Innanzitutto parliamo del pilota, Alain Prost, francese e vincitore di ben 51 Gran Premi di Formula 1 e 4 volte Campione del Mondo.
Nel 1980 iniziò la sua carriera su McLaren e proseguì a pieno ritmo fino al 1993. Grazie all’alto numero di vittorie, calcolate in media come una ogni 4 Gran Premi disputati, Prost è potuto diventare il pilota più vincente della storia di Formula 1, battendo il record detenuto fino al 1987 da Jackie Stewart, superato poi 14 anni dopo da quello che tutti conosciamo, il noto e eccezionale Michael Schumacher.
Durante la sua carriera Alain Prost duellò in maniera spettacolare con diversi famosi piloti dell’epoca, per fare alcuni nomi possiamo citare i più conosciuti Niki Lauda, Nigel Mansell, Nelson Piquet e soprattutto Ayrton Senna, tutti avuti anche come compagni di scuderia per alcune stagioni. Oggi possiamo parlare del volante che stava sull’auto che guidava Alain Prost, una Ferrari 641 F1, la monoposto speciale che ha permesso al Cavallino Rampante di tornare in lista per l’ottenimento del titolo mondiale.
Accanto al confermato Nigel Mansell arrivò infatti a bordo di questa Ferrari il Campione del Mondo in carica, Alain Prost, che aveva lasciato la McLaren e si era portato il numero 1 sulla Rossa. Sulla carta la coppia del Cavallino non temeva rivali, anche se era rimasto un certo Ayrton Senna in corsa al titolo. La monoposto manteneva tutto quello che funzionava in maniera ottimale sulla 640 di John Barnard, la F1 che aveva introdotto l’elemento rivoluzionario, il cambio a controllo semi-automatico, sostituendo la tradizionale leva con due bilancieri dietro alla corona del volante.
La meccanica dell’auto, secondo il progettista, doveva assoggettarsi alle esigenze aerodinamiche, ma alcune soluzioni geniali non trovarono mai piena applicazione, perché erano scelte troppo radicali che costavano molto in termini di affidabilità. In primo luogo si intervenne sulla base della 640 per assicurare la continuità prestazionale indispensabile a chi voleva puntare al titolo, così il motore 037 aveva cominciato a respirare meglio grazie a un’ampia presa d’aria, e diventare più performante.
Ma l’elemento di cui vogliamo parlare oggi è il volante, quello che teneva tra le mani in occasione di ogni gara, corsa in maniera eccezionale, il pilota. Oggi è venduto all’asta l’originale con pulsanti e connessioni inclusi, che fu comprato dal precedente proprietario della Ferrari Formula 1 Nigel Stepney, in seguito alla sua uscita dalla squadra. Viene fornito inoltre con un certificato che ne spiega la provenienza. Rappresenta un pezzo molto importante per la carriera di Alain Prost, significativo per la stagione magnifica di cui è stato protagonista nel 1990, toccato da quello che fu per ben 4 volte Campione del Mondo.