UNRAE e MISE: il Governo rivede le decisioni e allarga la visione nel settore Automotive

Prorogati i termini per l'immatricolazione per veicoli soggetti a ecobonus

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Serena Cappelletti

Giornalista e Automotive Specialist

Giornalista, autrice e conduttrice di programmi tv, PR specializzata, sempre nel settore dell'Automotive. L'ultima esperienza l’ha vista responsabile della comunicazione dell'Autodromo Nazionale Monza. Interviste esclusive, prove auto e un nuovo format video: Serena è il volto [e la voce] di Virgilio Motori.

Con l’articolo 40 del cd “DL Semplificazioni fiscali” (Decreto-Legge 21 giugno 2022, n. 73 – da oggi in vigore), il Governo ha dato seguito a una richiesta fortemente voluta dall’UNRAE e sostenuta dall’intera filiera automotive.

Esteso il termine per immatricolare i veicoli soggetti a ecobonus: soddisfazione e sollievo per operatori e consumatori”

Il termine di 180 giorni era assolutamente insostenibile con l’attuale e perdurante crisi delle catene di fornitura globali, che stanno rallentando pesantemente i tempi di produzione dei veicoli. I 270 giorni, benché inferiori ai 300 richiesti, sono senz’altro un termine più adeguato alla reale situazione, un piccolo segnale, che fa uscire operatori e consumatori da una estrema incertezza riguardo all’effettiva possibilità di fruire degli incentivi. Il Ministro Giorgetti mantiene le promesse, il MISE ci mette del suo e il Governo apre i suoi orizzonti in un settore che prima dell’intervento dell’UNRAE sembrava dimenticato. Appello accolto, una prima misura che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus”.

L’auspicio adesso è che si proceda anche verso l’allargamento della platea dei beneficiari alle persone giuridiche, escluse unicamente per motivi di budget, includendo le vetture aziendali e i noleggi, in particolare il noleggio a lungo termine a privati, traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto.

 

Qualche cifra e qualche numero.

Nel 2021 persi altri 6,3 mld di fatturato e 1 mld di IVA sul 2019. In Italia circolano 38,8 milioni di vetture, record per l’anzianità media. Ha più di 15 anni oltre 1 auto su 4, 2 commerciali su 5 e 1 industriale su 2

Se il 2020 è stato uno dei più neri degli ultimi 30 anni per l’auto, il 2021 è proseguito nella stessa scia sommando ai danni postumi della pandemia la crisi dei microchip. Il risultato finale vede 1.458.000 autovetture immatricolate con una perdita di ulteriori 460.000 unità (-24%) rispetto al periodo pre-pandemia, che si aggiungono alle 535.000 del 2020.

Per il comparto, questo si è tradotto in un deficit di fatturato di altri 6,3 miliardi rispetto al 2019, e per l’Erario in oltre un miliardo di mancato gettito IVA.

Il quadro – ancora fosco – relativo al 2021, è contenuto nella Sintesi Statistica del mercato dell’auto negli ultimi 10 anni, pubblicata dall’UNRAE e giunta quest’anno alla 25.ma edizione.
Meno pesante è stato il risultato 2021 per i veicoli commerciali, che hanno limitato a un -2% la flessione sul 2019, mentre ha ritrovato il segno positivo il comparto dei veicoli industriali (+6,8%) e dei rimorchi e semirimorchi (+3,8%). Male invece per gli autobus (-27%) che hanno continuato a soffrire la crisi del turismo e dei trasporti locali.

Da rilevare il continuo arretramento delle auto alimentate a benzina e gasolio, che in tre anni hanno più che dimezzato le immatricolazioni (fermandosi a 436 mila le benzina e a 323 mila le diesel), ma rappresentano ancora il 90% del parco circolante con oltre 34,5 milioni di unità. Di converso cresce il numero delle auto elettriche “con la spina” (ECV), salite a quasi 137mila nel 2021, raggiungendo quota 9,4% del totale: molto lontana dal 26% della Germania, dal 18,6% del Regno Unito e dal 18,3% della Francia.

Nel 2021 è continuato a crescere anche il canale delle auto aziendali, che raggiunge quota 37% nonostante il trattamento fiscale penalizzante rispetto agli altri 4 maggiori mercati europei, dove infatti la quota è maggioritaria rispetto alle vendite ai privati: la Germania è in testa con il 65,4%. In crescita anche il noleggio a lungo termine, salito al 17,4% di quota nel 2021 e sempre più gradito come alternativa all’acquisto anche dagli utenti privati.

Il 2021 è l’anno del sorpasso dei SUV (crossover + fuoristrada) che toccano quota 48,2% e superano le berline (44,6%) come modello di carrozzeria preferita. Il colore più gradito dagli automobilisti resta il grigio (36,2%) seguito dal bianco (23,4%) e dal nero (15,8%).

Torna a crescere il mercato delle auto usate, che conta oltre 2,9 milioni di trasferimenti netti di proprietà (ma è ancora sotto del 4,5% rispetto al 2019) ed evidenzia una contrazione delle vendite da operatore a privati e molto forte da km 0 a privati.

L’età media delle 38.808.000 vetture che circolano sulle strade italiane è salita a 12,2 anni, quella dei veicoli industriali con ptt oltre 3,5 t è di 14 anni, quella dei veicoli commerciali supera i 12 anni ed è pari a 12 anni l’età dei bus.

Di fronte a questo quadro – commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE – per rispettare gli obiettivi di abbattimento delle emissioni del programma FitFor55 entro il 2035, come deciso dallEuroparlamento, sarà necessario uno sforzo epocale per tutti gli attori coinvolti, non solo per le Case auto, che hanno investito centinaia di miliardi per produrre 170 nuovi modelli elettrici e ibridi plug-in, ma per tutta la filiera a monte e a valle”. Insomma, conclude Cardinali, “di strada da fare ce n’è ancora molta, i successi ottenuti da UNRAE in questo ultimo anno nel confronto con le Istituzioni ci spingono a continuare a lavorare per dare il nostro contributo di stimolo”.

Con questi argomenti siamo andati al MISE, il ministero dello sviluppo economico e abbiamo fatto due chiacchiere con il Viceministro Gilberto Pichetto Fratin. Punto della situazione industriale, piani, strategie, 2035 ed elettrificazione, incentivi sono stati gli argomenti trattati.

Per saperne di più, guardate l’intervista live che abbiamo fatto per voi.