L’emergenza sanitaria scatenata dal nuovo Coronavirus, e la conseguente quarantena, ha scombinato i piani di quasi tutti i produttori automobilistici, costretti a interrompere la produzione per diverse settimane e rivedere il cronoprogramma dei lanci dei nuovi modelli.
Tra questi troviamo anche Rimac, costruttore croato che, in questa prima metà del 2020, aveva in programma il lancio della C_Two, la hypercar elettrica svelata nel corso del Salone di Ginevra del 2018. Un modello tra i più attesi dell’anno e che ha tutte le carte in regola per stupire gli appassionati di auto elettriche e non solo. I quattro motori elettrici montati dalla Rimac C_Two (uno per ogni ruota) sono in grado di sprigionare una potenza complessiva di 1.914 cavalli e di spingerla fino ai 412 chilometri orari (mentre per l’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari impiega appena 1,8 secondi), rendendo la C_Two una delle auto elettriche più veloci in circolazione. Il battery pack da 120 kWh, poi, garantisce oltre 600 chilometri di autonomia.
Prestazioni frutto, però, non solo di un comparto meccanico da prima della classe. Anche la scocca ultraleggera in fibra di carbonio contribuisce in maniera decisiva alla velocità di punta e, soprattutto, all’accelerazione da auto da corsa. A gestire il tutto, poi, troviamo una lunga lista di software sviluppati appositamente da Rimac per controllare al meglio la potenza dei quattro motori. Il modulo R-Awtv, ad esempio, si occupa di gestire e ripartire la potenza tra le quattro ruote, così da assicurare la miglior trazione possibile anche nelle situazioni più complesse. Non solo: la Rimac C_Two dovrebbe montare sistemi di guida autonoma di quarto livello, tra i più avanzati oggi in circolazione.
Come detto, però, il COVID-19 ha scombinato i piani del produttore croato, costretto a interrompere la produzione dei prototipi necessari ai crash test e ai test stradali. Rimac fa sapere di aver ripreso l’assemblaggio proprio in questi giorni presso lo stabilimento di Veliko Trgovišće, dove spera di completare al più presto i 13 modelli necessari a completare l’omologazione del veicolo. Un’operazione che dovrebbe richiedere diverse settimane.
Ogni singolo modello, infatti, richiede una certa attenzione: il solo assemblaggio richiede ben cinque settimane di tempo, alle quali vanno aggiunte poi quelle necessarie per i “test” da condurre in fabbrica. Solo quando l’auto sarà perfetta potrà poi essere destinata ai crash test e alle altre prove necessarie per l’omologazione. Comunque, il lancio non è rimandato a data da destinarsi: se tutto filerà liscio durante l’omologazione, la Rimac C_Two arriverà sul mercato nella prima parte del 2021. Nel caso vogliate acquistarne una, sappiate che servono 1,5 milioni di sterline, circa 1,7 milioni di euro.