La truffa del buono benzina: come funziona

Ogni giorno sentiamo parlare di nuove truffe con il metodo soprannominato phishing, che ormai coinvolge qualsiasi tipo di settore: oggi quello del carburante

Troppi gli italiani che negli anni sono stati, e continuano a essere, vittime di phishing. Con questo termine si fa riferimento a una particolare tipologia di truffa informatica che viene effettuata inviando un’e-mail o un sms che contiene il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico (in genere quindi la propria banca o similari).

Il messaggio trruffaldino in cui si invita il destinatario a fornire i propri dati riservati – come le password di accesso all’home banking, piuttosto che PIN o altri codici o addirittura il numero della carta di credito – motivando la richiesta con ragioni di ordine tecnico da parte dell’istituto di credito. Sono tanti purtroppo i cittadini che “ci cascano” e si ritrovano con il conto svuotato. Per questo è necessario fare attenzione, e sono state attivate dalle banche e dalle poste diverse campagne di sensibilizzazione al tema del phishing, per spiegare come riconoscere questo fenomeno.

Assistiamo oggi a una nuova manovra dei malviventi, che riguarda un falso buono del carburante: il messaggio “incriminato” in questo caso viene inviato su WhatsApp. Una nuova truffa che, come tutte le altre – o quasi – è diventata virale.

Buono carburante: attenzione alla truffa

I malfattori, si sa, approfittano sempre dei momenti di debolezza delle loro vittime per riuscire a estorcere denaro. In questo caso hanno mirato su una problematica che pesa ormai da mesi sulle famiglie italiane: quella del rincaro dei prezzi del carburante che, dall’inizio dell’anno, sono arrivati alle stelle (tanto da aver “costretto” il Governo a prendere delle decisioni in merito: il taglio delle accise è stato nuovamente prorogato, stavolta fino al 20 settembre).

Ebbene, i malviventi in questo caso hanno approfittato della difficoltà degli italiani per attivare una nuova truffa, quella del buono carburante. Circola infatti su WhatsApp il messaggio che promette un buono di 100 euro per fare benzina. “Alcuni cittadini hanno già chiamato lo sportello Federconsumatori di Palermo per segnalare l’anomalo messaggio ricevuto via WhatsApp”, ha spiegato Lillo Vizzini. “Naturalmente il buono non esiste. La truffa era già stata segnalata dal sito Bufale.net”.

Il messaggio che gli utenti ricevono sul proprio smartphone dice quanto segue: “Da oggi tutte le stazioni regaleranno 10.000 buoni benzina da 100 euro per protesta contro il Governo e la guerra. Qui sotto è spiegato come ricevere il buono, prima che finiscono”. E viene poi inviato un link. Lillo Vizzini raccomanda agli utenti di fare attenzione e spiega: “Se si clicca sul link per ottenere il buono, si viene dirottati su una scheda da compilare con tante informazioni personali. La stessa tecnica è utilizzata, stavolta, tramite un sms che sembra pervenire dal Ministero della Salute per informare che il green pass è stato clonato e induce, attraverso il link, a scaricare il nuovo”, un’altra “furbata” bella e buona.

L’allerta della Polizia Postale

La Polizia Postale suggerisce di fare attenzione e di non aprire mai link e allegati, anzi, di eliminare immediatamente il messaggio, per evitare di farsi rubare dati bancari e personali. Lillo Vizzini chiede ai consumatori di fare attenzione e di tenere presente che le richieste di dati strettamente personali e soprattutto di coordinate bancarie, password e PIN non avverranno mai tramite e-mail e messaggi sul telefono. “Questi messaggi vanno cestinati, soprattutto in presenza di allegati, che non vanno aperti mai. In caso di dubbi chiamare un’associazione di consumatori”.