Il genio in questione si chiama Edimar Souza Goulart che una bella mattina ha racimolato parte dei suoi risparmi e ha deciso di trascorrere 12 mesi – un anno intero – nel suo capannone per trasformare la sua automobile che fino a quel momento aveva le forme di una Fiat Uno del 2002, in un’auto dalle invidiabili forme di una Lamborghini Aventador. Sembra una storia uscita da qualche serie dedicata al design su Netflix, o una commedia inglese, ma è capitata per davvero, anche perché Edimar da sempre ama le auto sportive, ma non potendo permettersene una, ha deciso di realizzare il suo sogno e assemblarne una.
Passato l’anno e completato l’esterno si rende conto che però il progetto non è ancora finito. L’interno è ancora quello di una Fiat Uno, e Goulart desidera realizzare il suo sogno fino in fondo. E lo fa: per far capire quanto fa sul serio ha persino impreziosito la sua creazione con la scritta Aventador sul retro dell’auto e ha inserito il distintivo Toro della Lamborghini sull’anteriore. Il tutto ovviamente autoprodotto. Oggi l’auto è pronta e Goulart dopo aver creato la sua “Lamborguno” ha chiesto al Dipartimento dei Trasporti di approvare il suo progetto, permettendogli così di guidare legalmente la macchina su strade pubbliche.
Intervistato dal magazine Drivetribe, ha raccontato la realizzazione del suo sogno di una vita: “Questa idea è nata da un mio sogno d’infanzia di avere una macchina sportiva; le ammiro molto, non potevo permettermele, quindi ho combattuto, lavorato sodo e ho potuto comprare una Uno. Mi è sempre piaciuto disegnare, ho disegnato sin da quando ero bambino, quindi ho deciso di sviluppare alcuni progetti. Ho disegnato un’ala, ho disegnato il paraurti, ma poi ho visto che non ero troppo bravo, quindi ho avuto l’idea di rielaborare direttamente la mia Uno e farne una macchina sportiva. ”
Non sempre i sogni diventano realtà, ma con molto sudore li si può realizzare. Almeno esteriormente.
