Recupero auto d’epoca: Fiat Ritmo, una storia avvolta nel mistero

Il secondo episodio dedicato agli eccezionali recuperi di auto d’epoca fatti da Marco Bellotti: quella che vi raccontiamo oggi è una storia davvero fantastica

Foto di Laura Raso

Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Oggi pubblico il secondo episodio delle interviste a Marco Bellotti, giovane architetto toscano che lavora e vive a Milano e che ha una grandissima passione, non proprio comune ai suoi coetanei: quella delle auto d’epoca.

Il suo primo racconto emozionante lo abbiamo pubblicato la scorsa settimana, e oggi ci ritroviamo con una nuova e avvincente storia, avvolta nel mistero.

In genere, come lui stesso ci ha confidato, i suoi ritrovamenti accadono in circostanze insolite e la grande missione di Marco – che mette tutto il cuore in quello che fa – è donare nuova vita alle vetture storiche che trova.

Lui (lo avevamo già incontrato tempo fa, è uno dei collezionisti più giovani in Italia) le auto d’epoca le rimette in strada, pronte per essere guidate, molto spesso dopo decenni di abbandono. Quella che vedete oggi è una nuova incredibile storia, legata al ritrovamento misterioso di una vecchia Fiat Ritmo e di un’altra creatura, a dir poco unica.

Ti ho seguito sui social e ho visto che quest’estate hai fatto dei recuperi molto interessanti

Si quest’estate sono stati due i recuperi da sogno, tra l’altro uno concatenato all’altro: il primo salvataggio mi ha portato alla scoperta di un’altra vettura.

Sono riuscito a salvare una Fiat Ritmo 1.7 D del 1983 che ha una storia assurda, abbandonata dai proprietari nel 1989 all’interno del giardino di una villa. I padroni – per circostanze misteriose – sono scappati da un giorno all’altro per andare in Cile, lasciando per sempre l’Italia. Hanno lasciato la villa com’era, con tutti i beni all’interno, e anche la macchina è rimasta sotto il portico. In giardino sono rimaste anche la roulotte e la barca.

Quando venivo dai miei nonni a Milano vedevo la Ritmo sempre più impolverata e pian piano ricoperta dall’edera ovviamente incolta, una situazione che mi ha sempre affascinato. Si tratta di una storia famosa, molto conosciuta in zona e finita più volte anche sui giornali locali. Il giardino negli anni è diventato una foresta. La macchina nel frattempo era diventata nota, era venuto anche il Registro Nazionale della Ritmo a vederla da fuori; si tratta di una variante anche abbastanza rara, alimentata a diesel.

È una versione base, una volta la più economica, e oggi una delle più ricercate… nessuno aveva mai trovato queste persone in Sudamerica, allora io ho iniziato a fare delle ricerche e sono risalito ai nomi dei proprietari di questa villa e dell’auto. Ho scritto loro sui social, per quattro anni ho mandato messaggi senza mai ricevere risposta. So che il Comune mandava loro lettere in cui richiedeva di sgomberare l’area dai rifiuti, visto che la roulotte era diventata la casa di un senzatetto.

A un certo punto sono state murate le finestre e le porte della villa, la situazione non era per niente piacevole per gli abitanti della zona, anzi, anche pericolosa. Io sono riuscito a trovare uno degli eredi di questa famiglia e finalmente dopo 4 anni di messaggi non risposti, la donna si è fatta sentire, ma poi è nuovamente sparita.

Poco tempo fa, un giorno qualunque, la famiglia mi ha fatto chiamare dal legale, volevano capire che intenzioni avessi. Ho spiegato che volevo solo salvare la loro macchina e mi hanno permesso di violare la proprietà privata dopo anni e anni, per prendere la Ritmo. Ho approfittato per fare una pulizia generale del il giardino, il viale era sommerso dall’erba molto alta e ho scoperto che la macchina era stata usata dal senzatetto come bidone della spazzatura. Al suo interno infatti c’era di tutto, l’ho svuotata con la pala da neve e ho riempito molti sacchi grossi di rifiuti.

Fiat Ritmo: la pulizia
Fonte: Marco Bellotti
Lavaggio della Fiat Ritmo da parte di Marco

La macchina era salvabile perché era sempre stata sotto il portico, prendeva solo acqua davanti, ma bastava cambiare il cofano, che negli anni è marcito. Il pezzo l’ho comprato proprio oggi. Un’auto splendida, quasi del tutto sana e con pochi chilometri percorsi. Abbandonata senza targa e senza documenti, la targherò io di nuovo e la rimetterò su strada come auto d’epoca.

Poi la cosa è andata avanti, con una persona di questa famiglia è nato un rapporto di amicizia; è appena tornata in Italia dopo tantissimi anni, io mi sono occupato di tutta la pulizia del giardino e mi impegnerò anche per lo smaltimento della roulotte. Siamo arrivati a un accordo: la donna vuole entrare con me in casa, quindi la faremo smurare… e mi ha promesso anche degli oggetti che ci sono dentro.

Una storia unica e meravigliosa da raccontare, la Ritmo è già dal meccanico in Toscana. Sarà un lavoro molto lungo, poi al momento ora ci sono altre auto su cui intervenire prima, più facili. Io intanto sto prendendo tutti i pezzi che mancano.

E il ritrovamento concatenato di cui mi accennavi?

Esatto, mentre salvavo questa Ritmo mi si è avvicinato un signore curioso. Mi ha chiesto cosa stessimo facendo e gli spiegato dell’auto abbandonata. Allora mi ha svelato di avere anche lui una vettura abbandonata nella villa del suocero, da tempo ferma sotto un telo. Gli ho detto che sapevo della sua presenza, perché la vedevo sempre coperta e non sapevo cosa ci fosse sotto. Mi ha confidato che si trattava di una DAF coupé: sono rimasto allibito.

La Daf Coupé ritrovata
Fonte: Marco Bellotti
Il ritrovamento della storica DAF Coupé

Innanzitutto le DAF sono pochissime e rarissime oggi, un modello coupé poi, sono praticamente inesistenti, quindi non credevo alle mie orecchie, volevo vederla a tutti i costi. Ho attraversato immediatamente la strada con il signore e ho trovato davvero una DAF 66 1.3 Coupé uniproprietario del 1974. Non solo: era pure la Marathon, versione sportiva e potente all’epoca, proprio un unicorno. È rossa con strisce argento ai lati, targata Milano con logo Marathon, conservata alla perfezione.

Ce l’avevi a due passi da casa e non lo sapevi…

È forse la macchina più rara della mia collezione ed era proprio vicino alla mia casa di Milano: la volevo a tutti i costi, quindi ho chiesto subito di vendermela. Giuro che non ci credevo. Dopo un’importante opera di convincimento sono riuscito a portare a casa anche lei.

Oggi Marco ci racconta anche che la villa è stata completamente pulita…

Ho trovato un’impresa di giardinaggio che ha fatto questa mega pulizia della “foresta”. Poi grazie al Comune ho organizzato lo sgombero di tutti i rifiuti che erano rimasti nella proprietà, quindi ogni promessa è stata mantenuta, al momento. Oggi la villa è davvero bella pulita, come si vede nelle foto.

La villa prima della pulizia
Fonte: Marco Bellotti
La villa e la roulotte prima della pulizia
La pulizia della villa e della roulotte
Fonte: Marco Bellotti
La villa e la roulotte dopo la pulizia di Marco

Abbiamo recuperato anche la roulotte, che nei prossimi giorni verrà caricata su un carro attrezzi e andrà a una persona a cui abbiamo deciso di regalarla. Diventerà il capanno degli attrezzi nel suo terreno, quindi avrà una seconda vita anche lei, anche se non su strada.

Restate connessi perché leggerete presto altri affascinanti racconti che Marco ha in serbo per noi… intanto potete seguirlo sul suo profilo Instagram.