Come funziona il recupero dei punti della patente

Esistono dei corsi per poter recuperare i punti della patente persi a causa di infrazioni del Codice della Strada: come funzionano e quanto costano

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

La patente è il documento di guida obbligatorio da avere per poter guidare un veicolo a motore in Italia. Esistono differenti categorie di patente, in base al tipo di mezzo che si intende condurre, e sappiamo che a partire dal 1° luglio 2003 in Italia vige il regolamento della patente a punti.

Cosa significa patente a punti

Ogni candidato che consegue la sua patente di guida, riceve il documento a cui è assegnato il punteggio iniziale di 20 punti. Questi sono soggetti a decurtazione da parte degli organi accertatori, a causa di determinate infrazioni al Codice della Strada commesse durante la guida del veicolo. La tabella dei punteggi si trova all’articolo 126 bis del Codice della Strada.

Decurtazione punti patente: come funziona

La patente ha quindi un totale di 20, che si possono perdere in seguito a infrazioni. Si possono perdere da 1 a 10 punti, la decurtazione varia in base alla gravità della violazione commessa.

I neopatentati perdono il doppio dei punti previsti per ogni infrazione, per i primi 3 anni di patente. Nel caso in cui vengano accertate più infrazioni contemporaneamente, possono essere tolti fino a 15 punti al massimo. Se la violazione al Codice della Strada prevede la revoca o la sospensione della patente, allora al conducente in torto vengono tolti tutti i punti della patente, fino ad arrivare all’azzeramento totale (non si va mai al di sotto dello zero).

La persona che si trova alla guida al momento dell’infrazione è quella a cui vengono detratti i punti dalla patente in caso di violazione al Codice della Strada; il soggetto può quindi essere diverso rispetto al proprietario del veicolo. L’agente di Polizia che accerta la violazione al Codice deve consegnare al guidatore il verbale dove è indicato anche il punteggio perso.

Nei casi in cui non è possibile identificare il conducente, il verbale viene inviato al proprietario dell’auto che ha commesso l’infrazione. Se si tratta di una probabile società, allora viene mandato al legale rappresentante, che ha l’onere di comunicare – entro 60 giorni – all’organo di Polizia i dati personali e della patente del soggetto che si trovava alla guida del mezzo “incriminato” nel momento in cui è stata commessa l’infrazione. Se non vengono comunicati i dati necessari alle Forze dell’Ordine, allora il proprietario del veicolo è obbligato a pagare una sanzione aggiuntiva, senza perdere i punti della patente.

Cosa fare quando si perdono tutti i punti sulla patente

Come abbiamo visto precedentemente, ci sono infrazioni molto gravi, che comportano la revoca o sospensione della patente, e quindi la perdita totale dei punti (per fare alcuni esempi: guida in strato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, superamento dei limiti di velocità, recidiva di una violazione del Codice della Strada).

In questi casi il Ministero invia una lettera al conducente, in cui il soggetto viene invitato a rifare gli esami previsti per il rilascio della patente entro 30 giorni. Se gli esami non vengono effettuati oppure il candidato non ha esito positivo, la patente viene sospesa a tempo indeterminato. Dopo aver superato l’esame, sulla patente compaiono nuovamente i 20 punti iniziali.

Buona condotta: si riceve un bonus punti

Oltre a perdere i punti sulla patente, è possibile anche guadagnarli. Come? Per buona condotta. Spieghiamo meglio: i soggetti che hanno sulla loro patente di guida almeno 20 punti, ottengono un bonus di 2 punti ogni 2 anni passati senza commettere alcuna infrazione che ne comporta la decurtazione. Si possono raggiungere in totale 30 punti al massimo.

I neopatentati (sei neopatentato per i primi 3 anni dal conseguimento della patente di guida) ricevono lo stesso bonus, ma in questo caso si tratta di un punto per ogni anno trascorso senza alcuna infrazione e senza decurtamenti, fino a 3 punti totali.

Ricordiamo che il riferimento della normativa è l’articolo 126-bis del Codice della Strada. Il meccanismo della patente a punti – come abbiamo visto – comporta la decurtazione in caso di infrazioni più gravi al Codice della Strada.

Come recuperare i punti persi della patente

È importante sapere però che i punti, come si possono perdere, si possono anche recuperare. Ogni automobilista riceve la sua patente di guida con un “bel tesoro” di partenza, un totale di 20 punti, che viene toccato quando commette delle infrazioni, in maniera variabile in base alla gravità. In qualsiasi momento è possibile conoscere il proprio saldo punti (leggi qui come).

Se i punti dovessero finire, allora la patente andrebbe sottoposta a revisione, quindi l’automobilista dovrebbe sostenere nuovamente l’esame. E anche questo lo abbiamo visto. Ci sono infrazioni che prevedono la decurtazione da 1 a 10 punti che, se commesse in contemporanea, portano alla perdita fino a un massimo di 15 punti; poi vi sono dei casi in cui la legge prevede invece la sospensione o la revoca della patente e quindi la perdita di tutti i punti.

Per i neopatentati tutte le sanzioni sono raddoppiate. È sempre possibile verificare i propri punti sulla patente registrandosi sul sito web Il Portale dell’Automobilista, che già conosciamo molto bene, ad uso gratuito e patrocinato dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, oppure c’è un numero verde che si può chiamare, al costo di una telefonata urbana e solo da telefono fisso.

Se il punteggio della propria patente è sceso troppo rispetto al previsto, allora è possibile rimediare recuperando i punti. Per poterlo fare, le autoscuole e altri soggetti autorizzati da parte del Ministero organizzano degli appositi corsi di recupero punti. In genere hanno una durata totale di 12 ore e al termine i possessori di patente A e B hanno la possibilità di recuperare fino a 6 punti. Quelli che hanno patenti C, C+E, D, D+E, KA e KB possono invece arrivare a recuperarne fino a 9, con corsi di 18 ore. Il prezzo dei corsi di recupero dei punti patente si aggira attorno ai 200 euro, considerando le abilitazioni di guida A e B e considerando che non hanno un prezzo fisso, ma possono variare a seconda del soggetto e all’autoscuola, ognuna delle quali applica una propria tariffa.

Attenzione: in tutti i casi in cui il punteggio non arriva a zero e l’automobilista non commette infrazioni che comportino la decurtazione dei punti per 2 anni, allora la patente torna a 20 punti. Non tutti sanno che i punti possono anche superare i 20 iniziali: come abbiamo visto infatti, ogni due anni vengono aggiunti 2 punti a chi non commette infrazioni, per arrivare a un massimo di 30 punti in tutto.