Uso delle luci retronebbia: si rischiano multe sino a 168 euro

Il codice stradale (art.157) prevede un'ammenda che va da 84 a 168 Euro per chi adopera in malo modo questo segnale di illuminazione.

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Stefano Bettetini

Giornalista e automotive specialst

Giornalista pubblicista, è attivo nel mondo digital dal 2005, spinto prima dalla passione nel raccontare gli eventi sportivi poi da quella per l'automotive e dalle sue evoluzioni verso un futuro sempre più sostenibile.

La fitta nebbia è un pericolo per chi usa l’automobile. E’ necessario però fare una giusta precisazione sull’uso dei retronebbia perché troppo spesso vengono usati senza motivo appena sale un po’ di foschia.

Quando usare i fari retronebbia

Il retronebbia va acceso solo se dietro non c’è nessuno e va spento non appena un altro automobilista s’avvicina. Il Codice della Strada prevede tre fattispecie precise in cui va acceso questo particolare tipo di illuminazione: visibilità inferiore a 50 metri, pioggia intensa e nevicata fitta.

Il codice stradale (art.157) prevede un’ammenda che va da 84 a 168 Euro per chi adopera in malo modo questo segnale di illuminazione.

Multe per l’uso scorretto dei fari retronebbia

L’errato utilizzo dei retronebbia è punito dal Codice della Strada con multe che vanno da 84 euro a 335 euro, così come riportato nell’articolo 153 del CdS sull’uso dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi.

In caso di foschia e nebbia, il faro retronebbia permette che il veicolo venga visto anche a distanza, e il mancato utilizzo viene punito con una sanzione compresa tra 41 e 168 euro e la decurtazione di un punto. Di contro, utilizzare fendinebbia e retronebbia quando non è necessario è inutile e può diventare fastidioso e quindi pericoloso.

Non appena v’accorgete che qualcuno vi sta seguendo, spegnetelo. In città non serve quasi mai, di sicuro non serve in coda o nel traffico.