Come funzionano le ztl a Bologna

Ecco qualche utile indicazione che vi aiuterà a capire bene come funziona la ztl a Bologna

Se non volete avere brutte sorprese, prima di partire per una gita nel capoluogo emiliano è meglio informarsi bene su come funzionano le ztl a Bologna. Seguendo qualche piccolo consiglio nel percorrere le vie centrali, eviterete di incorrere in multe o sanzioni che potrebbero rivelarsi spiacevoli. La zona a traffico limitato a Bologna comprende il centro città.

Per prima cosa è utile conoscere dove sono posizionati i varchi d’accesso alla ztl. I varchi principali si trovano in via Vitale, via Santo Stefano, via Marconi, via Alessandrini, via San Felice, via Riva di Reno, via Sant’Isaia, via D’Azeglio e in viale XII Giugno.

Ricordate che ad ogni varco della ztl sono posizionate diverse telecamere di videosorveglianza che rilevano ogni singolo accesso. Si tratta di vigili elettronici in grado di individuare le targhe dei mezzi che accedono con il permesso, rispetto a chi entra abusivamente. Si chiamano Sirio e sono collegate alla centrale operativa della polizia locale di Bologna.

La ztl nel centro di Bologna è attiva tutti i giorni dalle 7 alle 20. All’interno di questa zona è vietata la circolazione a tutti i mezzi a motore tranne che per i residenti o per chi ha un’attività all’interno dell’area in questione. Questa limitazione non è valida per i veicoli ibridi o elettrici che possono circolare liberamente e possono sostare gratuitamente all’interno delle strisce blu a lato della carreggiata.

Per i disabili non residenti nel comune di Bologna è possibile l’accesso alla ztl comunicando preventivamente la targa del proprio mezzo, accompagnata da un documento di identità valido. In questo caso il mezzo può circolare all’interno della ztl per il periodo concordato in precedenza. Nella zona a traffico limitato è vietata la circolazione anche ai bus turistici, a meno che non siano diretti verso gli alberghi. In questi casi l’amministrazione comunale ha messo a disposizione delle specifiche aree di sosta.

Immagini: Depositphotos