Il servizio di telepedaggio in Europa ha il via libera grazie all’approvazione da parte dell’Unione Europea.
Non solo, la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha promosso altre misure interessanti, tra cui la tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l’uso di alcune infrastrutture ed ha anche promosso l’utilizzo dei veicoli puliti e a basso consumo energetico per il trasporto su strada. Per quanto riguarda la direttiva in tema di telepedaggio, l’ok è stato dato, ora però, prima di entrare in vigore, passa alla plenaria del Parlamento Europeo, per essere negoziata con gli Stati Membri.
L’eurodeputato Massimiliano Salini di Forza Italia e titolare del dossier ha dichiarato che dando la possibilità di introduzione del telepedaggio unico in Europa, l’Eurocamera ha mosso i primi importanti passi verso un servizio che è in grado di realizzare degli enormi benefici, facendo risparmiare una grandissima quantità di denaro, si parla di milioni di euro, a cittadini e imprese. Cifre per niente da sottovalutare, considerando che ogni anno si potranno risparmiare appunto 370 milioni di euro per chi fa uso delle autostrade in UE. Le società che detengono la gestione dei tratti di strade a pagamento potrebbero recuperare una cifra che si aggira attorno ai 150 milioni di euro ogni anno, i pedaggi non versati da utenti di altri Paesi europei.
Ma qual è l’obiettivo che sta alla base di questa approvazione? Sicuramente, anche in questo ambito, come in una grandissima quantità di altri, l’intento dell’Unione Europea è quello di armonizzare e uniformare tutti gli Stati Membri. In questo caso, quindi, facciamo riferimento all’armonizzazione dei sistemi di telepedaggio, per facilitare la vita di chi percorre le strade, cittadini e autotrasportatori che ancora oggi purtroppo sono costretti ad avere a bordo diverse apparecchiature per effettuare i pagamenti sulle strade dei diversi Paesi dell’Unione Europea, in un mercato unico che è il più evoluto del mondo. La decisione quindi di approvare la direttiva sta proprio nelle volontà di eliminare questa situazione che ha ancora dell’incredibile.
Si creerà quindi un sistema omogeneo in cui le tecnologie di telepedaggio accreditate dall’Europa possano convivere sullo stesso mercato. Nel momento in cui si deciderà di rendere operativo un servizio di telepedaggio in uno Stato dell’UE, gli operatori dovranno renderlo applicabile anche negli altri Paesi. In questa situazione vi sarà una ovvia e enorme semplificazione burocratica, considerando che si abbandonerà la logica degli accordi bilaterali tra gli Stati Membri, superando tutti quegli ostacoli che fino a questo momento hanno fermato la riscossione dei mancati pagamenti degli utenti autostradali più furbi, provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea.