Tutte le cilindrate che gareggiano in MotoGP

Scopri i requisiti delle cilindrate che partecipano al MotoGP e quali obblighi devono rispettare

Foto di Virgilio Motori

Virgilio Motori

Redazione

Virgilio Motori, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dei Motori: il sito di riferimento del settore che racconta ogni giorno il mondo delle 2 e 4 ruote.

La MotoGP è la massima categoria di moto da corsa su circuito, definita dalla Federazione Internazionale di Motociclismo. Il Campionato Mondiale della MotoGP, ovvero il Campionato del mondo di velocità, comunemente definito anche “motomondiale”, è uno dei più importanti e seguiti eventi sportivi a livello globale, nel quale si sfidano alcuni degli atleti più famosi (e pagati) del mondo. Le gare, definite Gran Premi, si svolgono su circuiti sparsi in diverse parti del mondo e le moto in gara hanno la particolarità di essere dei prototipi costruiti appositamente ed unicamente per questo scopo. Non sono quindi disponibili sul mercato, non possono essere acquistate dai privati cittadini ne’ guidate legalmente su strade pubbliche.

Anche questo fa parte del fascino innegabile di uno sport che mantiene intatta, nonostante la tecnologia sempre più predominante e la presenza talvolta invasiva degli sponsor, un’aria quasi mitica ed eroica. Gli atleti non guidano normali moto, come quelle ad esempio che competono in SuperBike acquistabili da chiunque per l’utilizzo in strada, ma modelli unici con prestazioni da cardiopalma, che li portano a sfidare costantemente i propri limiti.

Eppure, la tecnologia non è un limite nell’immaginario dei centauri, ma fa parte integrante dell’essenza stessa di questo sport, in cui l’atleta e il mezzo che guida hanno sostanzialmente la medesima importanza. Il regolamento tecnico prevede quindi, comprensibilmente e necessariamente, delle norme molto stringenti in relazione alle categorie di veicoli che sono ammessi a gareggiare, alla loro potenza e cilindrata. Vediamo dunque in dettaglio quali sono le cilindrate possono gareggiare in MotoGP, quali sono le caratteristiche di questi veicoli e quali sono gli obblighi a cui devono sottostare.

MotoGP: tutte le categorie

Deve anzitutto essere ricordato che, per molti anni, il regolamento del Motomondiale aveva limitato la cilindrata a 500 cm³ senza differenziare tra motori a 2 e 4 tempi. La classe MotoGP è stata infatti istituita soltanto nel 2002, proprio in sostituzione della vecchia Classe 500, che prevedeva, come facilmente intuibile, la partecipazione di motociclette con cilindrata massima di 500 cc. Tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila il regolamento imposto a tutti i team in gara è stato modificato a più riprese, in particolare con riferimento ai motori utilizzabili e alla loro potenza, anche per venire incontro alle mutate possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico.

A partire dal 2012 è stato stabilito inoltre che i motori delle moto che partecipano al Motomondiale devono avere una cilindrata non superiore ai 1000 cc e al massimo 4 cilindri. Fatta questa premessa, andiamo a vedere quali sono le categorie del Motomondiale e quali sono le loro caratteristiche. Il Motorcycle Gran Prix (MotoGP) prevede tre categorie: Moto3, Moto2 e MotoGP, laddove, in buona sostanza, Moto2 e Moto3 sono campionati precedenti e minori rispetto al campionato Premier, che è la MotoGP, dove si esprimono i migliori e più affermati piloti sui mezzi più potenti e performanti.

Cilindrate MotoGP: la Moto3

Le moto della Moto3 utilizzano 250 cc con un motore monocilindrico da circa 60 cavalli. La velocità massima che si può esprimere con queste moto è di circa 250 Km/h, una cifra che resta notevole, sebbene non regga il confronto con la serie Premier. In questa classe, il peso minimo combinato della moto e del pilota deve essere di almeno 152 kg. L’età minima per partecipare alle competizioni i in questa classe è di 16 anni, mentre la massima è di 28. Si tratta della serie inferiore, ma non per questo meno entusiasmante per gli appassionati di motori, soprattutto perché è una serie ancora poco dominata dagli sponsor e altamente competitiva. È l’ultima categoria nata anche in ordine di tempo, essendo stata prevista con modifica del regolamento da parte della Federazione nel 2010, andando a sostituire la storica 125.

Cilindrate MotoGP: la Moto2

Le Moto2 utilizzano un motore a 3 cilindri da 765 cc che erogano circa 140 cavalli di potenza. La velocità che è possibile raggiungere con queste moto è di circa 300 Km/h. In questa classe, il peso minimo combinato della moto e del pilota deve essere di almeno 270 kg. È la classe intermedia delle moto da corsa che gareggiano nel Motomondiale e in questa serie sono presenti tutte le grandi squadre che competono anche nel campionato Premier. Per questo motivo viene spesso utilizzata da piloti, meccanici e sviluppatori per acquisire l’esperienza necessaria per accedere alla massima serie e anche per questo è sempre seguita con estremo interesse dagli appassionati.

La MotoGP: il campionato Premier

Le MotoGP hanno motori da 4 cilindri e 1000 cc di cilindrata massima, che arrivano ad esprimere circa 250 cavalli. Queste moto, veri prodigi di potenza, possono superare l’impressionante velocità di 350 km/h. A differenza delle serie inferiori, nel caso della MotoGP viene indicato soltanto il peso minimo della moto, che deve essere di almeno 157 kg, mentre non viene conteggiato in alcun modo il peso del pilota. Qui si esprimono atleti di fama mondiale e le maggiori scuderie del globo, con un seguito di tifosi da ogni parte del mondo e un giro di denaro, soprattutto legato agli sponsor, da capogiro quasi quanto la velocità raggiunta in pista.