Al SEMA di Las Vegas la Jeep d’epoca che diventa elettrica

Mopar "aggiorna" la Jeep d'epoca senza tradire il passato e la tradizione: dal 4 cilindri all'elettrico per l'auto storica che strizza l'occhio al futuro

Quello che Mopar ha fatto con Jeep CJ Surge in occasione del SEMA Show di Las Vegas è l’esempio lampante di come rendere moderna un’auto d’epoca che, al giorno d’oggi, avrebbe ben poche occasioni per circolare sulle strade. Nell’epoca dell’ecosostenibile e delle vetture amiche dell’ambiente, il brand di Stellantis dedicato ai servizi postvendita, ricambi e agli accessori ha infatti deciso di restaurare e rendere attrattivo un modello di Jeep del passato che negli anni Settanta ha fatto la storia del marchio, aggiornandolo e rendendolo elettrico e riutilizzabile dopo tanti anni di stop.

Jeep CJ Surge, dal passato all’elettrico

In occasione dello show andato in scena negli States a Las Vegas, Mopar ha deciso di dare una seconda vita a un’auto d’epoca come la Jeep CJ-6 che andava molto in voga negli anni Settanta. Dotandola di un kit di elettrificazione, la Jeep è infatti tornata a risplendere in ottica moderna, con un tocco di futuro per un modello che a prima vista sembra radicato nel passato. Vera Jeep 4×4, CJ Surge è infatti alimentata da un sistema di propulsione personalizzato composto da un modulo di azionamento elettrico scalabile da 400 Volt e 200 kW che rimpiazza il 4 cilindri d’origine e si monta sul telaio con solidi supporti progettati su misura (qui vi avevamo parlato di Avenger, la prima Jeep elettrica).

Il concept di fuoristrada 100% elettrico tiene fede allo schema del 4×4 originale, con la coppia che viene trasferita attraverso un cambio di attuale generazione e una scatola Jeep a due rapporti selezionabili. L’alimentazione è fornita poi da 24 moduli batteria agli ioni di litio racchiusi in un guscio personalizzato montato nella parte posteriore dell’abitacolo. La personalizzazione del compatto è stata affidata in gran parte ad elementi Jeep Performance Part, come gli assali Dana 44 Crate anteriori e posteriori, il kit paraurti Wrangler JK Rubicon con verricello JPP Rubicon Warn. È attraverso la console centrale Wrangler JK che si dà il via all’azionamento della manopola rotante del cambio, mentre gli indicatori del quadro strumenti Mopar includono un indicatore di carica per far sapere al guidatore quanta durata della batteria rimane (qui invece i due modelli Jeep inediti a zero emissioni).

Mopar, dal passato al futuro per Jeep

Il restyling di Jeep CJ-6, come detto, è l’occasione per il marchio di far tornare in voga un modello che negli anni Settanta è stato tra i simboli della mobilità fuoristrada. Mark Bosanac, vicepresidente senior Mopar per assistenza, ricambi e servizi ai clienti per il Nord America, in occasione del SEMA ha infatti sottolineato che l’elettrificazione migliora l’esperienza del cliente “con parti e accessori di qualità testati e supportati in fabbrica”. Il concept Jeep CJ Surge, nello specifico, esplora un futuro kit di propulsione a emissioni zero che, per Mopar, può portare Jeep a “diventare il marchio di SUV elettrificati leader nel mondo“.

Al SEMA di Las Vegas la Jeep d'epoca che diventa elettrica
Fonte: Ufficio Stampa Stellantis
La Jeep CJ-6 degli anni Settanta si riscopre elettrica

Le capacità di Mopar e i contenuti del suo sterminato catalogo accessori, infatti, sono stati evidenziati al SEMA Show di Las Vegas anche coi i due concept su base Ram. Si tratta del 1500 TRX Gold Shot Concept – ipotesi di veicolo di appoggio per appassionati di motocross costruito partendo dal Ram 1500 TRX da 702 Cv – e dal 1500 Backcountry X. Quest’ultimo veicolo continua la sperimentazione progettuale del sistema di rack telescopici mostrati per la prima volta sul Ram 1500 Outdoorsman al SEMA Show del 2021 e che esplora le utilizzazioni di guide Thule aggiuntive per il montaggio di attrezzi e accessori.