Sistema antinquinamento: cosa fare se si accende la spia

L'anomalia nel sistema antinquinamento è più comune di quanto si possa immaginare. Ecco cosa fare se si accende la spia di controllo e quanto costa

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Francesco Menna

Ingegnere Meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

La spia di controllo del sistema antinquinamento è un componente del sistema di monitoraggio e controllo delle emissioni presente nei veicoli con motore a combustione interna. È situata nel quadro strumenti dell’automobile e si accende quando vengono rilevati malfunzionamenti o anomalie.

Il sistema antinquinamento, in altre parole, contribuisce a far rispettare le normative ambientali. La spia di controllo si attiva quando viene rilevato un problema, come un malfunzionamento del catalizzatore, del sensore dell’ossigeno, del sistema di iniezione del carburante o di altri componenti correlati alle emissioni. L’accensione della spia indica che è necessario effettuare una diagnosi approfondita per identificarne la causa. Una sua illuminazione prolungata potrebbe comportare una riduzione delle prestazioni del veicolo e un aumento delle emissioni inquinanti.

A cosa serve la spia di controllo del sistema antinquinamento

Con le sempre più stringenti normative antinquinamento, le Case automobilistiche hanno sviluppato una serie di dispositivi per abbattere le emissioni. Per controllarli servono svariati sensori e indicatori, tra cui la spia di controllo del sistema antinquinamento. È un componente cruciale all’interno del sistema di diagnostica a bordo (OBD) di un veicolo.

È progettato per monitorare e controllare varie funzioni del veicolo, con particolare attenzione al sistema di controllo delle emissioni. È importante considerare che non sempre l’accensione della spia indica un problema alla vettura. Quest’ultima, in alcuni casi, può continuare a funzionare regolarmente. Altre volte, invece, possono essere riscontrati dei sintomi. Da un punto di vista statistico, sono le auto Diesel a essere maggiormente colpite, in quanto sono presenti più dispositivi di abbattimento delle emissioni rispetto ai propulsori benzina. Di seguito sono riportate alcune delle funzioni di avviso della spia di controllo:

  • monitoraggio dei componenti del sistema antinquinamento: la spia è collegata a una rete di sensori distribuiti nel sistema di scarico del veicolo, che misurano parametri come la quantità di ossigeno nei gas di scarico, la temperatura del catalizzatore e altre variabili fondamentali;
  • identificazione di anomalie: il sistema di monitoraggio analizza costantemente i segnali provenienti dai sensori. Qualsiasi deviazione dai valori previsti o la segnalazione di malfunzionamenti nei componenti del sistema antinquinamento attiva la spia;
  • codici di errore OBD: quando la luce si illumina, il sistema di diagnostica a bordo genera codici di errore specifici definiti “codici OBD”. Questi ultimi forniscono informazioni dettagliate sulla natura del problema e aiutano i tecnici a identificarlo con maggior precisione;
  • conformità alle normative ambientali: la presenza della spia di controllo del sistema antinquinamento è in linea con le normative ambientali che richiedono il controllo delle emissioni veicolari. La sua attivazione indica una potenziale non conformità alla legislazione e la necessità di interventi correttivi;
  • riduzione delle emissioni inquinanti: il monitoraggio costante contribuisce a garantire che il veicolo mantenga basse le emissioni.

Guasti e malfunzionamenti più comuni

Come già anticipato, l’anomalia antinquinamento indica generalmente la presenza di problemi o malfunzionamenti all’interno del sistema di controllo delle emissioni del veicolo. Le cause possono essere diverse e coinvolgere vari componenti. Dipendono, inoltre, dal tipo di motorizzazione (benzina, Diesel, GPL, metano). Le più comuni sono:

  • sensore dell’ossigeno (O2): misura la quantità di ossigeno nei gas di scarico e fornisce dati cruciali per ottimizzare la miscela aria-carburante. Un sensore difettoso, o vecchio, può causare un’iniezione di carburante non ottimale, portando a un aumento delle emissioni;
  • catalizzatore: è progettato per convertire i gas di scarico nocivi in composti meno dannosi. Se danneggiato, o inefficiente, può causare l’accensione della spia di controllo;
  • valvola EGR: controlla il ricircolo di una parte dei gas di scarico nel sistema di aspirazione per ridurre la temperatura di combustione e limitare la formazione di ossidi di azoto (NOx). Un suo malfunzionamento può causare un aumento delle emissioni di NOx;
  • problemi nella gestione e nell’iniezione del carburante possono portare a una combustione incompleta e a un aumento delle sostanze inquinanti emesse in atmosfera. Iniezioni imprecise, o malfunzionamenti nei sistemi di alimentazione, possono essere cruciali;
  • filtro antiparticolato (DPF): questo riguarda principalmente i veicoli Diesel. L’intasamento del DPF, o un guasto, può influire negativamente sul sistema antinquinamento;
  • problemi nei moduli di controllo elettronico del motore o nel sistema OBD possono causare segnalazioni errate o imprecise, portando all’accensione dell’anomalia antinquinamento.

Quanto costa risolvere il problema

Il costo per risolvere il problema del sistema antinquinamento può variare significativamente in base alla natura del guasto, al tipo di veicolo e alle tariffe dei servizi di riparazione. La diagnosi precisa della problematica è fondamentale. Componenti come sensori di ossigeno, catalizzatori o valvole EGR possono avere costi diversi. La sostituzione di parti più complesse o costose influenzerà il totale.

Il costo può cambiare anche a seconda del modello, dell’anno di produzione e della complessità del sistema antinquinamento del veicolo. Auto di lusso o veicoli con sistemi più avanzati possono richiedere componenti specifici più costosi. In alcuni casi, potrebbe essere sufficiente effettuare una riparazione su un componente in particolare. Tuttavia, in altri casi, potrebbe essere necessario sostituire completamente la parte difettosa.

Servizi specializzati, inoltre, potrebbero addebitare tariffe più elevate rispetto a officine generiche. Alcune riparazioni richiedono l’utilizzo di strumenti di diagnostica avanzati e tecnologie specializzate, il che può contribuire al costo totale della riparazione. Se, ad esempio, basta un additivo, il costo sarà intorno ai 10-15 euro. Se, invece, è necessario sostituire il filtro antiparticolato, si può arrivare anche a circa 300 euro.

Per ottenere una stima accurata dei costi, è consigliabile consultare più officine di riparazione, ottenere preventivi dettagliati e considerare la reputazione e l’esperienza del fornitore di servizi. Inoltre, è importante comprendere appieno quali riparazioni sono necessarie e se ci sono opzioni disponibili per adattarsi al proprio budget.