Caratteristiche e manutenzione della batteria della moto

Batteria della moto: le caratteristiche, come sceglierla, le tipologie più diffuse con pro e contro

Foto di Virgilio Motori

Virgilio Motori

Redazione

Virgilio Motori, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dei Motori: il sito di riferimento del settore che racconta ogni giorno il mondo delle 2 e 4 ruote.

La batteria della moto è l’organo propulsore, una componente la cui scelta ricade inevitabilmente sul mezzo in termini di prestazione, durata, costo, interventi di manutenzione ed affidabilità. Abbiamo raccolto un piccolo vademecum a proposito per spiegare le varie tipologie di batterie, ognuna con le proprie caratteristiche, i suoi pro e contro. Continua a leggere l’articolo per conoscere le varie scelte e sapere come comportarti.

La batteria, dentro il triangolo di potenza della moto

Prima di addentrarsi nel vivo dell’argomento, bisogna sapere che la scelta della batteria della moto si ripercuoterà inevitabilmente non solo sulla performance, ma anche sull’esperienza di guida, per non parlare dell’investimento di tempo e soldi. Si tratta di un elemento a cui dare un’importanza imprescindibile, non a caso è una componente fondamentale del cosiddetto triangolo di potenza di una moto (gli altri due elementi del trittico sono il motorino d’avviamento e l’alternatore).

La batteria ha 5 principali funzioni, tra cui la prima è l’avviamento, con cui si eroga elettricità. La seconda è l’illuminazione, fornendo un’energia stabile che precede l’avviamento vero e proprio. Poi abbiamo l’accensione, funzione centrale di avviamento per l’utilizzo del mezzo che garantisce il passaggio di energia per dar vita alla moto. Quarta funzione, la ricarica, assolve il ruolo di stabilizzatore di tensione per assorbire fluttuazioni nel sistema elettrico. L’ultima è il supporto dei sistemi che avviene tramite l’alimentazione dei sistemi di sicurezza nonché tramite la memoria della centralina a motore spento.

Batteria moto scarica: possibili cause

Se non riesci a partire, non vuol dire forzatamente che la tua batteria da moto è scarica. La premessa con cui partire è che la moto si configura principalmente come un veicolo stagionale, di conseguenza possono passare svariati mesi tra un utilizzo e l’altro, e non si ha sempre l’accortezza di dedicargli il giusto tempo. Spesso, quando si tenta di mettere in moto il veicolo e non si riesce, si accusa la batteria, ma il problema può essere dovuto più in generale alla mancanza della giusta manutenzione da parte del motociclista o la giusta scelta.

Proprio per questo, controllare in modo periodico la batteria della moto in inverno (o durante il fermo) ed effettuare la giusta manutenzione tra una stagione e l’altra sono le chiavi di successo per poter riuscire in tranquillità. Una batteria al piombo acido produce continuamente tensione, a partire dall’attivazione. Nel momento in cui viene rimossa, è soggetta ad un’auto scaricamento graduale e variabile secondo temperatura. Nello specifico, la temperatura e il graduale scaricamento sono proporzionali: all’aumentare della prima, aumenta anche la seconda. Per fornire dei parametri, in linea di massima a 10° la batteria retrocede di 0,1 volt al mese circa, mentre a 30°C  0,4 volt al mese.

Oltre al normale fenomeno di auto scaricamento, entrano in gioco la memoria della centralina e gli immobilizzatori di sicurezza, i quali rappresentano ulteriori elementi che richiedono di energia. Per questo alcuni motociclisti preferiscono staccare la batteria. Tuttavia, può non bastare. Grazie alle batterie intelligenti disponibili oggi sul mercato, si ha la possibilità di controllare e mantenere in attività la batteria, sia quando è staccata che quando si trova all’interno della moto. Se si utilizza una batteria intelligente durante i periodi morti, si può mantenere una buona carica, e di conseguenza garantire la centralina nonché i sistemi di sicurezza.

Attivazione della batteria

Molte batterie, prima di poter esser montate sul veicolo, devono essere attivate. La maggior parte di queste, infatti, vengono chiamate batteria a carica secca, in quanto vengono messe sul mercato senza l’elettrolita. Fondamentale è il processo di attivazione, da effettuare con la dovuta attenzione per non creare eventuali danneggiamenti che si andranno a ripercuotere in quanto a durata e prestazione.

Tra gli errori frequenti, si può riscontrare appunto una procedura scorretta come il forzare la batteria: attenzione, perché l’acido può danneggiare la parte interna e causare problemi. Il secondo errore è quello che consiste nell’eseguire l’operazione di fretta e non aspettare il tempo necessario affinché l’elettrolita sia riassorbito completamente. In seguito al riempimento, bisogna lasciarla e riposo per circa un paio d’ore. Terzo errore è il non ricaricare la batteria prima dell’installazione. Come molti dispositivi, richiedono una carica prima di poter esser utilizzati per la prima volta.

Cambiamento batteria: come fare

Come accennato, la maggior parte dei casi in cui non si accende la moto è causa della batteria, ossia che è scarica o danneggiata. Ma come caricare la batteria da moto? Per poterla caricare, proprio come si farebbe con un’auto, utilizza l’energia di una batteria di un altro veicolo e fai coincidere i due poli (positivo e negativo). Nel caso in cui nonostante l’operazione non dovesse partire, puoi utilizzare un ausilio chiamato misuratore di batterie. Il dispositivo avallerà o meno la tua opinione mostrandoti il voltaggio. Se bisogna procedere con l’acquisto di una batteria, informati sulle varie opzioni, pro e contro possono variare in base all’uso.

Puoi rimuoverla, spesso si trova sotto il sedile, e valutare le diverse tipologie. È possibile acquistarla in ipermercati o officine. Scollega ora i due ancoraggi prestando attenzione per non farli entrare in contatto. Puoi ora estrarre il polo negativo e poi il positivo.  Dopo averli scollegati, puoi procedere con la sostituzione della nuova batteria. La vecchia deve essere smaltita adeguamene, sarà quindi necessario portarla in un’officina o altro sito adatto. Per collegare la batteria alla moto durante una nuova immissione, si procede al contrario: si parte con il collegare il polo positivo per poi unire il negativo.  Ma come scegliere la batteria giusta? Analizziamo pro e contro delle principali tipologie.

Batteria standard

Si parte dalla meno invasiva come prezzo e meno performante. La batteria standard sarà imballata assieme all’acido della batteria da moto che andrà versato al suo interno tramite gli ugelli. In questo caso, è necessario effettuare più manutenzione rispetto alle altre e va montata in posizione verticale. Per poter garantire un uso adeguato, è necessario controllare il livello dell’acido in modo regolare e, quando occorre, bisogna rabboccarlo con dell’acqua distillata. Quindi il pregio evidente è il costo, i difetti d’altro canto sono una resa non performante, una manutenzione regolare e la possibilità del solo posizionamento in verticale.

Batterie senza manutenzione

Le batterie in questione hanno bisogno solo di una prima manutenzione in cui si immette l’acido, tutto qui. Nessun altro intervento è necessario fino a fine durata. Inoltre, la posizione accoglie anche un minimo di inclinazione, sebbene in linea generale debba comunque rimanere eretta. Concludendo, il prezzo è accessibile, ma ciò che forse alletta maggiormente è l’assenza di manutenzione se non fosse per la resa, che non può essere definita il massimo.

Batterie moto gel

Si sale di un gradino di più rispetto a quelle senza manutenzione. Le batterie a gel sono più sviluppate ma ancora non sono al pari di quelle a litio. Oltre a non richiedere alcun tipo di manutenzione, come le precedenti, possono essere installate in varie posizioni senza praticamente nessuna limitazione.  L’acido non può fuoriuscire in quanto il gel lo blocca fra gli elettrodi, non causando fuoriuscite perfino in caso di rottura.

Infine, si autoscarica in modo più lento. Tirando le somma, si può dire che questa tipologia è già performante grazie ai risultati garantiti dalla tecnologia sviluppata e l’elasticità delle varie posizioni accolte. Dall’altra parte, vien da sé, il prezzo è maggiore; come contro si potrebbe specificare che c’è bisogno di un carica batterie dedicato.

Batteria moto litio

Ultima in lista, ma prima come qualità è la batteria al litio. Si piazza sul podio perché sinonimo di massima performance: sul mercato è la migliore in quanto a peso, efficienza ed innovazione. Sono utilizzabili da circa 30 anni, ma ora, grazie ad una diminuzione di oltre la metà del peso originale si presentano più piccole e leggere. L’efficienza riguarda tutto: non solo la maneggevolezza, ma anche i tempi di carica più brevi, a cui aggiungere una vita media fino a 5 volte maggiore confrontate con batterie standard. Possono caricarsi completamente, a differenza di quelle standard che hanno la memoria interna.

Non esiste il problema della posizione: la batteria non ha limiti, può essere inserita in qualsiasi modo; il rischio della fuoriuscita dell’acido non c’è in quanto non è presente. Naturalmente, la massima performance si fa sentire anche dai punti di vista del prezzo, un investimento però che ripagherà sulla durata, la performance, minor rischi ed una grande libertà.

Dopo aver snocciolato le varie tipologie, sta al motociclista passare alla valutazione personale in base al proprio budget, nonché al numero di volte che si è soliti uscire o quanto tempo trascorre tra un utilizzo e l’altro. Per dare un esempio pratico, la batteria al litio potrebbe essere una scelta giusta se montata su una moto sportiva o che sfreccia in pista, in tal caso si graverebbe meno sul peso; scelta che non può ricadere invece su una moto d’epoca o su un’altra performante.