Salone di Francoforte, l’auto a guida autonoma di TomTom

L'azienda olandese vuole sfruttare i dati ricavati dal veicolo per migliorare ulteriormente le sue mappe

Anche TomTom si iscrive alla “corsa” verso l’auto a guida autonoma. L’azienda olandese, tra i leader di mercato nel settore della cartografia digitale e di navigazione satellitare, lancia il suo progetto in concomitanza con il Salone di Francoforte.

In anticipo rispetto all’apertura dei padiglioni, prevista per il 12 settembre, TomTom ha tolto i veli dal suo primo prototipo, realizzato sulla base di un SUV Volvo XC 90. Il veicolo svedese è stato ovviamente modificato, in modo che potesse ospitare tutti i sensori e dispositivi necessari per dotarlo di “occhi digitali” e di un “cervello elettronico” che sappia prendere le decisioni giuste al momento giusto.

Nello specifico, l’auto a guida autonoma di TomTom monta 8 scanner laser distribuiti sul frontale, sui lati e sul posteriore, in modo da avere sempre sotto controllo tutto il “perimetro” del veicolo; 6 radar, una serie di telecamere; localizzatore GPS (ovviamente) e un’antenna di telefonia mobile necessaria per connettere la vettura con i sistemi centrali di TomTom. Una dotazione tecnologia di primissimo ordine, che permette all’azienda olandese di mettersi in pari con aziende come Google, Uber e Tesla che investono nel settore da diversi anni a questa parte.

Auto a guida autonoma di TomTom

Willem Strijbosch, direttore del dipartimento “Guida autonoma” di TomTom, sottolinea come il progetto non sia un monolite a sé stante. L’obiettivo dell’azienda olandese, infatti, è quello di sfruttare i dati ricavati dal proprio sistema di guida autonoma per migliorare le mappe dei propri navigatori e realizzare una cartografia sempre più precisa e dettagliata. “Avere un nostro veicolo autonomo è un vantaggio critico nello sviluppo di tecnologie che migliorino la sicurezza e il comfort di questa tipologia di mezzi. Possiamo inoltre testare le nostre tecnologie di cartografia direttamente sulla strada, ottenendo dati che potremmo poi utilizzare per migliorare i nostri sistemi a intelligenza artificiale”.

Gli obiettivi per il futuro, insomma, sono piuttosto chiari. La casa olandese vuole far interagire il mondo della cartografia digitale con quello della guida autonoma, facendoli diventare un tutt’uno. Avere delle mappe digitali ben fatte e, soprattutto, precise e dettagliate è fondamentale per tutte le auto a guida autonoma, indipendentemente dal costruttore. Chiunque riuscirà a fornire le migliori mappe, dunque, avrà un vantaggio innegabile sui diretti concorrenti e TomTom non vuole farsi trovare impreparata.