molto importanti e determinano la capacità di aderenza della gomma.

Viaggiare con pneumatici consumati aumenta il rischio di aquaplanning e foratura. Ad esempio, se prendiamo in considerazione uno pneumatico estivo liscio, le prestazioni sul bagnato saranno sensibilmente ridotte. Viaggiare con pneumatici, invernali o estivi, consumati è molto pericoloso perché aumenta il rischio di perdere il controllo del veicolo. Oltre a questo, c’è da considerare anche la legge.

La normativa europea prevede che la profondità minima del battistrada debba essere di 1.6 mm su tutta la circonferenza della gomma, nonostante l’aderenza sul bagnato si riduca molto prima del raggiungimento di questa soglia. Per questo motivo, su alcuni pneumatici sono indicate sia la soglia di diminuzione delle prestazioni sul bagnato, sia quella di usura minima consentita dalla legge. Oltre a questo, la differenza di usura tra due pneumatici dello stesso asse deve essere inferiore a 5 mm.

Non tutti sanno comunque quali sono i fattori che deteriorano e danneggiano le gomme, o quali precauzioni adottare per rendere gli pneumatici più duraturi e far sì che il loro utilizzo le consumi in maniera pressochè uniforme. I fattori di rischio per le gomme sono sicuramente l’eccessiva vecchiaia, l’alto chilometraggio e la scarsa manutenzione periodica. Ad esempio se le gomme non vengono mai invertite, mai equilibrate e gonfiate poco. Tutto ciò compromette la durata degli pneumatici e soprattutto la sicurezza sulla strada.

Sarebbe bene controllare la pressione delle gomme almeno una volta al mese, invertire gli pneumatici dall’anteriore al posteriore, mantenendo il lato destro e sinistro reciprocamente, dopo circa 10.000/15.000 km, equilibrarle periodicamente, perché un eccessivo squilibrio usura precocemente le gomme e le parti delle sospensioni.

Ci si accorge dei difetti degli pneumatici da alcuni disturbi alla guida, oltre che visibilmente. Ad esempio se la macchina vibra, soprattutto il volante, ad una certa velocità, vuol dire che c’è poca equilibratura. Se si nota un’usura maggiore su un lato della gomma, significa che la convergenza delle ruote non è a posto. Se sono usurate soprattutto all’esterno probabilmente la pressione delle gomme è troppo bassa, se al contrario l’usura maggiore è al centro allora la pressione di gonfiaggio è troppo alta.

Oltre ai disturbi alla guida, gli pneumatici che vengono scarsamente controllati possono comportare una serie di rischi anche a livello della sicurezza stradale e causare incidenti. Le gomme lisce sono spesso motivo di tamponamenti, perché slittano; gli squilibri delle ruote e la convergenza fuori posto affaticano il guidatore e, con il maggior attrito su strada, si avrà inoltre un consumo eccessivo di carburante.

Tutti gli pneumatici sono dotati di un indicatore di usura. Si tratta di un piccolo tassello di gomma sul fondo delle scanalature principali del battistrada. Questo permette di controllare approssimativamente il livello di usura in determinati punti del battistrada. Tuttavia gli pneumatici possono consumarsi anche in modo irregolare.

Ricapitolando, il consumo della gomma dipende dalle sue condizioni di utilizzo: carico, velocità, stato del manto stradale, stato del veicolo, stile di guida, ma soprattutto dalla qualità del contatto con il suolo. Per fare durare il più possibile i propri pneumatici è importante anche, ogni volta che si cambia lo pneumatico, sostituire anche la valvola, e infine invertire le quattro ruote, oltre che controllare periodicamente la pressione di gonfiaggio e l’equilibratura.