Il Festival of Speed di Goodwood ha raggiunto il traguardo delle 25 edizioni e, per questo, è stato presentato un regalo d’eccezione.
Si tratta di un progetto unico, dal carattere particolare e di grande ambizione. Tutto merito di Siemens, che alla kermesse internazionale ha presentato un’auto a guida autonoma. Ma non si tratta di una vettura qualsiasi, una nuova macchina a cui sono stati inseriti i più tecnologici dispositivi per la guida senza conducente. Siemens ha avviato invece un’operazione che, in termini di marketing e comunicazione, è molto raffinata e, per alcuni motivi, considerata anche molto concettuale.
Cos’ha fatto quindi l’azienda tedesca? Innanzitutto ha collaborato con l’Università di Cranfield, stringendo una partnership allo scopo di creare un veicolo che potesse riuscire ad unire la storia e la tradizione dell’industria automobilistica mondiale con il futuro del settore. Tutto ciò è stato possibile grazie all’idea di trasformare una vecchia Ford Mustang del 1965 in una vettura che si guida da sola. E non è tutto, la macchina dotata di questa tecnologia all’avanguardia, per la prima volta, ha dovuto affrontare la scalata della collina di Goodwood, durante il Festival of Speed.
Chiaramente, per motivi di sicurezza, la Ford Mustang ha percorso il circuito con un team di ingegneri a bordo e, grazie ad uno studio molto attento e sofisticato del tragitto, realizzato con una mappatura 3D, la Mustang a guida autonoma è riuscita davvero a compiere la sua missione e arrivare al traguardo senza nessun problema e complicazione, raggiungendo una velocità massima di circa 65 km/h.
Nella partnership con l’università di Cranfield, che ha appunto collaborato con Siemens alla realizzazione di questo progetto, il dottor James Brighton, che è stata la persona che ha seguito direttamente questo lavoro, ha parlato della collaborazione con Siemens come una grande opportunità fornita dal Goodwood Festival of Speed, che ha dato loro modo di ponderare sul motivo per cui noi tutti siamo legati anche in maniera emozionale alle auto. Inoltre, sempre secondo il professore, grazie a Goodwood, è emerso quanto gli essere umani preferiscano non subire passivamente ciò che succede loro attorno, ma esserne parte attiva. Il progetto di Siemens si chiama Autonomous Hillclimb Challenge Project e connette le tecnologie più avanzate con lo spirito classico delle avventure a quattro ruote.