Carrello appendice: cos’è, documenti e normativa

I carrelli appendice, che consistono in non più di due ruote e sono destinati al trasporto di bagagli, attrezzi e simili, possono essere trainati dalle auto

Foto di Fabio Lepre

Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Per gli automobilisti alle prese con problemi di spazio di carico durante, l’installazione di un carrello appendice è un’opzione da prendere in considerazione. Questo accessorio garantisce infatti una serie di benefici e soddisfa più esigenze di trasporto.

Cosa è il carrello appendice

I carrelli appendice, leggeri e per cui non servono patenti speciali, sono una risorsa per il trasporto di carichi leggeri. Le barre portatutto sul tetto dell’auto o il bagagliaio non sono sempre sufficienti per soddisfare le esigenze di carico durante viaggi o attività sportive che richiedono attrezzature ingombranti. In queste situazioni, i carrelli appendice sono soluzioni strategiche per via dello spazio aggiuntivo offerto.

Secondo l’articolo 56 del Codice della Strada, i carrelli appendice sono soggetti a classificazioni in base al loro utilizzo e alle loro caratteristiche. Di base i carrelli appendice, che consistono in non più di due ruote e sono destinati al trasporto di bagagli, attrezzi e simili, possono essere trainati dagli autoveicoli, sempre che rispettino i limiti di sagoma e di massa stabiliti dagli articoli 61 e 62 del Codice della Strada.

Le specifiche del carrello appendice

I carrelli appendice sono una soluzione compatta e versatile per aumentare lo spazio di carico di un’auto senza apportare modifiche o conseguire patenti speciali. Progettati per essere trainati da auto di dimensioni standard, sono adatti al trasporto di bagagli, attrezzi e altri oggetti simili. La scelta tra un carrello appendice e un rimorchio dipende da una serie di fattori, inclusa la capacità di carico necessaria, il tipo di veicolo posseduto e le esigenze personali di trasporto.

Sia i carrelli appendice sia i rimorchi offrono soluzioni pratiche per aumentare la capacità di carico di un’auto. Al di là se si tratta di trasportare attrezzature sportive, bagagli in eccesso o attrezzi da lavoro, entrambi forniscono una soluzione flessibile per estendere lo spazio disponibile.

A cosa serve il carrello appendice

Come precisato dal Codice della Strada, questi rimorchi leggeri sono progettati principalmente per il trasporto di bagagli, attrezzi e altri carichi simili. I carrelli appendice, caratterizzati da una struttura compatta e dalla presenza di al massimo due ruote, possono essere facilmente trainati dagli autoveicoli, esclusi autotreni, autoarticolati e autosnodati.

Il loro status di parte integrante dell’auto a cui sono agganciati semplifica le procedure burocratiche, eliminando la necessità di libretti di circolazione o targhe proprie. Sul retro del carrello deve essere collocata una targa ripetitrice, riportante quella dell’auto trainante.

Per guidare un carrello appendice non sono necessarie patenti speciali. Possono essere condotti con una patente di categoria B e sono soggetti agli stessi limiti di velocità dell’auto trainante. Grazie alla loro massa a pieno carico sempre inferiore a 750 kg, non richiedono dispositivi di frenatura dedicati.

Limiti e dimensioni

Le norme che regolano le dimensioni e il peso dei carrelli appendice sono legate alla massa a vuoto del veicolo trainante. Questo aspetto è fondamentale per garantire la sicurezza e la stabilità durante il trasporto. Per esempio, se consideriamo un autoveicolo con una massa a vuoto inferiore a 1000 kg, le specifiche consentono un carrello con una lunghezza massima di 2 metri e una larghezza massima di 1,20 metri, con un peso massimo a pieno carico di 300 kg. Queste misure possono variare per i veicoli con una massa a vuoto superiore.

Nel caso di veicoli con una massa a vuoto superiore a 1000 kg, le dimensioni consentite del carrello appendice possono aumentare. In particolare è possibile avere un carrello con una lunghezza massima di 2,5 metri e una larghezza massima di 1,5 metri, con un peso massimo a pieno carico di 600 kg. In buona sostanza, le dimensioni e i pesi massimi dei carrelli appendice sono strettamente correlati alla massa a vuoto del veicolo trainante.

Come si guida l’auto con il carrello appendice

Prima di procedere con l’acquisto di un carrello appendice bisogna ponderare alcuni fattori al fine di garantire una scelta adatta alle proprie esigenze di trasporto. Occorre cioè valutare il tipo di carico che si prevede di trasportare e confrontarlo con le dimensioni e le capacità di carico del veicolo trainante. Quindi verificare che l’automobile sia già dotata di un gancio di traino omologato poiché questo componente è fondamentale per agganciare correttamente il carrello appendice al veicolo trainante.

Durante la guida con un carrello appendice è indispensabile mantenere un elevato livello di attenzione, soprattutto durante le manovre di svolta. Il carrello segue una traiettoria più stretta rispetto al veicolo trainante, aumentando il rischio di collisioni con marciapiedi o altri veicoli lungo il percorso.

Carrello appendice, perché utilizzarlo

Il carrello appendice offre una serie di vantaggi in termini di spazio aggiuntivo per il carico durante i viaggi o le attività all’aperto. La sua praticità è evidente: pensato per il trasporto di oggetti ingombranti, il carrello appendice permette di aumentare la capacità di carico dell’auto senza la necessità di ricorrere a modifiche o patenti speciali.

Un altro punto di forza va cercato nella sua accessibilità: non richiedendo una patente speciale o assicurazioni aggiuntive, il carrello appendice si presenta come una soluzione economica e alla portata di tutti. In ogni caso è strettamente legato all’auto trainante e le sue caratteristiche di carico e dimensioni sono vincolate alle specifiche del veicolo.

La questione dell’assicurazione

In relazione alla procedura di revisione, il carrello appendice segue lo stesso iter della vettura trainante e deve essere sottoposto alla revisione durante l’ispezione periodica del veicolo.

Dal punto di vista assicurativo, il carrello appendice è incluso nella polizza dell’auto a cui è collegato. Per una copertura più completa e mirata, può essere opportuno valutare l’aggiunta di garanzie accessorie. Ad esempio, l’opzione per il rischio statico è adatta per roulotte e rimorchi, offrendo una protezione aggiuntiva contro rischi specifici.

Carrello appendice o rimorchio?

Nel prendere in considerazione la scelta tra un carrello appendice e un rimorchio bisogna tenere conto delle proprie esigenze. Il carrello appendice si distingue per la sua praticità e convenienza ed è indicato per chi necessita di uno spazio aggiuntivo solo per viaggi occasionali. È una soluzione più economica e gestibile rispetto al rimorchio e offre la capacità extra di cui si ha bisogno senza richiedere modifiche al veicolo.

D’altra parte, se il trasporto coinvolge materiali più pesanti e voluminosi su base regolare, il rimorchio diventa la scelta preferita. Nonostante richieda un investimento maggiore in termini di manutenzione e assicurazione, offre una maggiore capacità di carico e flessibilità. Grazie al suo impianto frenante dedicato, garantisce una maggiore sicurezza durante la guida, anche con carichi più pesanti.