BMW: il doppio rene fu salvato da Bob Lutz

Uno dei più grandi Ceo attuali di General Motors, è noto per aver salvato il doppio rene di BMW

Mentre era membro del Consiglio di Bmw, Bob Lutz ha salvato il doppio rene della Casa.

Egli ha infatti impedito l’omissione del doppio rene sulla prima generazione di Serie 3. Si tratta infatti di uno degli elementi più caratteristici e di riconoscimento, insieme all’elica, che ogni Bmw ha. Bob Lutz ha affermato, però, che negli anni ’70 la casa avrebbe voluto eliminare questa peculiarità per la Bmw Serie 3 E21, sostituendola con una griglia aperta. Il modello proposto, secondo Lutz, era un vero disastro per la Casa, esteticamente non appagava per nulla, la società si convinse infatti a rivedere il tutto e produrre la prima Serie 3 sotto i consigli di Lutz. Anche lo slogan che l’azienda voleva utilizzare non convinse per niente Lutz, che lo cambiò in quello che la Casa usa tutt’ora: The Ultimate Driving Machine. Egli era il capo delle vendite globali e del marketing, e aiutò molto la Bmw anche a sbarcare negli Stati Uniti, combattendo contro tutti gli avversari presenti.

A detta di molti portavoce di Bmw, Lutz è quindi padre di diverse realizzazioni positive all’interno dell’azienda, come anche la modernizzazione delle pratiche di progettazione del marchio. Negli Usa Lutz si è trovato a dover trattare con Max Hoffman, che aveva iniziato l’importazione di diversi marchi europei nel 1950, tra cui anche Bmw. Ai tempi in cui approdò in Bmw, quando rimise le carte in tavola e fece riprogettare interamente la Serie 3 che doveva iniziare ad essere prodotta, eliminando delle scelte stilistiche che non erano davvero in linea con il gusto dei potenziali acquirenti, Lutz ancora usava legno e gesso per sviluppare il design dei veicoli futuri, impiegando molti mesi.

Al contrario, GM e Ford, invece, si servivano già dell’argilla, più semplice e veloce. Il fornitore di argilla ai tempi era uno solo, GM e Ford avevano comprato l’intera fornitura. Allora Lutz chiese aiuto ai suoi ex colleghi in Opel, che mandarono la creta e anche dei dipendenti molto abili nel lavorarla, per fare una formazione iniziale in Bmw, che proprio ai quei tempi creò la sua strategia di denominazione, che oggi è ancora presente sui Serie 3, Serie 5, Serie 7.

Lutz, percepito il fatto che non sarebbe mai diventato il presidente in Bmw, si trasferì poi a Ford, osservando di essere davvero riuscito ad ottenere grandi cose nell’esperienza triennale nella Casa; oggi possiamo dire che dobbiamo a lui lo stile di Bmw, quello tanto ammirato e apprezzato dai clienti.

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