Ecco tornare la Lamborghini Miura protagonista originale del film The Italian Job del 1969.
A confermarlo sono i documenti che sono stati ritrovati negli archivi storici della divisione Lamborghini, le testimonianze rilasciate da alcuni ex dipendenti e anche l’analisi dell’auto. Si tratta proprio dell’originale protagonista della scena iniziale della pellicola della fine degli anni Sessanta. Non si tratta di un restauro come tanti altri che sono stati fatti dal Polo Storico, ma una vera e propria certificazione. È vero che ogni esemplare, come questa Lamborghini Miura P400, non può essere considerato uno tra i tanti, però diciamo che quello di cui parliamo oggi è davvero di grande importanza, ha un ruolo fondamentale per i cinefili.
The Italian Job viene proiettato per la prima volta nel 1969 e insieme alle scene del grandioso film, sullo schermo c’è anche la Lamborghini Miura P400, la vediamo nella prima scena protagonista insieme a Rossano Brazzi, alsia Roger Beckerman, che si trova proprio al volante della spettacolare vettura. Nel corso dei primi minuti della pellicola l’auto va in mille pezzi, a causa di un incidente che avviene nel tunnel del San Bernardo. Solo dopo anni si scoprì che era tutta finzione, visto che la Paramount Pictures aveva usato due Lamborghini Miura, una era già incidentata ed è servita per quella scena.
Le ricerche per trovare l’esemplare originale di colore arancio sono arrivate fino al Lichtenstein, dove l’auto è stata trovata nella The Kaiser Collection di Vaduz. Per assicurarsi che la Lamborghini Miura P400 fosse davvero quella del film The Italian Job del 1969 l’attuale proprietario, Fritz Kaiser, ha fatto analizzare l’auto dal Polo Storico Lamborghini che ha stabilito che il telaio numero 3586 sia quello originale, protagonista nel film.
Dopo ben 50 anni dall’uscita dell’eccezionale film quindi arriva la certificazione ufficiale che entra a far parte delle celebrazioni programmate per la pellicola. Sono state molto importanti anche le testimonianze di chi ai tempi consegnò la Lamborghini Miura P400 arancione con gli interni neri e bianchi in pelle. Enzo Moruzzi, che fece da controfigura ha rivelato: “In linea di produzione c’era una Miura P400 quasi pronta, del colore giusto, con guida a sinistra e con interni in pelle bianca. Era esteticamente identica a quella incidentata e decidemmo di usarla per il film. L’unica preoccupazione riguardava i delicati sedili in pelle bianca, visto che la vettura doveva tornare a Sant’Agata in perfette condizioni. Diedi quindi l’ordine di smontarli, sostituendoli con un set di sedili in pelle nera, che usavamo per i collaudi. A svelare il trucco, i piccoli poggiatesta, che sulla Miura sono attaccati al vetro che divide l’abitacolo dal vano motore, e che non potevano essere sostituiti in tempo. Come si vede nel film, sono rimasti quelli originali di colore bianco”.