L’Alfa Romeo Giulietta si rinnova ma non cambia. Una delle auto più belle del segmento C ha voluto vestire questi nuovi panni soprattutto per concorrere con le dirette rivali come la Volkswagen Golf e la Peugeot 308 o con quelle di fascia premium come l’Audi A3, la BMW Serie 1 e la Mercedes Classe A.
Il corpo esterno non è stato stravolto rispetto al precedente look, ad eccezione dello scudetto, delle cornici dei fendinebbia e delle maniglie delle porte anteriori. Rimane invariata invece la coda che continua ad avere i tipici fari a led a “6 coricato”; nuovi nel design anche i cerchi in lega e nuovi colori per la carrozzeria.
All’interno il vano di carico del bagagliaio ha un rivestimento di maggior qualità sul pavimento, sulle pareti laterali e sullo schienale del divanetto posteriore dove lo spazio per i passeggeri resta elevato per la categoria, mentre davanti si nota il nuovo volante, dove è stata migliorata l’impugnatura, e le prese USB, Aux e SD davanti al cambio, quindi comode e a portata di mano.
Il sistema infotelematico Uconnect fa un bel passo avanti grazie al display touchscreen da 5” o 6,5”, ora al centro della plancia, che può offrire mappe aeree tridimensionali, la lettura degli SMS, il Bluetooth e i comandi vocali.
Il vero protagonista, però, è il nuovo motore 2.0 turbodiesel da 150 CV, evoluzione del 2.0 litri da 140 CV, con sistema common rail Multijet II. Il turbocompressore ha un’inerzia ridotta, ovvero maggiore spinta ai bassi giri, e un altro aspetto positivo è la rumorosità, ridotta rispetto al vecchio propulsore grazie all’ausilio di una maggiore quantità di materiali insonorizzanti. Il nuovo powertain ha diverse modalità.
La “d” (Dynamic) del sistema “Dna” modifica elettronicamente i parametri di guida concedendo massime prestazioni; la “n” (Natural) ha una risposta ai comandi più lineare e progressiva, adatta alla guida sportiva su strada. Utile, invece, la strategia “a” (Allweather), per l’asfalto bagnato, la neve o se si percorrono lunghi tratti durante un viaggio.
Il telaio è rigido e lavora bene sulle sospensioni, tuttavia l’assetto dovrebbe essere meno “duro” per copiare meglio le sconnessioni della strada in curva; l’assetto da 18 pollici, in particolare, con pneumatici di misura 225/40 ha una manovrabilità del cambio convincente, così come “sostanziosa” è la risposta del pedale del freno.
Anche sul fronte dei consumi la Giulietta si comporta bene aggirandosi intorno ai 7.0 l/100 km, ovvero circa 14 km/l e con queste caratteristiche la Model Year 2014 si propone sul mercato con un listino prezzi che parte da 19.100 euro, per passare ai 27.423 euro del motore 2.0 Mjet II da 150 CV Distinctive, salendo fino ai 28.835 euro dell’Exclusive. Tutte cifre che la posizionano nella fascia di auto del segmento C premium e se poi tra gli optional volete anche il corso di guida sportiva il costo è di 976 euro. Questo è l’Alfa Romeo style.
(a cura di OmniAuto.it)