La patente b è sempre stato un traguardo importante per tutti coloro che compiuti i fatidici 18 anni possono acquisirla. Questa licenza di guida ha sempre rappresentato uno stimolo, una sorta di libertà, di traguardo verso l’indipendenza.
Le strade che si possono percorrere per prendere la patente b sono due. La prima è quella di iscriversi ad una scuola guida che guiderà l’allievo fino all’esame finale, la seconda è quella di presentarsi come privatista dopo aver studiato per affrontare la parte scritta a quiz.
Per acquisire la patente da privatista, sarà possibile affrontare da privatista solo la parte teorica (quiz), mentre la parte pratica (guida) sarà obbligatorio frequentare la scuola guida.
Ovviamente i costi variano a seconda di quale percorso si intraprende, privatista o scuola guida, con un risparmio appannaggio della prima opzione.
Se si opta per la scuola guida, la documentazione necessaria per effettuare l’iscrizione sarà a cura della stessa, mentre da privatista, sarà lo stesso che dovrà preoccuparsi di produrla e presentarla alla locale Motorizzazione. Il privatista dovrà effettuare il pagamento di 4 bollettini su conto corrente, presentare un documento d’identità valido, 2 foto tessera ed un certificato medico in bollo.
Presentata la documentazione e la domanda il candidato avrà sei mesi di tempo per dare l’esame teorico; in caso di bocciatura si avrà la possibilità di ripetere l’esame un’altra volta, sempre nei sei mesi. I quiz ministeriali per il superamento della prova teorica, avranno la stessa formula sia per i privatisti che per i candidati provenienti dalla scuola guida.
Superato l’esame teorico il candidato riceverà un foglio rosa che gli permetterà tramite la scuola guida di effettuare un numero di lezioni pratiche che varia a seconda della preparazione dello stesso. Una volta attestata la praticità del candidato l’autoscuola potrà rilasciare un attestato per prenotare la prova pratica. In caso di esito positivo verrà rilasciata la patente b.
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