Uno dei simboli di Londra sta per andare in pensione. Partirà nei prossimi giorni una sperimentazione che vedrà le strade della capitale inglese invase da una flotta di bus elettrici, la più grande d’Europa.
A dare l’annuncio di questa importante novità, che consentirà di ridurre sensibilmente le emissioni di anidride carbonica imputabili al trasporto pubblico, è stato il primo cittadino di Londra, Sadiq Khan, che ha affidato questo compito a due aziende private che lavoreranno in punti differenti della metropoli londinese e che ha annunciato che la linea da Friern Barnet al centro di Londra sarà gestita esclusivamente con autobus elettrici a due piani.
Optare, una delle due aziende che farà parte del progetto, metterà a disposizione 31 Metrodecker EV per la tratta da North Finchley fino a Tottenham Court Road a partire dalla prossima estate. Si tratta di autobus il cui design ricorda quello dei “colleghi” a due piani che sono il simbolo della capitale del Regno Unito, con una capienza superiore a 90 passeggeri ed un’autonomia di oltre 150 miglia per una singola carica.
Nasce invece dallo studio incrociato di BYD e ADL l’Enviro 400EV, progettato tra gli stabilimenti scozzesi e quelli di Shenzhen ma assemblati in Gran Bretagna. Gli autobus elettrici saranno supportati da una innovativa batteria di ferro-fosfato progettata da BYD, che consentirà un funzionamento per tutto il giorno con una sola carica. Gli autobus BYD ADL accoglieranno i pendolari diretti al cuore di Londra. La flotta sarà al momento composta da 23 autobus a due piani, ma i caricatori saranno utili anche per la flotta Metroline ad un solo piano che saranno in servizio a partire dai prossimi giorni. La Route 43 sarà quindi totalmente elettrificata e consentirà un drastico calo delle emissioni nocive.
La BYD aveva già testato gli autobus elettrici a due piani nel 2015 lungo la Route 98 di TfL, linea che serve tutta Oxford Street, una delle vie più conosciute di Londra. La stima di percorrenza senza alcun tipo di problema per questi autobus supera le 100.000 miglia. Attraverso lo sviluppo di questa tecnologia, l’amministrazione londinese conta di rinnovare il parco autobus dell’intera città, mettendo a disposizione dei cittadini una flotta testata in grado di inquinare meno in assenza di grandi noie meccaniche e di garantire un ottimo chilometraggio.