Marco Bellotti e i segreti sul recupero delle auto d’epoca

Ormai Marco è un amico di Virgilio Motori, lo conosciamo e i suoi racconti ci appassionano da settimane: vediamo una nuova perla svelata dal giovane collezionista

Foto di Laura Raso

Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Siamo arrivati al terzo episodio delle interviste a Marco Bellotti, giovane architetto toscano che lavora e vive a Milano e che ha una grandissima passione, quella delle auto d’epoca. Nelle scorse settimane abbiamo imparato a conoscerlo e ci siamo appassionati ai suoi racconti.

I suoi ritrovamenti di auto d’epoca accadono in circostanze insolite e la grande missione di Marco è donare nuova vita alle vetture storiche che trova.

Lui (lo avevamo già incontrato tempo fa, è uno dei collezionisti più giovani in Italia) le auto d’epoca le rimette in strada, pronte per essere guidate, molto spesso dopo decenni di abbandono. Nel primo video-episodio abbiamo visto come è nata la sua passione per le auto e i motori, la vicenda poi è continuata con una puntata molto interessante, che parla di ritrovamenti avvolti nel mistero. E oggi eccoci qui, a scoprire nuovi aneddoti.

Ci sono listini per i prezzi delle auto d’epoca che trovi?

È una questione un po’ più complessa, nel senso che quando hai tante auto è difficile fare un’offerta seguendo i prezzi delle riviste, per questo motivo le trattative e le proposte dei prezzi le faccio io; se riesco a prendere le macchine alle cifre che offro sono felice, con me le macchine hanno una seconda vita, rinascono tutte. Altrimenti ci devo rinunciare.

Vorrei sottolineare una cosa importante, un messaggio per me molto significativo: io non sono un commerciante, le auto che prendo le tengo tutte, non le rivendo come fanno in molti – giustamente – per lavoro. Diciamo che non è quello che mi interessa, io compro e accumulo vetture d’epoca di cui mi innamoro; mi piace guidarle, ci vado in giro, me le godo.

Per farti un esempio di trattativa, ti racconto quella dell’Alfa Romeo AlfaSud. L’ho trovata in una fabbrica abbandonata, ho contattato il proprietario che si era quasi dimenticato di averla. Il motore era ancora buono, la vettura era abbandonata da ben 15 anni, e ho detto al proprietario che mi sarebbe piaciuto comprarla. Il prezzo che mi aveva proposto però era davvero troppo alto, così ho rinunciato, anche perché l’auto non era in ottimo stato, anzi. Era incidentata e arrugginita qua e là, quindi in realtà non ne valeva la pena.

Alfa Romeo Alfasud di Marco Bellotti
Fonte: Marco Bellotti
Recupero auto d’epoca: l’Alfa Romeo Alfasud di Marco Bellotti

Pensa che dopo tre anni mi sono ritrovato ancora le foto dell’Alfasud sul telefono e ho deciso di richiamare il proprietario per chiedere se l’auto fosse ancora lì. Ovviamente sì, nessuno l’aveva richiesta. Gli ho proposto un nuovo prezzo, esattamente uno zero in meno di quello che mi aveva chiesto lui, e alla fine ha accettato, e oggi considero quell’auto uno dei gioielli del mio garage. Ho fatto un grandioso restauro completo, a parte gli interni – che erano ottimi – e il motore.

Serviva un mega tagliando, e ho dovuto restaurare tutta la carrozzeria, rifatta da zero. Guidarla è davvero una gioia, è una bomba quel motore boxer Alfa Romeo. A vederla non sembra, tutti la credono una macchina tranquilla, ma non lo è per nulla. L’auto è del 1978 e io la uso ancora abitualmente, come fosse nuova.

Qual è l’auto più datata del tuo garage?

La macchina più vecchia che ho è il Maggiolino del 1970, poi possiedo vetture di varie annate, fino ad arrivare agli anni 2000. Copro circa 30 anni di storia dell’automobilismo. Possiedo pezzi eclettici, perché non seguo un particolare filone, quindi non colleziono solo un marchio o una tipologia di modelli.

Sui ritrovamenti “casuali”, che interessano sempre molto, ti faccio un altro esempio: ho trovato una Renault grazie alla segnalazione di un amico che, mentre passeggiava per Udine, l’ha avvistata per strada. Mi ha chiamato per dirmelo e l’ho obbligato ad andare a suonare il campanello di quella casa; l’auto è in particolare una Renault 11 Turbo del 1984, vettura che era abbastanza comune negli anni Ottanta, anche se il modello Turbo era raro all’epoca e oggi è rarissimo anche in Francia, lo so per certo. Doveva essere mia: dopo una trattativa lunghissima ed estenuante ho convinto i proprietari a vendermela. È stata dura ma ce l’ho fatta.

Renault 11 Turbo: recupero di Marco Bellotti
Fonte: Marco Bellotti
La Renault 11 Turbo di Marco Bellotti

È energia pura: le attiri tutte le auto!

Sì, è vero, penso anche io sia così. A me piacerebbe fare capire una cosa: la grande differenza che c’è tra un appassionato come me e chi invece fa i recuperi per guadagnare, per lavoro, persone che chiaramente io rispetto. Mi interessa far passare però il messaggio che quel che faccio io è differente, perché solo mosso da una grande passione, senza fini di lucro.

La mia attività è diversa anche da quella di chi colleziona ogni tipo di Fiat 500, a mio gusto non ha senso, ce ne sono milioni ancora sulle nostre strade. La 500 a me non piace, non fa parte del mio modo di pensare alla collezione. A me piace restaurare auto che una volta erano di uso comune e oggi invece non le conosce quasi più nessuno, perché rare e quasi introvabili, mai più prodotte nei decenni.

Non possiedo vetture che hanno un grande valore economico, vorrei sottolineare anche questo, però ai raduni di auto d’epoca mi fanno i complimenti anche persone che mostrano i loro gioiellini su quattro ruote super costosi. Questa è una delle mie più grandi soddisfazioni.

Partecipi a parecchi raduni quindi?

Si, certo. Ho partecipato a molti raduni con diverse vetture. Ho anche un’auto Targa Oro ASI, che ovviamente è la Volvo del nonno, che ho voluto certificare così perché ritengo sia la vettura più preziosa del mio garage, come vi ho già raccontato.

Ho partecipato poi per due anni consecutivi la Spaghetti Raid, una corsa in auto d’epoca molto divertente, dove puoi mascherarti e puoi agghindare le vetture in maniera simpatica, come meglio credi.

Generalmente si fa il coast to coast dal Mar Tirreno al Mar Adriatico, in tutto sono circa 9-10 ore di guida su strade sterrate e di montagna. Ogni anno cambia il tragitto ed è sempre una sorpresa, lo dicono all’ultimo momento.

L’evento sarà organizzato ancora nel 2023, e io ho deciso che mi presenterò ovviamente alla linea di partenza. Ho sempre partecipato con la Ford Fiesta (anno 1980), che penso sia l’auto più sbarazzina e stravagante della mia collezione, con quel colore arancione così unico. La protagonista quindi sarà ancora lei, non posso lasciarla a casa. I partecipanti sono tutti giovani “folli”, è un Raid super divertente e colorato; in genere viene organizzato nel mese di settembre, dopo il periodo estivo. Stiamo a vedere.

Come ci vuoi salutare?

Con una piccola sorpresa: ho appena recuperato una 126 marrone del 1982, è possibile vederla sul mio profilo Instagram. È abbastanza distrutta, l’ho comprata donando i soldi in beneficienza per la casa famiglia dei proprietari e per questa vettura ho in mente un restauro davvero particolare, ma per il momento non svelo nulla. Ve ne parlerò presto.

Non è tutto, un’altra cosa carina che non sapete è che negli anni mi è capitato di noleggiare le mie auto per video musicali e film, ad esempio il video “Finché le stelle non brillano” è tutto girato sulla mia Volvo. E ancora, nel film “Call me by your name” con Luca Guadagnino ho fatto delle comparse con la mia 126. E ho addirittura noleggiato la macchina di mio padre, un’Audi di colore rosso, perché mi hanno detto che sarebbe stata perfetta come vettura del capo spacciatore di una fiction di Sky sulla mafia milanese. Un modello e colore raro, perfetto per quel ruolo. Nel video musicale di Tre, il rapper, c’è invece la mia Golf cabrio.

Ford Fiesta Marco Bellotti
Fonte: Marco Bellotti
La Ford Fiesta arancione di Marco Bellotti

Restate connessi perché anche il prossimo anno continuerà la nostra avventura insieme a Marco… intanto potete seguirlo sul suo profilo Instagram.