Come fare rifornimento GPL al self service

Presto al self-service si potrà fare anche rifornimento di GPL. Alcune stazioni hanno già iniziato a offrire il servizio e nei prossimi anni potrebbe diffondersi su larga scala.

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Redazione

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Le oscillazioni del prezzo del petrolio, quasi sempre in rialzo, hanno aumentato il numero di automobilisti che scelgono veicoli a GPL. Viaggiare a gas conviene e incide poco sulle prestazioni. Non tutti i distributori offrono tale carburante ma il numero è in crescita. Inoltre, in Italia è stato avviato l’iter burocratico per il rifornimento GPL self-service, anche se al momento la situazione è in alto mare. La procedura è stata avviata nel 2007 e nel 2016 sono state fissate delle regole per le stazioni di rifornimento GPL in modalità autonoma:

  • Telecamere a circuito chiuso e un pulsante di emergenza per parlare con un operatore
  • Pistola di tipo antisbuffo
  • Cartellonistica con le indicazioni, destinate al cliente, su come effettuare il rifornimento e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza
  • Sul dispenser devono essere presenti dei dispositivi di segnalazione, che indicano al cliente il corretto riposizionamento della pistola.

Fare il pieno di GPL da soli, in Italia, è possibile soltanto in pochissime stazioni self-service, che stanno sperimentando la modalità di distribuzione del carburante. Quindi, per il momento, è possibile rifornirsi soltanto negli orari di apertura delle stazioni di servizio.

Fare rifornimento Gpl in tre step

Stai pensando di acquistare un’auto a gas ma pensi che fare il pieno sia complicato? Niente di più sbagliato. Quello che cambierà è il costo del carburante, che ti farà risparmiare già dai primi mesi. Se percorri più di 10.000 chilometri all’anno, in meno di due anni ammortizzerai il costo dell’impianto gpl.  Adesso passiamo alle operazioni del rifornimento. Anche se la legge italiana prevede il GPL self-service, questa modalità è ancora in una fase di sperimentazione. Le stazioni che stanno sperimentano il rifornimento autonomo di GPL per auto prevedono che gli utenti debbano essere stati autorizzati, preventivamente, da parte di soggetti abilitati.

L’autorizzazione avviene attraverso il rilascio di un’apposita scheda a riconoscimento elettronico, rilasciata dai gestori o da altri soggetti che ne hanno titolo. Inoltre, il soggetto autorizzato deve aver ricevuto una formazione ad hoc dal gestore sull’utilizzo del bocchettone di rifornimento e su come comportarsi in casi di emergenza. Tutto questo iter rende ancora difficile la diffusione del self-service per il GPL su larga scala. Quindi, fino a quando la sperimentazione non giungerà a termine, sarà necessario rivolgersi per forza a un operatore, che eseguirà le seguenti operazioni.

  • L’addetto, connette la pistola del gas al bocchettone del GPL, situato nello stesso vano di quello della benzina ma completamente indipendente
  • Se richiedi il pieno, al momento di dover rimuovere la pistola è possibile sentire un leggero rumore. Esso indica che il serbatoio è pieno
  • Una volta terminata l’operazione, pagherai l’importo richiesto o il costo del pieno, che può variare dai 20 ai 50 euro a seconda della grandezza del serbatoio.