Cosa si rischia se si guida con la patente scaduta

Quali pericoli corre chi rischia di guidare con la patente scaduta e cosa fare per rinnovarla

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Redazione

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Essere muniti di una patente di guida è un requisito necessario e indispensabile per chiunque intenda condurre su una strada pubblica un qualsiasi veicolo a motore provvisto di targa di immatricolazione. A quest’affermazione serve un’ulteriore precisazione: è necessario, infatti, che la patente di guida di cui si è in possesso e che legittima al momento del controllo delle forze dell’ordine la possibilità di guidare quella determinata categoria di veicolo sia valida e non scaduta.

Guidare con la patente scaduta, infatti, costituisce un reato ed è punito con precisi provvedimenti individuati in maniera esplicita dal Codice della Strada. Questa guida intende far chiarezza sulle multe e sulle conseguenze del guidare un veicolo con la patente scaduta, definendo al contempo quando ciò costituisce effettivamente reato, come sapere se la propria licenza di guida sia effettivamente scaduta e quale è la precisa procedura per rinnovare questo importante documento.

Cos’è la patente di guida e a cosa serve

La patente di guida è un documento che attesta l’autorizzazione amministrativa concessa dallo Stato per la conduzione di veicoli a motore su strade pubbliche. La licenza viene concessa previo accertamento di alcuni requisiti psicofisici e attitudinali della persona che ne ha fatto richiesta.

A ogni particolare categoria di veicolo è associata una specifica patente di guida: per esempio, chi intende guidare autoveicoli fino a 9 posti deve necessariamente conseguire una patente di guida di tipologia B. Questo documento viene rilasciato ai cittadini maggiorenni in seguito al superamento di un esame teorico e di un esame pratico e successivamente alla presentazione di un certificato anamnestico e medico-legale. I medesimi certificati sono necessari in fase di rinnovo della patente di guida.

Validità e rinnovo della patente di guida: cosa sapere

A ogni particolare tipologia di patente di guida sono connesse specifiche disposizioni in termini di validità della licenza stessa. Anche in questo caso, faremo riferimento al caso specifico della patente di guida di tipo B, cioè a quella licenza necessaria per guidare autoveicoli fino a 9 posti (oltre a tricicli e quatricicli, motociclette fino a 11 kW, macchine agricole e operatrici e mezzi per servizi di emergenza).

Per tutti i cittadini di età inferiore ai 50 anni in possesso di una patente di guida di tipologia B, la medesima licenza ha una validità pari a 10 anni. L’orizzonte temporale si riduce, invece, a 5 anni nell’eventualità in cui il titolare di patente di guida B abbia un’età compresa tra i 50 e i 64 anni. Chi ha un’età compresa tra i 65 e i 79 anni, invece, deve obbligatoriamente rinnovare la sua patente di guida B ogni 3 anni. Infine, i cittadini di età uguale o superiore a 80 anni devono rinnovare la licenza ogni 2 anni.

Parlando di rinnovo della patente di guida è necessario ricordare che, a partire dal 17 settembre 2012, è cambiata la data di riferimento per la scadenza della licenza: mentre in precedenza, infatti, faceva fede a tal proposito la data in cui era stata conseguita per la prima volta la patente di guida, da quel giorno è entrata progressivamente in vigore la norma che prevede la corrispondenza tra la data di scadenza e quella del compleanno del titolare della licenza. A titolo di esempio, quindi, per i cittadini di età inferiore ai 50 anni la patente di guida scade nel giorno del decimo compleanno successivo alla data di rilascio del documento.

Patente di guida scaduta: rischi e sanzioni

In base all’articolo 116 del Codice della Strada, chiunque sia colto alla guida di un veicolo senza aver conseguito la patente necessaria per poter guidare quella tipologia di veicolo è punito con un’ammenda che va dai 2.257 euro ai 9.032 euro. La stessa sanzione pecuniaria è prevista nel caso in cui il guidatore, non più in possesso dei requisiti fisici o psichici, si sia visto revocare o non rinnovare la patente di guida.

Il medesimo articolo prevede, in caso di recidiva (cioè in caso di medesima infrazione nell’arco di un biennio), l’arresto fino a un anno. Ciò detto, nel gennaio 2016, il D. lgs 8/2016 ha disposto la sostituzione di questo provvedimento con una sanzione amministrativa, che oscilla dai 5.000 ai 30.000 euro.

La guida di un veicolo con la patente scaduta è un illecito che prevede disposizioni diverse da quanto enunciato qui in precedenza: la multa per la patente scaduta, infatti, come esplicitato dall’articolo 126 del Codice della Strada, va da 158 a 639 euro. Alla sanzione economica bisogna poi aggiungere la pena accessoria del ritiro della patente.

Da quel momento, è prevista poi una finestra temporale di 10 giorni entro cui sottoporsi alla visita medica obbligatoria per il rinnovo della patente. Bisogna poi recarsi al Comando di Polizia Locale dove è stata custodita la patente ritirata per rientrare in possesso della stessa. Nell’eventualità in cui non si riuscisse a completare la procedura entro i 10 giorni, il Comando di Polizia Locale invia la patente ritirata alla Prefettura di residenza, dove, con le medesime modalità, può essere poi ritirata dal guidatore.

Guidare con la patente scaduta ha delle conseguenze non solo in termini di sanzioni in caso di controllo delle forze dell’ordine. Nell’eventualità di un incidente provocato da un automobilista in possesso di una patente di guida scaduta, infatti, l’assicurazione non è tenuta a risarcire gli eventuali danni e può rivalersi pertanto sull’assicurato.

Patente di guida: come rinnovarla

A differenza di quanto avviene, per esempio, per la polizza RC Auto, la legge non prevede alcuna finestra temporale di “tolleranza” per le patenti di guida scadute. Ciò significa che l’automobilista in possesso di una licenza scaduta non è “coperto” in alcun modo ed è in contravvenzione fin dal primo giorno successivo a quello di scadenza e fino all’avvenuto rinnovo.

Considerate le sanzioni per la patente scaduta, è opportuno provvedere per tempo al rinnovo della licenza. Il rinnovo della patente di guida, nello specifico, può essere effettuato a partire dai 4 mesi precedenti alla scadenza.

La data di scadenza, calcolata sulla base delle disposizioni enunciate in precedenza in questa guida, è riportata nella parte frontale del documento, alla voce “4b” (la voce “4a”, invece, indica la data di rilascio). Sul web, inoltre, sono presenti dei servizi online che, previa registrazione, avvisano per tempo il titolare della patente di guida sulla prossima scadenza della licenza.

Se si effettua il rinnovo della patente di guida entro la scadenza oppure entro il limite dei primi 3 anni dalla stessa, è possibile rivolgersi a una qualsiasi autoscuola con servizio di agenzia di pratiche auto autorizzata al rinnovo patenti, a una delegazione territoriale ACI, alla Motorizzazione Civile o alla ASL di competenza. La procedura di rinnovo della patente di guida prevede alcuni costi fissi, come i 16 euro a titolo di imposta di bollo e i 10,20 euro indirizzati al Dipartimento Trasporti Terrestri.

Oltre alle ricevute dei due bollettini, alla visita medica per il rinnovo della patente è necessario portare la licenza stessa, un documento d’identità, la tessera sanitaria, due foto formato tessera uguali, i certificati per eventuali patologie e gli occhiali da vista nel caso in cui se ne faccia abitualmente uso. Nell’eventualità in cui si decida di provvedere al rinnovo in un’autoscuola, i pagamenti potranno essere svolti direttamente sul posto.

Nell’eventualità in cui la visita medica dia esito positivo, si riceve un documento provvisorio valido (solo in Italia) per 60 giorni, che certifica il rinnovo della patente di guida e indica la nuova data di scadenza, in attesa dell’arrivo della nuova patente. Se il rinnovo della patente di guida viene effettuato una volta che sono trascorsi 3 anni dall’avvenuta scadenza della licenza, la Motorizzazione può richiedere che il titolare si sottoponga nuovamente agli esami di teoria e pratica previsti per il rilascio del documento.

Rinnovo della patente ai tempi del Covid: cosa cambia

In seguito all’esplosione della pandemia di Coronavirus e con l’obiettivo di evitare assembramenti negli uffici pubblici, la Commissione Europea ha esteso l’orizzonte temporale entro cui è possibile mettersi in regola con la scadenza della propria patente di guida.

Nello specifico, la Commissione Europea ha firmato un regolamento, in vigore da sabato 6 marzo 2021, secondo il quale è prolungata di 10 mesi la validità delle patenti di guida in scadenza tra il 10 settembre 2020 e il 30 giugno 2021. Già nel 2020, il decreto Cura Italia aveva escluso proroghe per chi non avesse provveduto al rinnovo della propria licenza prima della dichiarazione dello Stato di emergenza, il 31 gennaio 2020.

Non si escludono ulteriori proroghe: il regolamento firmato dalla Commissione Europea, infatti, dà la possibilità a tutti gli Stati membri dell’Unione Europa di richiedere un ulteriore rinvio dei termini nell’eventualità in cui non si riuscisse a smaltire la coda arretrata dei rinnovi delle patenti di guida scadute. Tale richiesta, però, deve pervenire entro il 31 maggio 2021.

La decisione della Commissione Europea va incontro agli Stati membri, che in questo modo possono gestire meglio le varie pratiche di rinnovo in coda, ma anche ai titolari stessi delle licenze, che, grazie a queste proroghe, possono provvedere con più calma al rinnovo, senza rischiare di ritrovarsi a guidare con la patente scaduta.