Assicurazione bonus malus: come funziona davvero

L'adesione al sistema bonus malus premia la guida virtuosa con un bonus mentre comportamenti che causano incidenti comportano l'applicazione di una penalità

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

La formula del bonus malus continua a essere tra le più utilizzate dagli automobilisti italiani che stipulano un contratto assicurativo. Si tratta infatti di un meccanismo molto semplice che può portare a progressive riduzioni del premio da corrispondere.

Come funziona la formula del bonus malus

Le compagnie assicurative propongono varie formule e si affidano a parametri differenti per determinare il premio assicurativo dei clienti. Uno dei sistemi principali continua a rimanere il bonus malus. Questo meccanismo incentiva la guida sicura e responsabile premiando i conducenti virtuosi e penalizzando quelli che hanno comportamenti rischiosi. Le parole chiave di cui tenere conto sono appunto quelle di bonus e di malus.

Nel primo caso i conducenti che non sono coinvolti in incidenti stradali o situazioni che provocano sinistri ricevono un bonus che si traduce in una riduzione del premio assicurativo. Maggiore è il periodo di guida senza sinistri, più sarà lo sconto ottenuto. Al contrario, i conducenti che sono coinvolti in incidenti o causano danni a terzi ricevono un malus, che si traduce in un aumento del costo della polizza. Più sono i sinistri, più altro sarà il premio.

In pratica il meccanismo del bonus malus propone un sistema di incentivi e disincentivi economici per una guida prudente e responsabile. Il livello di bonus malus può variare da una compagnia assicurativa all’altra e viene calcolato in base a diversi fattori, come il tipo di veicolo assicurato e la storia dei sinistri del conducente. Il sistema può essere applicato sia alle assicurazioni auto sia alle polizze moto.

Cosa sono le classi di merito

Il meccanismo bonus malus è legato alla classe di merito assegnata a ciascun automobilista in base al suo comportamento alla guida. La classe di merito è il punteggio attribuito al guidatore e determina il livello del premio. I conducenti iniziano spesso dalla classe di merito più bassa, la quattordicesima, e progrediscono o regrediscono in base al loro comportamento.

I conducenti che dimostrano una guida virtuosa e senza incidenti, ovvero che non comporta danni a cose o persone risarcibili dall’assicurazione, avanzano nel corso degli anni verso classi di merito superiori. Al contrario, chi provoca sinistri e danni retrocede di classe. Questo sistema di valutazione dei conducenti è direttamente collegato al bonus malus. I clienti con classi di merito elevate fruiscono di premi assicurativi più bassi mentre quelli con classi di merito basse affrontano premi più alti.

Quando scatta un malus per gli automobilisti

Non tutti gli incidenti stradali comportano in automatico l’applicazione di un malus nell’ambito di un’assicurazione auto. La complessità deriva dal concetto di colpa nell’ambito degli incidenti stradali. In molti casi non è possibile attribuirla a un singolo automobilista e spesso la responsabilità del danno è distribuita in parti uguali tra i soggetti coinvolti. In questo scenario la società di assicurazione non applica alcun malus al cliente e la sua classe di merito rimane invariata. Spetta all’assicuratore valutare l’incidente e determinare la percentuale di colpa attribuita a ciascun soggetto coinvolto.

Un declassamento, e quindi l’applicazione di un malus può verificarsi se nel corso di 5 anni il cliente è coinvolto in più incidenti stradali con una percentuale di responsabilità inferiore al 50%, ma che sommati superano il 51%. In aggiunta alcune compagnie assicurative offrono pacchetti speciali ai propri clienti, garantendo il mantenimento della classe di merito anche in situazioni in cui il cliente ha una responsabilità superiore al 50% nel primo incidente stradale.

Quando si perdere una classe di merito

L’incidenza sulla classe di guida e sul premio assicurativo annuale non è determinata solo dagli incidenti stradali, ma anche dalla frequenza con cui viene stipulata una polizza assicurativa. Ogni automobilista è associato a un registro assicurativo, diventato elettronico dal 2015. Questo documento contiene informazioni sul numero di incidenti in cui l’automobilista e il veicolo assicurato sono stati coinvolti, insieme alla responsabilità attribuita per ciascun sinistro.

L’attestato di questo registro ha una validità di 5 anni. Se non viene utilizzato per un periodo superiore ai 5 anni, ad esempio se il guidatore non stipula una nuova polizza durante questo periodo, le compagnie assicurative applicano un malus di rilievo, riportando l’automobilista alla quattordicesima classe. Dopodiché l’assicurato è chiamato a sottoscrivere nuove polizze assicurative e dimostrare una guida virtuosa per tornare a una classe superiore.

Da cosa dipende il premio assicurativo

Il sistema di classificazione e l’implementazione del bonus malus determinano il premio assicurativo. In realtà ci sono anche altri fattori che incidono nella cifra finale. Come l’età del contraente: in generale, i giovani conducenti pagano premi più elevati a causa della loro minore esperienza alla guida. Nei primi 3 anni dalla patente, il premio può essere significativamente maggiore. Anche l’anno in cui è stata ottenuta la patente influenza il premio: chi consegue la patente dopo il compimento di 30-40 anni è considerato alla stregua di giovani conducenti e pagano premi più alti.

Attenzione quindi al tipo di veicolo da assicurare. La cilindrata è un criterio impattante: veicoli ad alte prestazioni sono considerati più rischiosi e richiedono premi assicurativi più elevati. Anche l’età del mezzo è rilevante: le auto più recenti, dotate di avanzati sistemi di sicurezza, ricevono di solito premi più bassi.

Considerata la complessità nella determinazione del premio assicurativo, meglio confrontare le offerte delle diverse compagnie assicurative prima di prendere una decisione. Una soluzione possono essere le piattaforme specializzate che consentono di specificare garanzie accessorie e optional legati alla sicurezza del veicolo.

Cosa è cambiato con la legge Bersani

La sottoscrizione di una nuova polizza assicurativa comporta in automatico l’assegnazione della classe di merito 14. Con le disposizioni oggi in vigore è possibile ottenere una classe più vantaggiosa e ridurre il premio assicurativo. La legge Bersani consente di assicurare un veicolo appena acquistato, sia nuovo sia usato, con la stessa classe di merito di un altro veicolo già assicurato appartenente allo stesso nucleo familiare.

Nel 2020 il decreto è stato aggiornato con l’introduzione della Responsabilità civile familiare, estensione che consente il trasferimento della classe di merito tra veicoli diversi all’interno dello stesso nucleo familiare. Infine, al di là del caso dell’assicurazione auto senza patente, è possibile ereditare la classe di merito durante il rinnovo della polizza. Ad esempio per una polizza auto.