Atto di vendita auto: documenti necessari e costi

La vendita di una vettura usata è un atto importante, che deve essere eseguito seguendo i passaggi corretti e fondamentali: vediamo quello che bisogna sapere

Foto di Laura Raso

Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Se vuoi vendere l’auto usata a un privato è fondamentale che tu sappia quali sono i passaggi fondamentali da seguire per non sbagliare e non ritrovarti poi a dover risolvere problemi e grane. Vediamo tutto quello che bisogna sapere sull’atto di vendita auto, quali documenti servono per il passaggio di proprietà e i costi da sostenere.

Nel dettaglio: è importante capire prima di tutto come decidere quale sarà il prezzo di vendita della propria auto usata, conoscere tutte le pratiche che servono per concludere la compravendita, che cosa sono le operazioni di autentica delle firme e quali sono i metodi di pagamento accettati per questa tipologia di operazione.

Come decidere il prezzo di vendita dell’auto usata

È fondamentale capire qual è il prezzo giusto da dare all’auto, prima di metterla in vendita chiedendo una somma troppo alta o troppo bassa. È importante essere a conoscenza del reale valore del bene.

Per poter fare una valutazione corretta del veicolo usato che intendi vendere, il consiglio è di paragonare la tua auto con quelle che trovi sugli annunci di riviste e siti internet dedicati proprio alla compravendita di auto usate. Oggi sono tante le piattaforme online che si occupano di veicoli usati.

Devi fare attenzione:

  • al modello specifico;
  • all’anno di produzione;
  • alla tipologia di motore;
  • ai chilometri percorsi;
  • ai vari optional presenti.

Cosa sapere sull’atto di vendita

Dopo aver determinato il prezzo nella maniera corretta, devi sapere che cos’è l’atto di vendita, documento fondamentale per chi vuole appunto vendere la sua vecchia macchina. Si tratta nello specifico del documento che serve per attestare l’avvenuta vendita dell’auto, su cui devono essere indicati gli estremi di identificazione dei due soggetti: venditore e acquirente. Sull’atto deve comparire anche la somma che è stata versata per l’acquisto della vettura.

Una volta terminata e andata a buon fine la compravendita, il venditore e il compratore hanno l’obbligo di legge di redigere appunto l’atto di vendita, che può essere:

  • dichiarazione unilaterale di vendita, in cui compare la firma autenticata del venditore, in bollo, sul retro del Certificato di Proprietà cartaceo o digitale;
  • nella forma di atto di vendita in bollo in forma bilaterale, con firma autenticata di entrami i soggetti, compratore e venditore;
  • oppure ancora, sottoforma di atto pubblico, o sentenza in copia conforme all’originale, in bollo.

Vendita auto usata: quali documenti servono

Altra cosa ovviamente indispensabile da sapere per poter completare la compravendita del veicolo usato è quali sono i documenti necessari. Li vediamo di seguito:

  • il certificato di proprietà del veicolo in vendita, in formato cartaceo o digitale;
  • la carta di circolazione (come si legge) o una fotocopia della stessa;
  • l’atto di vendita, di cui abbiamo appena parlato;
  • un documento d’identità dell’acquirente e il suo codice fiscale;
  • documento d’identità del venditore;
  • eventuale permesso di soggiorno valido se il soggetto che compra l’auto è un cittadino extracomunitario;
  • eventuale delega se la procedura viene svolta da persona differente incaricata.

Dove devono essere presentati i documenti

È necessario portare i documenti sopra elencati presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista, dove deve essere consegnato anche il modulo NP3C per la nota di presentazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico, dove verrà segnato il passaggio di proprietà del mezzo) e il modulo TT2119 per la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione.

Autentica delle firme: come fare

Altro argomento di fondamentale importanza nella vendita auto usata tra privati è l’autentica delle firme, che non tutti inizialmente prendono in considerazione. A cosa serve? Per fare in modo che l’atto di vendita risulti valido e quindi tutelare il soggetto acquirente, è obbligatorio far autenticare la firma del venditore.

Come? Basta fare la richiesta di autentica presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista che si trova nelle unità territoriali ACI disponibili su tutto il territorio nazionale, oppure chiedendo l’operazione a un notaio, a un funzionario degli uffici comunali o un titolare degli studi di consulenza automobilistica che aderiscono allo sportello telematico, oppure ancora a uno dei funzionari della Motorizzazione Civile.

L’autentica della firma ha un costo, che varia a seconda del soggetto che viene scelto tra quelli indicati.

Vendita auto tra privati: come effettuare il pagamento

Il pagamento è il momento cruciale che arriva alla conclusione della trattativa (qui come decidere se vendere a un concessionario o a un privato). L’acquirente può scegliere tra differenti soluzioni, si consigliano però sempre l’assegno circolare o il bonifico bancario, per mantenere la tracciabilità della transazione, a beneficio di entrambe le parti. Una volta incassata la somma, allora il venditore potrà consegnare le chiavi della macchina al nuovo proprietario, insieme a tutti i documenti: solo in questo momento la trattativa si può dichiarare conclusa.

Quanto costa il passaggio di proprietà

I costi fissi ammontano a 85,20 euro, e ne fanno parte:

  • 27 euro di emolumento ACI PRA;
  • 32 euro di imposta di bollo per trascrizione al PRA;
  • 16 di imposta di bollo per aggiornamento della carta di circolazione dell’auto;
  • 10,20 euro di Diritti ex MCTC.

Bisogna poi aggiungere l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), che cambia a seconda della provincia di residenza e della potenza del veicolo, espressa in kW o CV.

Infine, è necessario sommare anche l’eventuale tariffa dell’Agenzia di Pratiche Auto scelta, che in genere chiede attorno ai 100-150 euro.

Consigli e cautele per la vendita

Sul sito dell’ACI troviamo alcune raccomandazioni utili in caso di atto di vendita auto usata. Prima di tutto è importante verificare l’avvenuto incasso della somma pattuita. Attenzione poi a fare la richiesta di passaggio di proprietà del veicolo presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), in modo da ottenere i nuovi documenti e l’aggiornamento automatico degli archivi del PRA e della Motorizzazione Civile.

L’atto di vendita deve essere autenticato, come abbiamo visto in precedenza; se lo STA o la Motorizzazione procedono all’autentica, allora subito dopo l’autenticazione della firma è obbligatorio fare la richiesta di registrazione del passaggio di proprietà. La contestualità dell’autentica e della richiesta del passaggio di proprietà è una garanzia, assicura infatti giuridicamente che è avvenuto l’aggiornamento dell’archivio del PRA con i dati del soggetto che diventa il nuovo proprietario del mezzo usato venduto.

Nel caso in cui la richiesta di passaggio di proprietà non viene presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista, allora una volta passati 60 giorni dall’autentica della firma sarebbe bene chiedere agli uffici ACI – Pubblico Registro Automobilistico (PRA), o tramite il servizio online, la visura, per verificare che tutto sia andato a buon fine.

Basta indicare la targa dell’auto usata venduta, in modo da poter verificare che è l’intestatario e che il passaggio di proprietà sia stato registrato al PRA.

Cosa succede se il passaggio di proprietà non è stato registrato

Se l’atto non è registrato, il venditore resta intestatario del mezzo al PRA e quindi è responsabile ancora di tutto quelle che succede durante la guida e per possesso del veicolo stesso (eventuali sanzioni, sinistri con danneggiamenti a persone o cose, bolli non pagati e altro ancora).

Infine, un ultimo consiglio utile molto importante: venditore e acquirente dovrebbero tenere con sé una fotocopia dell’atto di vendita. Se la registrazione del passaggio di proprietà non è stata effettuata (per qualsiasi motivo) il documento potrebbe essere molto utile per attestare l’avvenuta compravendita.